Il francobollo sul francobollo
Collezionare-raccogliere francobolli è un hobby che se praticato con fantasia può diventare anche un fatto culturale perché questo viaggio immaginario che compiamo alla scoperta di ciò che un francobollo ci racconta vuol dire imparare storia, arte, scienza, il “lifestyle” di un popolo, di una nazione. Ovviamente, la soddisfazione è del tutto soggettiva.
Ma in definitiva, cos’è un francobollo? Quel quadratino o rettangolino di carta gommata che incolliamo sulla busta è un bollo, cioè un suggello che rappresenta la quietanza dell’avvenuto pagamento di un corrispettivo servizio, quello del trasporto della lettera, reso e garantito dallo Stato. La lettera, quindi è “affrancata”, cioè resa libera dalla spesa per il trasporto certificata mediante il bollo: in sostanza il mittente si affranca dall’incombenza di doversi recare all’Ufficio Postale per la bollatura; la praticità dell’invenzione del francobollo è tutta qui, essere uno strumento applicabile comodamente!
Questa premessa ci conduce all’argomento di oggi: il francobollo su francobollo. È una delle tante tematiche che l’appassionato di filatelia può sviluppare. Ovviamente completare una collezione è praticamente impossibile o troppo costoso, per cui ci si può ugualmente lasciare attrarre da questo tipo di francobolli e costituire una raccolta nella misura del proprio desiderio o interesse.
Una volta che si è deciso di raccogliere i “francobolli sui francobolli”.
Non esiste una definizione vera e propria o delle regole fondamentali di classificazione, ma prevale l’uso di riconoscere tre tipologie.
- Tipo A: la riproduzione del francobollo sul francobollo nuovo. In questo caso si hanno molte scelte in quanto è possibile raccogliere francobolli nuovi o usati, su FDC (First Day Cover-Busta Primo Giorno Emissione) o su busta regolarmente viaggiata. Il vantaggio è maggiore se si effettua la raccolta solo per un piacere personale piuttosto che finalizzata a una mostra.
- Tipo B: uso del disegno originale con modifiche, come l’utilizzo di una sola parte del disegno originale o la modifica della denominazione del nome del Paese rispetto a quello attuale. In questo caso, la raccolta diventa molto più interessante in quanto si potrebbe, ad esempio, abbinare il francobollo originale insieme alla modifica. Purtroppo, non tutti possono permettersi l’acquisto dei francobolli originali, in quanto di sovente vengono riprodotte le rarità filateliche.
- Tipo C: la riproduzione di un francobollo su una busta o in un album in forma non identificabile o, come spesso accade, il disegno di una dentellatura simulata per indicare un francobollo. In questo caso la gamma dei modelli è illimitata e la raccolta diventa un vero divertimento.
Infine, esisterebbe anche un’altra varietà di raccolta quella dei “francobolli sui francobolli” emessi per celebrare le mostre filateliche. Ma qui ci addentriamo in un tipo di raccolta assai sofisticato.
Per concludere queste brevi note di presentazione, sottopongo alla vostra curiosità alcune tipologie di “francobolli sui francobolli” come sopra descritte.
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Piazza Scala News - giugno 2011