La rivincita delle province
Cuneo e Novara hanno
salvato e anzi portato in alto il Piemonte in ambito sportivo in
una annata quanto mai disastrosa per
la Juventus e regolarmente squallida per il Torino. I Gobbi dopo
aver cacciato, a mio giudizio immeritatamente, il simpatico Ciro
Ferrara, hanno preso un onesto lavoratore della panchina,
Zaccheroni, che già alla guida dei cugini granata aveva fallito
miseramente, forse non soltanto per colpe sue. Risultato: Zac ha
fatto meno punti di Ciro piazzando la Juve mai così in basso in
classifica e fuori da quella che io mi permetto di chiamare
ancora italianamente Coppa dei Campioni, che poi significa la
perdita di una bella montagna di “euri”. Ora i miei “odiati”
cugini a strisce bianconere si ritrovano alla presidenza, dopo
tanti anni, un Agnelli, figlio di Umberto, che tenterà di far
tornare leoni dei gattini smarriti. Dei miei torelli scornati
preferisco tacere, per pura scaramanzia, cosa alla quale non
credo ma che male non fa. Male che vada avremo in serie B il
derby con il Novara, tornato nella serie cadetta dopo 33 anni e
30 partite senza sconfitte. Sono felice perché a Novara vivono i
miei cuginipotoni, figli di una cugina che è stata per me, e
ancora di più per l'Anticosaggio, una vera sorella. Non si può
che chiudere in bellezza con lo strepitoso scudetto
meritatamente vinto dalla Bre Banca Lannutti Cuneo, nella quale
è giusto ricordare che scorre un poco di sangue torinese, avendo
nel 1991 inglobato la Pallavolo Torino. Ho avuto modo di
assistere alla finale in televisione, e ancora una volta il
volley si è dimostrato uno sport altamente spettacolare. Una
battaglia all'ultimo sangue contro l'Itas Diatec di Trento,
nettamente favorita alla vigilia, vissuta in una partita unica,
dominata dai rappresentanti della “Provincia Granda”, che dopo
avere perso malamente il primo set non hanno fatto più sconti
vincendo con sicurezza i tre set che hanno portato il primo
titolo di Campioni di Italia della pallavolo in Piemonte.
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Piazza Scala News - giugno 2010