Vi abbiamo parlato più volte del collega Pier Nicola Ricciardelli, l'infaticabile pittore fiorentino che sta raccogliendo apprezzamenti sempre più lusinghieri a Firenze e nei dintorni, soprattutto il Mugello e Vicchio, la patria di Giotto. Vi presentiamo con piacere una recensione del periodico LA TOSCANA, che ben caratterizza Pier Nicola e la sua attività artistica.
E' il titolo dell'ultima grande mostra personale (80 pezzi) che Pier Nicola
Ricciardelli ha tenuto alla Casa di Giotto di Vicchio nel Mugello. Pier
Nicola comincia la sua seconda vivace vita di pittore a sessant'anni,
iniziando a questa età a dipingere e a dedicarsi all'acquaforte. È socio del
Gadarte di Firenze, cofondatore della Galleria Cimabue diretta da Miranda
Mei, pittore di Arte Sacra per la società culturale Anla per la quale ha
esposto nella Basilica della S.S. Annunziata a Firenze per più di undici
anni.
È possibile ammirare le opere di quest'artista fiorentino anche sulle
facciate di edifici e case coloniche del Mugello, alla frazione Gracchia
vicino alla Casa di Giotto e sotto le logge medioevali di piazza della
Vittoria a Vicchio dove si può ammirare il suo "Arrotino", una rivisitazione
dell'infanzia e di un mestiere oggi destinato a scomparire. Grazie
all'associazione Dalle Terre di Giotto e dell'Angelico e il Comune di Vicchio infatti sono visitabili su tutte le facciate del territorio opere di
vari artisti che si sposano alla perfezione con gli stupendi paesaggi della
campagna mugellana.
Specializzatosi in calcografia presso l'Accademia di Belle Arti, l'istituto
d'Arte di Porta Romana e la Scuola Internazionale di incisione Il Bisonte di
Firenze, Ricciardelli si dedica con passione alla sue visioni personalissime
con varie tecniche per far emergere il suo mondo poetico e di simboli
personali legati alla memoria e alle tradizioni della sua terra.
Interessante è l'approccio lirico autobiografico di questo artista che
recentemente ha iniziato ad esporre, accanto alle sue incisioni, prose
molto personali legate alle sue memorie di viaggi, emozioni e luoghi
visitati.
Un esempio interessantissimo è Le Civette (opera segnalata alla Biennale del Burlamacco del Carnevale di Viareggio 2012 ).
di Lorenzo Borghini
da LA TOSCANA, periodico di attualità, arte e cultura
dell'Associazione Toscana Cultura
dicembre 2012
Le civette, un ricordo inciso nel metallo Nel febbraio dell'anno scorso, sciando in Alta Badia, trovai un rifugio a 2000 metri che aveva una specie di bassorilievo in legno con delle civette.
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Piazza Scala - gennaio 2013