Piazza Scala News - marzo 2013

 

 

 

 

La Dimora di Cristoforo

 

Domenico Colombo, di origine pare piacentina, visse con la moglie Susanna Fontanarossa,  genovese di Quezzi, in una casa presso l’antica porta dell’Olivella integrata nella parrocchia di S. Stefano nella Zona di  Portoria. Qui nacque il primogenito Cristoforo nel 1451.

Circa 4 anni più tardi la famiglia si spostò in vicolo dritto Ponticello al di fuori della porta di S.Andrea (Porta Soprana) costruita nel 1155 quando Genova si volle dotare di una cerchia di mura contro la calata in Italia del Barbarossa. La nuova abitazione faceva parte di un palazzetto due-tre piani.

Qui nacquero gli altri figli di Susanna: Bartolomeo(1460-1506), Giacomo detto Diego (1468-1515), Giovanni morto giovane nel 1484 poco prima della madre  e l’unica sorella Bianchinetta o Bianchinella (1464 – 1516) che andò sposa a tale Giacomo Bavarello.

In tale dimora Cristoforo visse fino al 1470 quando giovinetto segui il padre dapprima a Savona dove veniva gestita una taverna, poi durante i viaggi verso le riviere che Domenico dovette intraprendere per far fronte all’alterna fortuna dei suoi affari.

Nel 1684 durante il bombardamento navale eseguito dalla flotta francese di Luigi XIV, la casa fu colpita e quasi distrutta.

Nel tempo fu ricostruita sulle rovine originali  ma con l’aggiunta di altri due piani sul finire del XVII secolo.

Correva l’anno 1887 allorché il Comune, durante il mandato del Sindaco Podestà, in vista del quarto centenario della ‘scoperta,   decise di espropriare la casa e di acquistarla dagli ultimi proprietari, gli Oneto, ponendo sulla facciata la seguente lapide : ‘’Nulla domus titulo degnior paternis in aedibus Christophorus Colunbus  pueritiam  primanque juventam trensegit’’  ‘nessuna casa è più degna di considerazione di questa in cui Cristoforo Colombo trascorse, tra le mura paterne, la prima gioventù’.

Con l’affacciarsi del XX secolo venne decisa la demolizione di vico dritto Ponticello per far posto al nuovo assetto urbanistico e l’apertura di Via  XX settembre. Vennero cosi ristrutturate oltre al convento di S.Andrea, del quale rimane solo il delizioso chiostro romanico, anche la casa che, privata dagli ‘appoggi’ degli  altri palazzetti intorno, fu ridotta alla dimensione che attualmente fa mostra di se come, probabilmente, si mostrava all’epoca di Cristoforo. Oggi vi si trova un museo storico comunale e consta di una bottega con alla sua sinistra l’ingresso che porta al piano superiore.

 

Vincenzo Graziano (Genova)
febbraio 2013

 

 

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Sul finire del secolo XIX

Il Chiostro di S.Andrea


La Porta Soprana

La Casa di Colombo

 

 

 

 

 

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