Aeroporto
di Roma Leonardo Da Vinci, il Papa è tornato da uno dei
suoiviaggi in giro per il
mondo. Dopo aver caricato tutti i
bagagli del Papa nella limousine per tornare al
Vaticano, l'autista nota che Benedetto sta ancora
aspettando sul marciapiede. "Mi scusi, Santità," dice
l'autista, "Vorrebbe per favore sedersi in modo che
possiamo andare?" "Beh, per dirti la verità,
figliolo" risponde il Papa, "Non mi fanno mai guidare in
Vaticano e oggi ne ho davvero voglia." "Mi dispiace, ma non posso
permetterglielo, perderei il posto! E se succedesse
qualcosa?" protesta l'autista, desiderando di non essere
andato al lavoro quella mattina. "Ci sarebbero degli extra non
indifferenti per te", dice il Papa.
Riluttante, l'autista sale dietro mentre Benedetto si
mette al volante. L'autista si pente della sua
decisione appena usciti dall'aeroporto, vedendo il
Pontefice spingere l'acceleratore portando la limousine
a 170 Km/h. "La prego, rallenti
Santità!!!" Si dispera l'autista. Ma il Papa continua a
tavoletta fino a quando si sentono delle sirene. "Oh mio Dio, l carabinieri! Mi
ritireranno la patente!", piagnucola l'autista. Il Papa accosta e tira giù il
finestrino. Il carabiniere si avvicina, da
un'occhiata, torna alla moto e prende la radio. "Devo parlare col
maresciallo..." Il maresciallo risponde alla
radio e l'appuntato gli dice di aver fermato una
limousine che andava a 170. "Beh, sbattilo dentro!" Dice
il maresciallo. "Non credo che vogliamo
davvero farlo, è un tipo molto importante..."
Dice
il carabiniere. "Una ragione di più!" Esclama
il maresciallo. "No, intendo DAVVERO
importante..." Risponde l'appuntato. Il maresciallo allora chiede: "Beh, chi hai lì, il Sindaco?" "Più in alto!" "Il Governatore della Banca
d'Italia?" "Di più!" "Il Cavaliere?" "Magari!!!" "Va bene... Allora chi è?" "Credo sia Dio!" Pausa di riflessione del
maresciallo "Che cosa ti fa credere che sia Dio???" "Ha il Papa per autista!!!"