Pentiti e non peccare
più (principesse, cenerentole, biancanevi)
Ore 8,20 treno
Capranica-Roma:sto andando alla conferenza stampa al
Chiostro del Bramante, che per i suoi 10 anni di
attività,apre con un'eccezionale mostra su Andy Warhol dal
titolo:pèntiti e non peccare più, come una frase che
campeggia su di una tela-Repent and Sin No More! Il titolo è
suggestivo: Maddalena non peccherà più e Gesù avrà
l'esclusiva del suo amore, perdonandola?
Leggo intanto che ci sarà una serata da sogno a Viterbo,
"Principesse per una notte": le debuttanti al gran ballo
della scuola sottufficiali. Certo non fu così la notte per
la diciottenne di Bassano Romano che a novembre dello scorso
anno, concluse la serata subendo violenze sessuali in un bar
di un suo giovane amico in compagnia di un altro giovane
amico del proprietario. Entrambi si trovano oggi di fronte
ad un processo a Viterbo, dove parte civile si è dichiarata
l'Associazione Erinna, che bene conosco.
Sulla banchina della rinnovata stazione di Capranica
stamattina ho trovato, lì sotto ai miei piedi, quattro croci
celtiche verniciate di rosso, quasi a dire dove fermarmi e
da dove partire. Sicuramente opera di qualche ribaldo
"principe" dell'azione e del pensiero nazifascista. Ne
stanno arrivando a centinaia qui nella Tuscia, generosamente
ospitati dalla provincia, per il raduno internazionale di
Forza Nuova.
Allora penso che tra le foto e le tele che fra poco potrò
guardare, riconoscerò le principesse della notte e del
giorno, del tragico spettacolo mondiale, ripetute e fissate
dal bambino vecchietto Warhol, assai ricco e assai solo, che
chiede sempre perdono alla mamma. Credo non l'abbia mai
tradita; croce e delizia della sua esistenza camuffata ed
ossessiva nel religioso rituale.
Sul treno che mi porta a Roma, decine e decine di donne mai
principesse, neppure per una notte,vanno al lavoro, come
"tante Biancanevi" che non sanno cosa sarà loro offerto. E
torneranno a casa, affannate come "tante Cenerentole",
pentite e peccatrici, che chissà cosa devono ancora pagare.
Forse l'ingenuità che le porta ad amare la vita?
Sosto per un caffè al bar vicino al Chiostro del
Bramante(arrivo sempre presto), sorseggio un euro di aroma e
scorgo a sinistra un altro luogo di sogni, una grande e
vecchia ricevitoria del lotto al N.28 che fa pure rima, ed
eccomi arrivata al vicolo della Pace, dove in alto
all'entrata a sinistra una scritta in latino dice: "Orietur
in in diebus nostris iustitia et abundantia paces donec
auferatur luna."
Sorgeranno nei nostri giorni giustizia e abbondanza di pace
fino al momento in cui la luna non sarà tramontata. Il tempo
futuro:d'obbligo.
Entro alle 12 nelle sale avvolte di rosa. Apprendo che
Warhol conservava scatole, le sue capsule del tempo, le
stesse scatole di tonno che tanti avevano avvelenato (TUNAFISH
DISASTER 1963)
"Quando ero piccolo ed ero tanto malato, quei tempi della
malattia erano come delle piccole intermittenze. Giocando
con le bambole. Non ho mai ritagliato le bambole da
ritagliare". Ed ecco una foto di bambole vestite da suorine
e fraticelli (RELIGIOUS DOLLS 1982)
"Le persone non dovrebbero morire. Partire in qualche luogo
lontano e non tornare più". Come i soldati camuffati da
operatori di pace sui fronti della guerra che uccide e
rimangono uccisi. Tornano le salme. Non si fanno compagnia
la sconsolata Venere botticelliana,le sedie elettriche, i
suicidi collettivi, gli omicidi multipli nei tumulti urbani,
gli incidenti spettacolari, l'enorme croce rossa su fondo
nero, la Madonna col bambino che calpesta inavvertitamente
sè stessa. (RAPHAEL MADONA $6,99 1985-VENERE 1985- CROSS
1981- DEATHS 1963 ).
L'artista crebbe nel periodo della grande depressione, in un
sobborgo operaio della città di Pittsburgh, dove il padre
era emigrato con la moglie. Forse ricordando quei poveri
natali, venendo in Italia e colpito dai tanti graffiti con
la falce e martello sui muri, ripete in foto e tela il
simbolo dell'unione tra operai e contadini, il logo del
Comunismo, fotografa e dipinge. (HOMMER AND SICHLE 1977).
Si conclude la mostra con la tela dell'Ultima Cena e vedo
nel corridoio fuori dalla sala la fotografia di una torta
alla panna. Sei piccoli croci di legno, una pistola al
centro, un coltello affondato nel dolce, sbuca una lama a
sinistra ed un manico a destra. (THE LAST SUPPER-CAKE 1983)
Nel 1986, un anno prima della sua morte,avvolge la Statua
della Libertà nei colori e ghirigori della tuta mimetica dei
soldati. I "terroristi" del 2001 non poteva averli
incontrati, ma Warhol aveva già "visto", come accade ad un
allucinato e malato piccino: "pensavo che tutto fosse magico
e non sarebbe mai successo".
Dio salvi l'America e l'anima di Andy.
A noi Biancanevi, Cenerentole, Principesse, Madonne,
Maddalene ci lascia come icone, bambole straniate,
supercolorate. Incomunicabili corpi.
Doriana Goracci
Capranica 28.9.2006 |