Peppe Russo
presenta 35 immagini e un video di presepi in ceramica
Nella città di Don Luigi Sturzo, la ceramica è pane
quotidiano. Si pensa che la lavorazione della
creta inizi già alcuni millenni prima di Cristo. Ne sono
testimonianza i vari ritrovamenti in occasione di scavi archeologici
nei dintorni di Caltagirone.
Naturalmente molto è cambiato dai primi tentativi di modellare la
creta alle lavorazioni attuali. I numerosi artisti e artigiani che
nel corso dei secoli si sono impegnati a dare alle loro creazioni
sempre nuove forme, hanno dato testimonianza della loro creatività
approfittando anche delle imbeccate ricevute dai popoli che via via
hanno occupato il loro territorio: il tornio dai cretesi, nuove
tecniche di lavorazione dagli arabi, etc.
Durante il periodo di dominazione borbonica, i calatini furono
spinti a incrementare la loro produzione di ceramiche ed il
conseguente commercio dei manufatti mentre la contemporanea crescita
nel territorio di chiese e conventi favorì la creazione dei
personaggi del presepe. E la produzione di bammineddri, pastura,
fasceddi, quarara (bambinelli, pastori, fascelle per la ricotta,
pentole di rame) e tante altre figure in ceramica crebbe a
dismisura, tanto che ogni famiglia ebbe modo di preparare il presepe
in ambito familiare.
Ancora adesso, chi va a Caltagirone durante il periodo natalizio non
perde occasione di visitare i presepi che molte famiglie preparano e
mettono alla libera disponibilità dei visitatori.
Le fotografie che seguono sono state riprese, appunto, durante una
visita itinerante che parte dai presepi preparati nelle case
private, passa dai numerosi negozi che vendono le statuine e finisce
nella galleria di un vecchio cinema in disuso.
Peppe Russo
clicca sulle immagini sottostanti per visualizzare
le fotografie e il video