Del Fondocomit ormai si è detto  tutto e di più   
 

Un lettore ci scrive 
 

Vorrei  essere presuntuoso ed immodesto dopo la “beatificazione” dei liquidatori-amministratori del Fondocomit  a seguito rigetto del ricorso presentato da Anpecomit da parte del Tribunale di Milano, ricordando il grande polverone che sollevato circa due anni fa in merito ad una accelerazione in direzione della liquidazione del fondo.

Ricordo, ed il nostro sito Piazza Scala ne sa qualcosa, che appena accesa la miccia in maniera determinata e dura,  le mail e lettere che ricevevo-ricevevamo  più non si contavano, al punto da confondere mittenti, destinatari, ed a volte anche l’oggetto del contendere a seguito delle molte e non sempre ben interpretabili circolari dei liquidatori..

Ora il Tribunale ha deciso e,  per noi creditori   (facendo gli scongiuri  di rito)   forse possiamo-potremo intravvedere il classico lumicino in fondo al tunnel.  Posto che non ci siano altri ricorsi per errori del Tribunale, il che, ora come ora, pare piuttosto improbabile.

Che fare ora ?

Voglio essere buono e lasciare chi si opponeva a questa soluzione frapponendo ostacoli ad ogni piè sospinto  a meditare sugli errori che a lui ed ai suoi non sono costati nulla, ma hanno avuto delle ripercussioni negative verso tanti colleghi che ancora fortunatamente ci sono e soprattutto verso coloro che, purtroppo, non hanno avuto la soddisfazione vedere detta soluzione in quanto passati ad altra vita.

Questa realtà è vergognosa e meriterebbe una esemplare punizione verso chi da anni ha permesso tutto ciò, giocando sulla pelle di tutti noi. ..   Non faccio nomi, in quanto la loro firma è ancora a disposizione di tutti. 

Un grazie di cuore a tutti coloro che, in questa vicenda,  si sono prodigati per il bene di tutti.
mail firmata del 9 gennaio 2014


n.d.r.: per evitare incivili e violenti contatti diretti con chi ci invia articoli sulle questioni "roventi"  non inseriremo più le generalità di chi ci invia articoli sulle questioni "roventi" salvo che non ci sia espressamente richiesto dagli scriventi

 

 

 

 

 

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Piazza Scala - gennaio 2014