Il castello dei marchesi di Clavesana ad Andora Marina

Quando percorrete l'autostrada Genova Ventimiglia ed arrivate nei pressi di Andora se guardate (con prudenza....) a sinistra potete vedere alla sommità di una collina una splendida chiesa e una torre.
Se decidete di dare un'occhiata (cosa decisamente auspicabile) uscite ad Andora e poche centinaia di metri dopo il casello trovate un cartello turistico che vi indica il percorso.
Parcheggiata l'autovettura proseguite per un viottolo che per un breve tratto è caratterizzato da un muro a secco cui sono appese decine di stele in ardesia sui quali sono incise liriche di poeti famosi.
Alla fine raggiungete la chiesa.
L'edificio religioso romanico-gotico è dedicato ai Santi Giacomo e Filippo. Ottimamente conservata, viene oggi utilizzata per  riti nuziali, impreziositi dalla cornice storica nella quale vengono celebrati.
Nei pressi della Chiesa potete ammirare le rovine del possente castello dei Clavesana del casato Aleramico e di una torre: il tutto è particolarmente gradevole in quanto circondato da alberi d'alto fusto e immerso nella macchia mediterranea. Potete visitare tutto il complesso senza particolari difficoltà: tuttavia la chiesa (il pezzo migliore del sito) viene aperta solo di rado.
Alfredo Izeta - luglio 2009
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Cenni storici (rilevati da Internet)
Andora si trova tra Laigueglia e Cervo, all'estremità di ponente della provincia di Savona.
Fu probabilmente fondata dai Focesi dopo il VII secolo a. C., come avamposto a difesa del commercio del sale proveniente dalla Corsica.
Intorno al 1125 divenne possedimento dei Marchesi di Clavesana, che costruirono un castello sul poggio soprastante la valle, detto “Paraxu”, attorno al quale sorse un insediamento.
Nel 1252, con la caduta di Albenga sotto il controllo della Repubblica di Genova, il castello divenne residenza del Podestà che, in qualità di intermediario tra il Governo centrale e quello periferico, amministrava la giustizia e sovrintedeva al potere politico.
Tutti gli organi governativi erano situati nel “Paraxu”, dove il Podestà ebbe l'obbligo di risiedere fino al 1676, anno in cui ottenne di trasferirsi nella più salubre Laigueglia.
Oggi i ruderi del manufatto e dell'adiacente borgo medievale, con la torre medievale e la chiesa romanico-gotica dei Santi Giacomo e Filippo - tanto somigliante alla cattedrale di Albenga da far ipotizzare uno stesso artefice - costituiscono un complesso monumentale tra i più importanti della regione.

 


Il viottolo che conduce al complesso

P.B. Shelley
Sono come uno spirito

La Chiesa

La Chiesa
Esterno sul retro

La Chiesa
Interno

La Chiesa
L'altare e l'abside

La torre

La torre e la Chiesa

Bastioni

Mura del castello

Mura del Castello

San Nicolò (XI-XII sec.)