Il Natale “dentellato”
Oggi ci sono migliaia di francobolli di Natale in tutto il
mondo e le “tematiche” che si possono sviluppare sono
innumerevoli trattandosi di un tema molto popolare.
Attraverso questi brevi appunti desidero, invece, raccontare
brevemente la storia del Francobollo di Natale accompagnata
da alcuni esemplari che ritengo interessanti. L’impiego di
questo francobolli è limitato al periodo natalizio, ma non è
raro vedere delle affrancature con “avanzi” anche in altri
periodi. Solo in Australia i francobolli sono validi
limitatamente al periodo di Natale e non possono essere
utilizzati per la posta ordinaria, ma esclusivamente per
spedire cartoline, questo perché il francobollo di Natale
australiano ha un valore di 5c inferiore ai francobolli
normali.
L’origine del primo francobollo di Natale rappresenta una
semplice curiosità ma, tuttavia, la storia è intrigante
ancora 112 anni dopo la sua emissione.
Il francobollo, emesso dal Canada, è del 1898 e rappresenta
una carta geografica del Mercatore (Gerhardus Mercator,
famoso geografo che realizzò una mappa del mondo nel 1569)
dove le nazioni dell’Impero britannico sono rappresentate in
rosso. In realtà, questo francobollo è stato emesso per
inaugurare la Imperial Penny, la tassa unificata da
applicare per le spedizioni d’oltremare tra tutte le nazioni
dell’Impero voluta fortemente da Sir William Mulock per
rendere un omaggio all’Impero. Infatti, si legge la scritta
“WE HOLD A VASTER EMPIRE THAN HAS BEEN”: uno slogan che fa
notare come la Gran Bretagna sia il più vasto Impero del
mondo. I disegni dei francobolli per i paesi coloniali
dovevano essere approvati dalla Regina Vittoria; si racconta
che, quando sir Mulock presentò il francobollo a Sua Maestà
proponendo come data di emissione il 9 novembre per “onorare
il Principe” (si riferiva al giorno del compleanno del
Principe di Galles), la Regina Vittoria esclamò “quale
Principe?” con un tono che lasciava chiaramente intendere di
non tollerare una connessione reale diversa dalla sua e
Mulock, fiutando il pericolo, si affrettò a precisare “il
Principe della Pace, signora”.
Pertanto, il francobollo venne fatto sovrastampare con la
scritta “KMAS 1898” e fu emesso ufficialmente il 7 dicembre
di quell’anno. Quindi, possiamo definire che la nascita del
primo francobollo di Natale è del tutto accidentale in
quanto non appositamente studiato e disegnato per quella
ricorrenza.
I diversi Paesi sono stati molto lenti nell’emettere
specifici francobolli per il Natale: ci sono stati dei
“prototipi” di francobolli natalizi emessi nel 1937
dall’Austria, dal Brasile nel 1939 e dall’Ungheria nel 1941.
Ma si è trattato di semi-francobolli o francobolli-carità,
cioè etichette adesive somiglianti ad un francobollo vendute
per opere di beneficenza o francobolli veri e propri emessi
per raccogliere fondi per uno scopo umanitario venduti al di
sopra del costo di spedizione con due denominazioni separate
dal segno più.
Il primo francobollo ispirato alla natività di Gesù fu
emesso in Italia nel settembre 1937. In verità il
francobollo, con valore facciale di 25 centesimi, celebrava
il millenario della nascita di Cesare Augusto, ma l'ideatore
del francobollo pose nel centro una stella cometa che sta a
significare che durante l'impero di Augusto nacque il
Redentore.
La prima vera emissione
natalizia vede la luce nel 1943 ad opera delle poste
Ungheresi.
Le Poste Italiane lasciarono un lunghissimo periodo vuoto di
emissioni su questo tema fino a quando nel 1970 venne emesso
un valore di 25 Lire.
Il soggetto prescelto per questo primo valore è il dipinto
“La Vergine adorante il Bambino” di Filippo Lippi. Ma, il
titolo dato al francobollo non è del tutto esatto: infatti,
il dipinto s’intitola “Adorazione del Bambino con Santi” e,
dato che nel francobollo di figure di “Santi” non se ne
vedono, si capisce che si tratta d’un particolare come si
può osservare dall’originale qui di seguito riprodotto. (E
qui mi ha aiutato la mia Storia della pittura attraverso i
francobolli
www.fermaz.it)
Dal 1970, la Repubblica Italiana emette annualmente dei
valori filatelici celebrativi del Natale e delle sue
tradizioni con soggetti ispirati al patrimonio artistico e
culturale italiano. Nel 1982 – 1984 – 1985 non sono stati
emessi dei valori celebrativi. Sono 74, fino al 2009, i
francobolli natalizi: di questi, 59 presentano un tema
religioso e 13 un tema laico. A partire dal 1996 (eccetto il
1997 e il 1998) le serie annuali dei due valori comprendono
entrambi i temi. Da diversi anni, ormai, al Presepe e o alle
immagini sacre si accompagna l'albero di Natale. Anzi,
l'abete di Natale, la sempreverde conifera: fu proprio un
abete ad essere trasformato in simbolo religioso prima da
San Bonifacio e poi da Papa Wojtyla. La storia, infatti,
vuole che Bonifacio, durante uno dei suoi viaggi,
incontrando poco prima di Natale un gruppo di pagani intenti
ad un sacrificio riuscì a distoglierli dal sanguinolento
rito invitandoli, piuttosto, ad adorare un giovane abete che
sorgeva nei pressi. Da allora, seppur trasformato dai secoli
in simbolo laico, l'albero natalizio è sempre stato vivo
nelle celebrazioni natalizie dell'Europa del Nord. Fino a
quando Giovanni Paolo II l'ha riportato in auge
affiancandolo, in Piazza San Pietro, al consueto Presepe.
Negli U.S.A., la discordia annuale tra “laico” e “religioso”
è stata risolta con l’emissione di ciascun tipo in un gruppo
di 4-6 valori correlati solitamente con un dipinto di una
Madonna col Bambino tratto da un quadro esistente in una
delle gallerie d’arte degli Stati Uniti. Mentre la British
Royal Mail risolve le difficoltà mediante l’emissione di
disegni a tema religioso e secolare ad anni alterni.
Quest’anno 2010 il Natale è stato dedicato ai……Gormiti……!
Purtroppo, per alcune amministrazioni postali, il Natale
filatelico è diventato una manifestazione di consumismo e,
pertanto, oltre ad emettere in un solo anno decine di
francobolli natalizi, rendono gli stessi disponibili sul
mercato quando ormai la festa è passata facendo decadere in
questo modo uno degli scopi principali che si sono proposte
altre amministrazioni postali più serie: l'utilizzo dei
francobolli di Natale per affrancare l'invio di auguri. In
particolare, le isole tropicali producono in grande formato
Francobolli di Natale principalmente destinati alla vendita
ai collezionisti di francobolli, mentre, per il resto del
mondo, i francobolli natalizi sono “francobolli di lavoro”
nel senso che vengono utilizzati per inviare biglietti di
auguri e cartoline anche se Internet ormai……….. Di
conseguenza, i francobolli tendono ad essere di dimensioni
normali e offerti in uno o pochi tagli prevalentemente per
coprire le differenti tariffe nazionali ed internazionali.
Inizialmente avrei voluto presentare tutta la collezione dei
Francobolli di Natale della Repubblica Italiana, ma alla
fine ho dato per scontato che, per il lettore, i francobolli
di Poste Italiane sono più o meno noti. Quindi, per
concludere questa breve rassegna filatelica, vi sottopongo
alcune immagini di francobolli di vario genere da diversi
Paesi del mondo.
Buon Natale a tutti!
Foglietto Svezia.
La grafica ricorda i “vecchi tempi”, basta
guardare la TV rappresentata. |
Foglietto delle Cayman Islands dedicato alle
vetrate di una chiesa. |
Il primo francobollo di Natale emesso
dall’Australia nel 1957. |
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Alcuni chiudilettera degli U.S.A.
(francobolli-carità). |
Buon Natale !
Fernando Mazzotta -
www.fermaz.it
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