Piazza Scala

      CONCA DELL’INCORONATA (scheda rinvenuta sul web)    
 
Nei dintorni.....
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La chiesa dell'Incoronata
fotografia di Domenico Pizzi


Il grattacielo più alto di Milano
fotografia di Massimo Messa

 

La Conca dell’Incoronata deve il suo nome all’omonima chiesa del XIV secolo, situata in fondo a corso Garibaldi all’interno dei Bastioni dopo il cosiddetto “Tombon de San Marc”. Successivamente fu detta, insieme al ponte, anche “Conca delle Gabelle” perché in quel punto d’ingresso a Milano si esigeva il pagamento delle gabelle, cioè delle tasse indirette sugli scambi e consumi di merci e il trasporto delle persone.
La Conca dell’Incoronata è riconosciuta come opera monumentale con vincolo in quanto unico resto del Naviglio Martesana nel centro storico milanese, caratterizzato dalla sopravvivenza dell’ultimo ponte antico sul Naviglio, dell’ultima chiusa e dalla garitta, resti di originali attrezzature addette alla navigazione. La Conca dell’Incoronata oggi si presenta senz’acqua, con i portoni di legno fatiscenti ma identici a quelli disegnati da Leonardo da Vinci e oggi visibili nel Codice Atlantico conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, e con il ponte in ceppo d’Adda e la garitta in mattoni.
Dopo la costruzione del Naviglio Martesana, il primo disegno che attesta la connessione della Martesana alla Cerchia dei Navigli è la veduta di Milano disegnata da Leonardo da Vinci nel suo primo soggiorno a Milano (1482-
1500). Il collegamento del Naviglio Martesana alla fossa della città è avvenuto nel 1496 con la consulenza di Leonardo Da Vinci, come collegamento della struttura idroviaria che collegherà il Lago Maggiore al mare. Per realizzare questo collegamento occorreva tenere conto delle differenza di quota tra il Naviglio Grande e il Naviglio Martesana; occorreva perciò adottare anche le conche di navigazione già adottate a Milano nel tratto di configurazione delle Martesana. Nel periodo in cui Leonardo da Vinci divenne “ingegnere ducale” (1496-1498) vennero costruite la Conca dell’Incoronata e la successiva Conca di San Marco, realizzando così il grande e lungimirante progetto degli Sforza di unire le acque del Ticino a quelle dell’Adda, con un’affascinante ipotesi di viaggio delle merci dal lago Maggiore a quello di Como interamente via acqua (progetto che però si compirà oltre due secoli più tardi, con il completamento del Naviglio di Paderno).
L’ultimo intervento di restauro è stato realizzato nel 1996.

 

N.d.R.: purtroppo una testimonianza tanto importante è tenuta molto male ed è destinata a sparire:, incuria, sporcizia, murales, parti in legno in progressiva decomposizione. Milano potrebbe tenere in maggior conto il suo passato.
Una nota di colore: all'interno una colonia felina (abbiamo però notato un solo gatto: anche loro stanno abbandonando la Conca?).
Piazza Scala

 

 

La Chiusa dell'Incoronata - fotografie (di Alfredo Izeta)
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Piazza Scala - marzo 2013