La montagna e Mauro Corona

di Fernando Mazzotta

     Fernando presenta una "macedonia" fra scampoli di letteratura e filatelia    
 

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La montagna - chiacchierata con ventun giovani all'osteria "Gallo Cedrone" in una notte di primavera del 2002 è un libro dello scrittore friulano Mauro Corona. Tutt'oggi è uno dei più apprezzati scultori lignei contemporanei, noto a livello europeo. Si dedica anche all’alpinismo: ha scalato numerose vette italiane ed estere (dalla Groenlandia fino in California sulle pareti della Yosemite Valley), aprendo oltre 300 vie di scalata nelle dolomiti d'Oltrepiave.  E’ autore, infine, di svariati libri, alcuni dei quali divenuti bestseller tra i quali “Storia di Neve” dove Corona narra una storia raccapricciante e irreale, un vero e proprio “noir”, tra il realismo più robusto e la più accesa fantasia, che ha per epilogo proprio la tragedia del Vajont.

In occasione dell'anno internazionale della montagna nel 2002, l'autore incontra ventuno giovani in un'osteria di Erto. Più che una chiacchierata è un monologo, una bonaria predica sul rispetto dovuto all'amata montagna. Tra confessioni di bracconiere pentito, lezioni di ecologia e alpinismo, esempi di vita quotidiana nei boschi, chiama in causa anche i violini di Stradivari per sottolineare l'importanza della conoscenza della natura. Dopo un bicchiere di vino e qualche ricordo, non risparmia neppure i politici e i burocrati, che si disinteressano delle sorti della sua terra una volta che l'onda emotiva del Vajont si è conclusa. Nei suoi romanzi e nei suoi racconti Corona ci porta a contatto con un mondo quasi del tutto scomparso: quello della vita e delle tradizioni nei paesi della Valle del Vajont, un ecosistema che subì violenti sconvolgimenti a seguito della nota tragedia. Personaggi ed echi del passato riaffiorano tra le righe di Corona, che affronta con uno sguardo appassionato e un po' malinconico tematiche come il rapporto dell'uomo con la natura, con le proprie radici e con l'incombente progresso economico e tecnologico.

Le Nazioni Unite proclamarono il 2002 come l’Anno Internazionale delle Montagne in funzione della crescente consapevolezza dell’ecosistema della montagna, per difendere il patrimonio culturale delle comunità montane, e per promuovere la conservazione e lo sviluppo sostenibile delle regioni montane. E l’allora Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan in un suo messaggio affermò che il mondo deve assicurare che le regioni delle montagne forniscano le loro ricchezze per le varie generazioni future.

Ciononostante non sembra che si sia prestata molta attenzione ai popoli di montagna durante questi anni. La Turchia finora non ha garantito nessun diritto collettivo ai Kurdi i “Turchi di montagna”. I Tibetani sono vittime, come anche altre minoranze in Cina, della repressione e delle discriminazioni del governo centrale. Nelle montagne dell'Afghanistan e della Cecenia sono tuttora in atto sanguinosi conflitti che mietono centinaia di vittime tra la popolazione civile. In molte regioni di montagna in tutto il mondo, popoli indigeni sono vittime dello sfruttamento della loro terra, a causa dell'industria mineraria, del disboscamento o delle dighe.  Tra i popoli di montagna più perseguitati ci sono i Tibetani, gli Uzuli (Carpazi dell'Ucraina), i Khampa (guerrieri tibetani), i Kirghisi, i Kurdi (Turchia, Iran, Iraq, Siria), gli Igorot e Ifugao (Filippine), Kogi e U'wa (Colombia), i Q'ero (Ande peruviane), i Tuvini (Mongolia), gli Oromo (Etiopia), i Lakota Oglala (USA), gli Hazara (Afghanistan) e tanti altri. Inoltre viene direttamente minacciata la qualità della vita in molte regioni di montagna a causa di un irresponsabile sfruttamento turistico ed economico. Un esempio sono le Alpi, la catena dell'Himalaya e le Rocky Mountains in Canada.

In occasione, sempre, dell’Anno Internazionale delle Montagne, alcuni stati hanno emesso delle splendide tirature filateliche che mostrano le più belle e interessanti vette del nostro pianeta in tutto il loro splendore. Ve ne propongo una serie nelle immagini successive.

 

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Fernando Mazzotta - ottobre 2011

 

 

 

 

 

 

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Piazza Scala News - novembre 2011