Pare che, in materia di arredamento, come del resto in
ogni altro campo specialistico, il « dilettante » rischi
di commettere molti errori che si traducono poi in spese
superflue per ottenere risultati che, nella maggior
parte dei casi, potrebbero essere migliori.
Abbiamo chiesto in proposito il parere di un esperto,
cioè di un arredatore di professione: l'architetto
Franco Recupero.
Proporrei di esaminare un « problemino » che può
interessare molte persone. Prendiamo cioè l'appartamento
tipo di una giovane coppia : due locali più servizi.
Appartamento in affitto, il che esclude la possibilità
di modifiche alle strutture murarie. Come arredarlo con
spesa relativamente contenuta, ottenendo un buon
risultato estetico e funzionale?
Innanzi tutto occorre studiare attentamente la pianta
del « proprio » appartamento e documentarsi il più
ampiamente possibile su ciò che, in
relazione alle necessità di ognuno, offre la produzione.
Insisto, per quanto ovvio possa sembrare, sul rapporto
tra gli elementi da inserire e la pianta del « proprio »
appartamento, perché uno degli errori che più
comunemente si commettono è giusto quello di acquistare
il « mobile » (magari anche bello) solo perché lo
abbiamo visto in casa di amici, mentre non fa
assolutamente al caso nostro.
Mi pare inoltre vi sia anche la tendenza a riempire
troppo gli ambienti.
Già, e pensare che « arreda » meglio uno spazio vuoto
che un bel mobile di troppo!
Anche in materia di colori credo ci sia molto da
dire.
Esistono innanzi tutto alcune regole fondamentali da
tener presenti. È noto, ad esempio, che le tinte chiare
danno luminosità e dilatano visivamente lo spazio
ambientale, mentre le scure lo rendono più raccolto e
tranquillo. È inoltre assai importante, soprattutto se
le dimensioni degli ambienti sono ridotte, non usare
troppi colori, che « frantumano » letteralmente lo
spazio, creando un senso di confusione. Occorre invece
creare un senso di continuità attraverso accostamenti
armonici.
Tornando al nostro appartamento tipo, come si
regolerebbe per le tinte?
Tenendo anche conto di quanto di colore già esiste e non
può essere modificato (ad esempio, le mattonelle del
bagno), comincerei con lo scegliere per il pavimento un
colore predominante, che avrà funzione di base per tutti
i toni intermedi che ritroveremo poi nei mobili e negli
imbottiti. In questo caso scegliamo una moquette azzurro
carta da zucchero per tutto l'appartamento, esclusi i
servizi. Quello di un rivestimento unico per tutta la
superficie dei pavimenti è un altro accorgimento per «
allargare ».
E per le pareti?
Pareti e soffitto saranno tinteggiati in bianco (salvo
alcune varianti di cui parleremo a mano a mano). Quella
della semplice tinteggiatura è la soluzione più pratica
ed economica, però molto spesso, e a torto, viene
scartata perché ritenuta troppo modesta.
Con la scelta del bianco per le pareti abbiamo definito
il gioco cromatico (bianco e azzurro) che sarà ripreso,
è molto importante, negli elementi d'arredo.
Vogliamo ora esaminare i singoli ambienti? Cominciamo
dall'ingresso.
Quasi sicuramente si tratterà di un ambiente angusto,
poco illuminato, sul quale si affacciano molte porte.
L'azzurro della moquette e il bianco delle pareti
serviranno senz'altro a dilatare visivamente lo spazio e
a dare luminosità. Naturalmente gli arredi saranno
ridotti allo stretto indispensabile: un attaccapanni
d'acciaio di linea semplice e uno specchio, sotto il
quale
saranno
appese un paio di mensole in legno che richiami il più
possibile quello delle porte. L'illuminazione sarà
affidata ad alcuni faretti che, dal soffitto,
dirigeranno la loro luce verso i punti di maggior
interesse : le mensole, eventuali quadri o macchie di
verde.
C'è poi il soggiorno, che è per molti aspetti
l'ambiente più importante della casa, quello dove
trascorriamo la maggior parte del nostro tempo libero e
che deve assolvere perciò molte funzioni.
Possiamo anche dire che la sua è una funzione « aperta
», cioè riservata non soltanto ai membri della famiglia,
ma anche agli altri. Perciò dobbiamo cercare di renderlo
il più possibile pratico e funzionale.
Vediamo innanzi tutto di delineare per quanto possibile
delle zone distinte: conversazione, pranzo-studio, e, se
lo spazio lo consente, musica-lettura.
La zona conversazione sarà costruita partendo da due
gradoni in legno disposti a « L » (le misure saranno
20x70x210), rivestiti con la stessa moquette azzurra del
pavimento. Su questi poggeremo grossi cuscini in tela da
materassi a strisce bianche e beige (potremo farli da
noi, come anche i gradoni in legno). Tenendo conto che
lo spazio sufficiente per un posto a sedere è di cm. 70
x 70, prepareremo su un gradone cuscini per tre posti,
sull'altro per due, lasciando al terzo posto la funzione
di piano d'appoggio, sul quale porremo una lampada di
linea molto moderna. Sul divano saranno sparsi numerosi
cuscini che riprenderanno in tono più o meno marcato il
gioco cromatico dell'ambiente. Completeranno l'angolo un
tavolino basso a pianta quadrata verniciato con smalto
lucido al poliestere ed eventualmente una lampada a
stelo posta ad una delle estremità della « L ». Per la
zona pranzo-studio sceglierei un tavolo rettangolare con
ripiano in cristallo e struttura in acciaio o, volendo
risparmiare, un tavolo di uguale forma in frassino o
abete verniciato con smalto blu: sedie di linea «
classica » (suggerirei, ad esempio, il modello
abbastanza diffuso con struttura metallica, sedie e
schienale in paglia di Vienna, materiali che si
inseriscono bene nel nostro assieme). L'angolo pranzo
sarà servito da contenitori componibili di media altezza
accostati lungo tutta la parete, verniciati in blu.
Scaffalature a giorno, verniciate in bianco, saranno
sistemate su un'altra parete con funzioni di libreria.
Qualche accorgimento per meglio delimitare, pur
trattandosi di un locale non molto grande, le diverse
zone?
Si può ricorrere al ribassamento del soffitto della zona
pranzo mediante una struttura in legno che dovrà essere
verniciata nello stesso colore dei componibili. Oppure
innalzare di almeno 20 cm. la zona conversazione
mediante una pedana, sempre in legno, che andrà
naturalmente ricoperta con la stessa moquette. Se avremo
scelto la controsoffittatura della zona pranzo,
vi faremo incassare, esattamente sopra il tavolo, un
gruppo di faretti orientati verso il centro del tavolo
stesso.
C'è qualche norma di carattere generale che ritiene
utile ricordare ai nostri lettori a proposito
dell'illuminazione?
È importante che le lampade, in tutta la casa, abbiano
qualche elemento comune, specie per quanto concerne i
materiali. Si eviterà così di dare alla casa l'aspetto
di un surreale bazar.
Eccoci alla camera da letto.
Si tende a rendere questo ambiente sempre più essenziale
e raccolto: pochi gli arredi, tenui le tinte.
Auguriamoci, innanzi tutto, che il nostro appartamento
preveda anche un corridoio o un vano nel quale sistemare
un armadio « due stagioni », così da poter evitare
l'inserimento di questo elemento particolarmente
invadente nella camera da letto. Se però non vi fosse
alternativa, non resterà che renderlo il meno incombente
possibile, mimetizzandolo con le pareti: potrà essere
laccato nello stesso colore o tappezzato se, come nel
nostro caso, avremo deciso di coprire pareti e soffitto
con parati di un tenue azzurro pervinca.
Superato come meglio avremo potuto questo scoglio,
passiamo al resto.
L'azzurro cupo dello moquette salirà a coprire la pedana
(alta 40 cm.) che farà da base al letto e sulla quale
poserà direttamente il materasso; elemento di contrasto,
il copriletto a fiori gialli e arancione, con qualche
nota di azzurro e un buon numero di cuscini sparsi, sui
toni rosso giallo e bianco. Comodini e testiera saranno
sostituiti da alcuni ripiani laccati in blu. Pure blu
saranno i componibili, due alti e due bassi, accostati
lungo la parete ai piedi del letto, che saranno
completati da uno specchio e da una lampada in acciaio
traslucido con paralume in tela grezza. Ultimo tocco,
una poltroncina rivestita con lo stesso tessuto del
copriletto.
Le tende saranno bianche, di foggia classica in camera
da letto, a teli tesi, scorrevoli nel resto della casa.
Motivi di spazio ci costringono a chiudere
tralasciando la sistemazione dei servìzi, che, d'altra
parte, non sarebbe possibile liquidare in due parole.
Mi limiterò comunque a sottolineare che anche la cucina
e il bagno devono armonizzare, in qualche modo, per
colori e materiale, col resto della casa e che nel caso
del nostro appartamento, tanto per intenderci, vedrei
bene per entrambi i locali pavimenti di linoleum blu e
pareti (tappezzeria o ceramica) sul bianco e rosso;
componibili bianchi in cucina e neri in bagno.
E, per concludere, ancora un paio di raccomandazioni.
Quadri e stampe devono essere scelti con cura: meglio
poche cose, ma di buon livello e, se possibile, che
armonizzino come tinte con l'ambiente. In un arredamento
interamente moderno sarà quasi impossibile inserire
dipinti di stile antico. Mentre le stampe potranno
anche non essere moderne.
E poi non dimenticare il verde. Bello in ogni caso, in
un arredamento moderno è a dir poco indispensabile.
L'obiezione che le piante richiedono molte cure e quindi
molto tempo non è poi sempre valida, perché ne esistono
diversi tipi che creano pochi problemi come le palmette,
il ficus, il filodendro, la sansevieria e le piante
grasse in genere. Il verde, preventivamente sistemato
nelle fioriere, dovrà essere razionalmente distribuito
nella casa. Molto indovinate sono in genere le
composizioni o « ammucchiate » di varie specie di piante
contornate di ciottoli, in un'unica fioriera.
Edda Cucè (Dircomit)
Dal NOTIZIARIO del Circolo del Personale Comit di
Milano - n.ro 63 (1975)