La Campagna di Russia  1941 / 1943 – Il dovere di ricordare

Tra gli scopi delle nostre associazioni vi è quello di tener vivo il senso di appartenenza alla Banca Commerciale Italiana. Con questo spirito propongo qui di seguito un breve ricordo in questo 70esimo anniversario dalla conclusione della Campagna di Russia, la cui tragedia ha coinvolto attraverso la sensibilità della nostra Banca Commerciale Italiana anche la nostra partecipazione….. Cordialmente,
Emilio Rosso                                                                               
Fagagna (Udine), febbraio 2013

 

LA CAMPAGNA DI RUSSIA 1941-1943

Sono ormai trascorsi 70 anni dalla tragica fine della Campagna di Russia. Una tragedia immane, raccontata da alcuni che l’hanno vissuta in prima persona: Mario Rigoni Stern, Giulio Bedeschi, don Carlo Gnocchi, Eugenio Corti e tanti altri…
Una catastrofe costata migliaia di morti, dispersi, mutilati e il dolore senza fine delle loro famiglie: genitori, mogli, figli, sorelle…
Per ricordare i centomila caduti e dispersi di quella tragica campagna, l’indomita volontà del friulano don Carlo Caneva (1912-1992), già cappellano militare e reduce di Russia, ha reso possibile la costruzione di un tempio a Cargnacco, nei pressi di Udine.

Il Il Il tempio di Cargnacco


Don Carlo Caneva

Il tempio colpisce molto per la sua maestosità e, allo stesso tempo, per la sua sobrietà. All’interno accoglie numerose opere d’arte di artisti friulani. Al centro dell’abside un’apertura consente di contemplare la sottostante cripta dove si legge una grande iscrizione: “CI RESTA IL NOME”. Qui sono conservati i nomi dei morti e dei dispersi; nel mezzo, un’arca sepolcrale custodisce la salma del “soldato ignoto”, in ricordo delle “centomila gavette di ghiaccio”, cadute sul fronte del Don, nella battaglia di Nikolajewka e in tante altre…. Nella parete laterale, a fianco dell’altare maggiore, un grande mosaico raffigura “la prigionia, l’attesa e il ritorno”. Alla base del mosaico una scritta: “offerto dalla Banca Commerciale Italiana”.
E’ stata una piacevole sorpresa, che ha confermato la grande sensibilità della
Banca Commerciale Italiana alle vicende delle comunità di cui era al servizio.


La prigionia, l’attesa e il ritorno
___

Mosaici della
Scuola Mosaicisti di Spilimbergo su disegni di Fred Pittino

 

La conclusione di questo breve ma doveroso ricordo sulla Campagna di Russia, la lasciamo alla delicata e intensa poesia che il poeta triestino Virgilio Giotti (1885-1957) scrisse nel ricordo di due figli, Paolo e Franco, morti in quella tragedia:

Sentiremo pianin bâter la porta,
e sarà lui. E ridendo e piangendo
lo baseremo e lu’ ne baserà.
e tornerà la casa ciara, come
prima: saremo indrio felizi; sì,
sì, no’ xe vero? (1)


(1) - Ai mii fioi morti

Pubblicata in “Campagna di Russia….”,
AA.VV., Editrice Storica Treviso 2013