BUON NATALE A CHI DEVE CONFRONTARSI CON LA FORTE CRISI IN ATTO E NON
SA COME USCIRNE
di Mirella
Reolon
Che questo sia un momento fra i più complessi, e per
certi versi incertissimo dal punto di vista socio-economico, ciò lo
si tocca con mano, senza peraltro poter ipotizzare una via d’uscita
che non sia indolore. Penso a tanta gente senza lavoro, magari con
una famiglia a cui non si sa come procurare il pane, ai giovani che
hanno ormai perduto la speranza di trovare un’occupazione, agli
anziani con pensioni da fame, a coloro che hanno perso l’occupazione
a pochi anni dalla pensione senza potersi inserire in qualche
alternativa che consenta di maturare un reddito per affrontare la
vecchiaia, penso infine a tutti coloro che vivono nella case di
riposo in attesa di un unico doloroso traguardo, ma penso anche a
tutti i bambini di questo mondo che muoiono ogni giorno per fame,
per disidratazione, per malattie che potrebbero essere sicuramente
curate ove fosse possibile somministrare loro un semplice medicinale
che, magari noi, più fortunati, siamo soliti anche buttare perché di
troppo…
Questo, è un quadro che oggi fa davvero rabbrividire ! E pensare che
delle soluzioni, se non proprio tutte, ci sarebbero per modificare
questo quadro poco rasserenante.
Siamo giunti al punto che l’augurio di Natale, che siamo soliti fare
in questo periodo, sembra aver assunto oggi il sapore di un rituale
del tutto formale, più prossimo ad un turbamento interiore per tante
persone sfortunate, che non sanno come risolvere il problema del
quotidiano.
Come dire: grazie degli auguri, ma finalizzati a che cosa, anche se
sinceri ?
Vorrei in ogni caso, andando al di là di queste preoccupazioni,
pensare ad un qualcosa di bello, di nuovo, vorrei dire di magico.
Penso infatti, e ne sono certa, che da questa situazione si dovrà
uscirne, non solo, ma penso anche che questa amara situazione
socio-economica abbia creato i presupposti perché si dischiuda un
nuovo orizzonte. Si dice infatti che dopo un temporale torni il
sereno, per cui, se tutti sappiamo stringere i denti, ponendo in
essere una ridistribuzione equa della ricchezza, correlata alle
possibilità di ciascuno, potrebbe tornare di nuovo il sorriso in
tante famiglie.
Questo è il mio augurio sincero di Buon Natale, che ho cercato di
formulare a tutti nella maniera meno formale possibile, pensando ad
un percorso oggettivamente foriero di concretezza e di serenità, ad
opera di persone cristianamente oneste e per bene.
Delle quali tutti abbiamo necessario ed urgente bisogno.