Le vie di Milano - Via Lorenteggio
La via
Lorenteggio, che in passato costituiva un comune a se
stante, ricco di cascine e ville residenziali purtroppo
abbattute nel corso del XX secolo, è un importante segmento
che collega la nuova Strada Vigevanese direttamente con il
centro storico di Milano, per il tramite delle vie Foppa e
Olivetani.
Questo lunghissimo asse viario (Strada Vigevanese,
Lorenteggio, Foppa, Olivetani) è tra i più notevoli della
metropoli milanese, però non privo di un sicuro interesse
commerciale. La stessa funzione viaria assolta dalla via
Ludovico il Moro, la quale accoglie e ripete su strada il
secolare tracciato del Naviglio Grande, rimasto fino a pochi
decenni or sono meglio conosciuto e praticato.
Tale è la ragione della ricchezza storico-monumentale
riscontrabile sulla via Ludovico il Moro e, viceversa, della
scarsità archeologica sulla Lorenteggio-Vigevanese.
L’ Oratorio di San Protaso (noto ai milanesi come La Gesetta
di Lusert), situato sulle aiuole spartitraffico all’inizio
della via, costituisce uno dei più antichi monumenti della
Zona. La sua costruzione risale al X-XI secolo e, secondo
alcune ricerche effettuate presso la Civica Raccolta del
Castello, l’antico sobborgo di San Protaso sarebbe stato il
cardine di un fatto di battaglia culminata nel famoso
assedio operato da Federico il Barbarossa nel corso della
seconda Campagna Italica. Da qui, forse, l’asserzione che il
Barbarossa in persona abbia messo piede in questa chiesa per
un atto di
devozione
o, piuttosto, di superstizioso auspicio circa l’esito della
battaglia.
Attualmente la chiesetta è proprietà del Comune di Milano e
fine a pochi anni fa versava in un pessimo stato di
conservazione, tanto che nel 1955 fu proposta la sua
demolizione, ma la gente del quartiere si oppose con energia
per conservare uno dei simboli della Zona.
Il restauro è stato possibile grazie ai contributi del Lions
Club Milano Host in collaborazione con l’Associazione
Commercianti del Lorenteggio, che hanno promosso questa
iniziativa offrendola alla città quale contributo culturale
e sociale. L’opera di restauro è stata condotta in
collaborazione e con il benestare della Soprintendenza ai
Monumenti ed il risultato è stato ottimo. L’operazione è
avvenuta nel 1986.
La visita di questa chiesetta (aperta solo in particolari
occasioni) costituisce una delle principali attrattive della
tradizionale festa de Il Natale del Lorenteggio, che si
tiene ogni anno l’ultima domenica di novembre.
In questa giornata, per oltre tre chilometri si sviluppa un
interminabile susseguirsi di eventi, manifestazioni,
iniziative, bancarelle e negozi che offrono i loro prodotti,
che si distinguono sia per qualità che per prezzo.
Completano lo scenario la presenza di molte associazioni di
volontariato, bande, complessi musicali, giochi per bambini
ed un numerosissimo pubblico.
Si notano i preparativi già alcuni giorni prima :
l’illuminazione della via viene rafforzata con le cosiddette
“luminarie natalizie”, i marciapiedi vengono abbelliti con
piante fiorite sistemate dai negozianti che espongono nelle
loro vetrine la merce migliore, sperando ovviamente in molti
acquirenti. Si respira, tanto per dire, un po’ l’aria de “Il
sabato del villaggio”.
La domenica, poi, il via vai delle persone è intenso fin
dalle prime ore del mattino, il clima è gioioso, si
incontrano persone che non si vedevano magari da lungo tempo
e si possono riallacciare, volendo, antiche amicizie negli
ultimi tempi trascurate vuoi per pigrizia, vuoi per le
circostanze della vita.
In questa atmosfera gioiosa, un po’diversa dalla solita
routine, le persone possono così trascorrere qualche ora
serena e dimenticare per un po’ gli affanni di tutti i
giorni.
Pur non amando in modo particolare il proliferare di queste
manifestazioni, che portano inevitabilmente un po’di
disordine e di scompiglio, considerato che il nostro Centro
Storico è ormai purtroppo ridotto quasi ad un “suk”, trovo
che la festa del Lorenteggio mi mette una certa allegria.
Liliana Martegani - 27 novembre 2005
Dal cessato sito NOICOMIT MILANO in ricordo di un'amica
che oggi non è più con noi ma continua a seguirci con
affetto |