Era vestito di rosso ma ... - di Mangiafuoco (alias Fabrizio Scarpa - Torino)

 

 

Caro Babbo Natale, questa mia lettera non è una richiesta di doni, non ho più l'età per farlo, anche se fortunatamente si rimane sempre un poco bambini, chi più, chi meno. Ti scrivo perché mi devo scusare con Te per una incredibile cantonata che ho preso. Cercherò di essere breve e conciso il più possibile. Qualche giorno fa mi trovavo a Torino e mi stavo gustando un enorme gelato da Pepino, crema torroncino e gianduja, per difendere un poco il mio organismo dalla rigida temperatura esterna, pare che così facciano nei paesi particolarmente freddi, anche se credo sia solo una scusa per mangiare gelati anche in inverno. Era una bella giornata di sole e ne ho approfittato per sedermi su una comoda panchina e apprezzare la facciata di Palazzo Carignano, uno degli splendidi esemplari di architettura barocca del Guarini. Stavo leggendo la scritta presente in un grande fregio, “Qui nacque Vittorio Emanuele II”, e non avevo notato che vicino a me si era seduto un curioso personaggio. Avevo finito il gelato e stavo per accendere uno dei miei sigari toscani, quando quel signore mi rivolse timidamente la parola chiedendomene uno. Mentre glielo porgevo ho notato che era vestito tutto di rosso e che aveva una folta barba bianca. Non lo avevo mai visto prima ma la sua sagoma mi ricordava qualcuno. Incominciò così fra di noi un lungo, intenso e interessante dialogo, durante il quale quel gran bel vecchio non fece altro che farmi una domanda dopo l'altra, mettendo a dura prova la mia capacità di trovare una risposta, vera o inventata che fosse. Anche io volevo sapere da lui un sacco di cose, ma non appena gli chiesi dove aveva parcheggiato la slitta e le renne notai nei suoi occhi una profonda delusione. “Non è possibile che anche lei mi abbia scambiato per Babbo Natale. Ho sbagliato a non presentarmi subito. Sono il generale Giuseppe Garibaldi e sono a Torino, per un incontro da Fiorio, con Camillo Benso e col Re Vittorio. Insieme abbiamo fatto un gran casino più di 150 anni fa e vorremmo poter rimediare. Glielo avevo detto subito a quei due che mi sembrava che l'Italia fosse finita nelle mani della parte peggiore degli italiani e a quel che vedo e che sento non è cambiato molto ... ”. Lui continuava a parlare e io ero diventato rosso, come un peperone di Carmagnola, ... per la vergogna. Gli ho porto le mie scuse e penso sia giusto fare altrettanto con Te.
Era vestito di rosso ma non era Babbo Natale, non eri Tu. Buone Feste!
Era vestito di rosso ma ...

Fabrizio Scarpa
http://langolodimangiafuoco.blogspot.it


 


           
               

 

 

 

 

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