La paura fa 90 nel 1951 e nel 2010
lunedì 22 marzo 2010

   Di Doriana Goracci   
 

 
Niente paura signore e signori, torna Antonio Albanese con la sua tragica e veritiera maschera , apparsa già nel 2008. Lo stomaco del telespettatore è già pieno di ” pilu”, pronto a prendersi in faccia, la tragedia degli psicofarmaci lanciati come coriandoli, annunciati dalla fiction di Un Posto al sole con trattamenti sanitari obbligatori. State sedati e impasticcati: c’è d’ avere paura.

La paura fa 90 è stato un film, del 1951 , genere comico, diretto da Giorgio Simonelli con un cast ben più noto come Ugo Tognazzi, Franca Marzi, Carlo Croccolo, Virgilio Riento, Mario Castellani …e le meravigliose lunghe cosce, che non mancavano allora come oggi, di Silvana Pampanini.La sceneggiatura fu scritta da Marcello Marchesi e Vittorio Metz per citare 2 nomi … Storie di cappa e spada e fantasmi, che trovano infine pace, dopo il perdono.False e vere epidemie come le guerre, scoppiarono nel 1951 , come oggi.

Venne introdotta in quell’anno, in Italia, la Denuncia dei redditi, e sappiamo bene come è andata a finire, la denuncia. In compenso venne beatificato Papa Pio X e nel novembre del 1951, 180.000 abitanti del Polesine divennero dall’oggi al domani, sfollati:l’alluvione e il Po l’avevano combinata grossa. Scoppiò la guerra di Corea. Il 6 marzo del ‘51 iniziò il processo ai coniugi Rosenberg, nell’ambito della repressione maccarthista, accusati di spionaggio a favore dell’Urss: furono condannati alla pena capitale. Un discorso a parte merita Israele:” Nel mese di febbraio 120 soldati israeliani penetrano in territorio giordano per portare un attacco al villaggio arabo di Falama. Sotto il tiro della Guardia Nazionale Giordana il battaglione è costretto alla ritirata. L’operazione rientra nella politica del “fuoco libero” adottata da Israele nel confronti dei palestinesi che cercano di rientrare clandestinamente nei territori che avevano dovuto abbandonare nel 1948. Tra il ‘49 e il ‘56 l’esercito israeliano ha ucciso tra le 2.700 e le 5.000 persone, quasi tutte disarmate effettua un’evacuazione forzata di 800 persone da due villaggi arabi al confine con la Siria. L’operazione rientra nel piano di annessione di 15.000 acri di territorio “demilitarizzato” (sottratto agli arabi durante la guerra e posto sotto il controllo internazionale) per lo sviluppo agricolo. Il 4 aprile una pattuglia di falsi “poliziotti” israeliani penetra in territorio siriano a scopo di provocazione, sventolando la bandiera ebraica. L’esercito siriano apre il fuoco uccidendoli. Il giorno dopo il governo israeliano ordina una rappresaglia che consiste nel distruggere tre villaggi arabi, bombardare la postazione militare siriana che ha sparato contro i militari israeliani e una stazione di polizia; presenta inoltre un reclamo al consiglio di sicurezza dell’Onu per l’assassinio dei sette “poliziotti”. Il tutto a fronte di un incidente provocato da Israele stesso“.

Qualcosa di nuovo dopo 60 anni? La paura è nuova? «Io sono il Ministro della Paura e come ben sapete senza la paura non si vive. Una società senza paura è come una casa senza fondamenta.»Antonio Albanese una volta ancora ci mostra chi siamo e da chi siamo manovrati, in maniera grottesca e mostruosa.

Una volta ancora dovremmo avere davvero paura di chi “lavora ” dentro alle stanze dei bottoni, in Parlamento. Dovremmo avere paura di essere burattini tristi e impasticcati. Dovremmo avere paura di perdere il senso del ridicolo, della misura. Di non trovare il coraggio e prendere distanza da questa società subnormale, subliminale, di coscienze sommerse e piaceri artificiali. Dovremmo avere paura di vedere i nostri sensi atrofizzati ad ascoltare truffe e scandaletti sessuali. Dovremmo avere paura della violenza del potere, della repressione selvaggia e continua, dovremmo avere paura di perdere i nostri figli, il futuro, e sopratutto il presente, perchè abbiamo paura di toccarci, di toccare terra e trovarla dura, inospitale. Dovremmo avere paura di questi branchi che vengono a cercarci, famelici, come il Sottosegretario all’angoscia che assume stupefacenti e psicofarmaci. Dovremmo avere paura di chi ci vuole “curare”, paura di averla, senza ragione plausibile. Di aver perso tanto tempo ad averne, di paura. Al punto che si vive malati e si muore sani. E ci si ritrova in un’Urna, a sperare. Per chi lo vuole, questo film, tragicomico e reale. Le cifre della piazza, giocatele al lotto. Una grattata e passa la paura, vero?

 

 

 

 

 

 

 

 

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