Piazza Scala News - marzo 2013

 

    UNA VOLTA C’ERA LA BANCA, OGGI C’E’ UN SUPERMARKET…?   
 

Raffaele Mattioli ed Enrico Cuccia

 

Non certo per vanagloria, ma per essere inquadrato e considerato in uno spazio temporale abbastanza in là con gli anni, dico di aver cominciato a lavorare in Comit quando Raffaele Mattioli ne era il Presidente, mentre Enrico Cuccia era a capo di Mediobanca.
Personaggi che ho avuto occasione di conoscere entrambi, il primo durante un’ ascensione in…ascensore di Via Manzoni, l’altro dopo averlo scambiato per un povero pensionato che sembrava tirare la cosiddetta carretta, seriosamente curvo al punto da pensare che fosse acciaccato…ma poi, scusandomi del fatale qui pro quo, sono stato colto da un grande stupore quando mi hanno detto chi era.
Ricordo che fu una salita, quella in ascensore con Raffaele Mattioli, piuttosto lunga, in quanto il tempo non passava mai per una comprensibile emozione, ma anche perché ero fuori posto tanto da essere stato invitato qualche minuto prima dai commessi di togliermi di mezzo, invito peraltro subito…revocato dal Presidente che mi fece salire con lui. Insomma, a 20 anni circa, mi sembrava già di aver fatto…carriera salendo in ascensore con Mattioli, facendo sfigurare i commessi….che magari avranno pensato che fossi un suo pupillo..
Quelli della mia età ricorderanno la prassi che seguivano i commessi quando arrivava Raffaele Mattioli, al quale toglievano il cappotto, il cappello, tenendo “occupato” detto ascensore in attesa dell’arrivo del Presidente.. cosa che ho già raccontato, con una certa dovizia di particolari, su Piazza Scala, nel maggio del 2011
Perché questo preambolo ? Semplicemente per dire che i tempi sono spaventosamente cambiati. Non dico se in meglio o in peggio, ma certamente da allora ad oggi, pare che la banca abbia subito una tale metamorfosi da mettere in difficoltà gli stessi direttori di allora, i quali, e lo sento dire spesso in giro, non sono più in grado di fare autonomamente nemmeno un semplice bonifico od un assegno circolare, posto che si facciano ancora… Forse sto un po’ esagerando, ma non siamo lontani da questo.
Oggi infatti è tutto automatizzato: la risposta ad un eventuale quesito non ti è data dal funzionario addetto ai lavori, ma dalla macchina, la quale decide l’ammontare dei costi, delle commissioni, delle valute senza che il direttore possa interferire: insomma, il rapporto, più che interpersonale diventa presettato Ricordo che allora, in autonomia, oppure sentendo la Direzione Centrale, era possibile decidere qualcosa nell’interesse del cliente, oggi non più, almeno secondo quanto mi è dato di sapere.
Ma c’è anche un altro aspetto da registrare. La banca oggi ha cambiato anche il suo look-interno, tant’è che, quando si entra, si ha la sensazione di entrare in un supermarket, ove, sempre meno impiegati, ricevono il cliente munito di bollino con tanto di numero. Insomma quell’ambiente dal sapore quasi sacrale di una volta si è trasformato in una specie di call center o, per essere più realisti, in una sorta di supermercato, ove si vende di tutto...
I primi accenni di questa trasformazione risalgono ai tempi immediatamente precedenti all’anno del mio pensionamento, anni 80-90, periodo durante il quale ho cominciato veramente a soffrire perché, a mio avviso, non si faceva più banca. Da allora si è cominciato a vendere prodotti di ogni genere, tranne che…denaro, in continuazione assillati dal budget che ci obbligava a vendere questo prodotto o quest’altro, anche se non eravamo affatto convinti di quanto stessimo offrendo al cliente. Ma il budget lo imponeva, anche a fini di…carriera.
Ora, ovviamente, non ho più questi problemi, ma sono assolutamente convinto che, se non fosse per l’età più giovane di una volta, non mi piacerebbe certo riprendere questo tipo di lavoro, diventato di una freddezza assoluta nelle sue varie articolazioni, ma anche perché, il più delle volte, ti senti un assistente delle varie macchine, e non già quel funzionario di allora che sapeva, in qualche modo, dare un certo calore al rapporto di lavoro, realtà che aveva anche un effetto moltiplicatore nell’ambito degli affari. Oggi, il calore della pregressa professione, lo avverto solo attraverso i tanti amici di Piazza Scala, i quali, chi più chi meno, sanno ancora esprimere genuinamente i sentimenti di allora.
Sarà meglio, sarà peggio rispetto al passato ? Non saprei rispondere, salvo dire che, di certo, la banca non è più banca.
ARNALDO DE PORTI - Feltre
 

 

 

 

 

Segnala questa pagina ad un amico:



 

 

 

Piazza Scala News - marzo 2013