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Più che una “pizzata”, come siamo soliti definire incontri come quello di
ieri, 22 novembre 2012 in Piazza Scala di Milano, si è trattato di una vera
e propria “rimpatriata” che ha coinvolto scrivanie Comit di tutto il mondo,
o quasi; ovviamente con una partecipazione maggiormente rappresentata (ma
solo in termini numerici) da parte delle Regioni Lombardia (in primis),
Veneto, Liguria e Piemonte e forse altre….
Volti noti, meno noti, volti che non si erano mai visti o chi si vedevano…
appena mezzo secolo dopo aver subito una “leggera” metamorfosi, volti di
colleghi “diversamente giovani” che avevano gestito le scrivanie Comit da
Singapore a Cagliari, da Milano a Venezia, da Roma a Genova, da Busto
Arsizio a Como, insomma scrivanie di tutta Italia della nostra gloriosa
Comit.
L’incontro pareva molto sentito e desiderato se è ben vero che, con
puntualità da cronometri svizzeri, ci siamo trovati tutti alle dieci e
trenta (taluni anche molto prima) in Piazza Scala di fronte a Mamma Comit di
cui – ahimè – resta solo la scritta, in alto del palazzo. Non c’era bisogno,
appena arrivati al luogo dell’appuntamento, di chiedere se coloro che erano
arrivati prima di noi, erano dei “nostri”, stante il fatto che, soltanto
guardandoli e sentendoli, non c’era alcun motivo per sbagliare…
Già da queste prime righe, si capisce che l’incontro non poteva non essere
stato più che positivo, sia dal punto di vista del calore umano, della
simpatia, della voglia di “ri-stare” insieme, sia pur in un’atmosfera che
non poteva non essere segnata da qualche sintomo di malinconia, peraltro
molto comprensibile, per i tanti anni passati che, anche attraverso varie
conversazioni, venivano sempre a galla, da un minimo di 30 fino ad oltre 60
: c’erano anche colleghi del 29 che erano stati in banca più di 40 anni…
prevenendo la riforma… Fornero (passatemi il frizzo a compensare questo velo
di malcelata malinconia).
Ci sarebbe tanto da scrivere, ma è meglio rimandare il tutto alla “lettura”
delle foto per recepire l’atmosfera vissuta, ad evitare anche frasi
retoriche.
Una nota molto e molto stonata andrebbe segnalata in chiave giornalistica,
in… ossequio alla mia conversione da bancario a giornalista, dopo la
pensione Comit.
All’interno della Galleria, alias Collezione Comit d’arte moderna, c’è stata
da parte degli “addetti ai controlli” una fiscalità davvero eccessiva, quasi
asfissiante: in poche parole, il disturbo continuo da parte di questi
“controllori” ( e ciò non soltanto a mio avviso - continue interruzioni
delle spiegazioni eccependo motivazioni inesistenti, “spoliazione” di
giacconi, borse-borsette femminili ed altro eccependo che con le borse si
poteva inavvertitamente buttare a terra un quadro… ecc.ecc) ha infastidito
tutti noi due volte, ripeto due volte: la prima, perché in altri musei si
nota un servizio avulso da una fiscalità al di fuori di ogni intelligente
ragionevolezza, in secondo luogo (ma questa è una motivazione di ordine
sentimentale che investe tutti noi della Banca Commerciale Italiana) perché
detti “controllori” ci facevano indebitamente sentire “dentro” irrispettosi
rispetto ad un luogo che avevamo amato e coltivato per tanti anni della
nostra vita professionale.
Ma al di là di questo, stante il fatto che gran parte di noi è stata
abituata a considerare sia l’attivo ma anche il… passivo dei bilanci, non si
potrà senz’altro eccepire che le attività, ma anche il conto economico, non
siano stati più che soddisfacenti per svolgere da subito attività
promozionale volta a ripetere nel 2013 incontri come quello di ieri.
Un grazie a tutti. In particolare, agli organizzatori.
Ed auguri infiniti per il prossimo Natale !
ARNALDO DE PORTI - 23 novembre 2012
Piazza Scala - novembre 2012