A colloquio con l'arredatore

ovvero qualche consiglio utile per arredare in modo
funzionale e con un pizzico di fantasia la nostra casa
a cura di Edda Cuce
(bozzetti di Franco Recupero)

Pare che, in materia di arredamento, come del resto in ogni altro campo specialistico, il « dilettante » rischi di commettere molti errori che si traducono poi in spese superflue per ottenere risultati che, nella maggior parte dei casi, potrebbero essere migliori.
Abbiamo chiesto in proposito il parere di un esperto, cioè di un arredatore di professione: l'architetto Franco Recupero.
Proporrei di esaminare un « problemino » che può interessare molte persone. Prendiamo cioè l'appartamento tipo di una giovane coppia : due locali più servizi. Appartamento in affitto, il che esclude la possibilità di modifiche alle strutture murarie. Come arredarlo con spesa relativamente contenuta, ottenendo un buon risultato estetico e funzionale?
Innanzi tutto occorre studiare attentamente la pianta del « proprio » appartamento e documentarsi il più ampiamente possibile su ciò che, inEcco schematicamente come potrebbe essere realizzata {purché si riesca a trovare un buon falegname) la zona musica-lettura in uno spazio abbastanza limitato. L'assieme prevede tre blocchi rivestiti in laminato plastico bianco. Il blocco A {cm. 70 x 50 x 40) servirà da appoggio per il giradischi e conterrà, su un piano scorrevole, il bar. Il blocco B {cm. 40 x 80 x 25) è il vano per contenere i dischi e vi si accederà dall'alto. Nel blocco C {cm. 60 x 40 x 30) verrà inserito uno degli altoparlanti, mentre l'altro poggerà su una delle tre mensole reggilibri che completeranno il gruppo unitamente a una lampada e a una poltrona. relazione alle necessità di ognuno, offre la produzione. Insisto, per quanto ovvio possa sembrare, sul rapporto tra gli elementi da inserire e la pianta del « proprio » appartamento, perché uno degli errori che più comunemente si commettono è giusto quello di acquistare il « mobile » (magari anche bello) solo perché lo abbiamo visto in casa di amici, mentre non fa assolutamente al caso nostro.
Mi pare inoltre vi sia anche la tendenza a riempire troppo gli ambienti.
Già, e pensare che « arreda » meglio uno spazio vuoto che un bel mobile di troppo!
Anche in materia di colori credo ci sia molto da dire.
Esistono innanzi tutto alcune regole fondamentali da tener presenti. È noto, ad esempio, che le tinte chiare danno luminosità e dilatano visivamente lo spazio ambientale, mentre le scure lo rendono più raccolto e tranquillo. È inoltre assai importante, soprattutto se le dimensioni degli ambienti sono ridotte, non usare troppi colori, che « frantumano » letteralmente lo spazio, creando un senso di confusione. Occorre invece creare un senso di continuità attraverso accostamenti armonici.
Tornando al nostro appartamento tipo, come si regolerebbe per le tinte?
Tenendo anche conto di quanto di colore già esiste e non può essere modificato (ad esempio, le mattonelle del bagno), comincerei con lo scegliere per il pavimento un colore predominante, che avrà funzione di base per tutti i toni intermedi che ritroveremo poi nei mobili e negli imbottiti. In questo caso scegliamo una moquette azzurro carta da zucchero per tutto l'appartamento, esclusi i servizi. Quello di un rivestimento unico per tutta la superficie dei pavimenti è un altro accorgimento per « allargare ».
E per le pareti?
Pareti e soffitto saranno tinteggiati in bianco (salvo alcune varianti di cui parleremo a mano a mano). Quella della semplice tinteggiatura è la soluzione più pratica ed economica, però molto spesso, e a torto, viene scartata perché ritenuta troppo modesta.
Con la scelta del bianco per le pareti abbiamo definito il gioco cromatico (bianco e azzurro) che sarà ripreso, è molto importante, negli elementi d'arredo.
Vogliamo ora esaminare i singoli ambienti? Cominciamo dall'ingresso.
Quasi sicuramente si tratterà di un ambiente an­gusto, poco illuminato, sul quale si affacciano molte porte. L'azzurro della moquette e il bianco delle pareti serviranno senz'altro a dilatare visivamente lo spazio e a dare luminosità. Naturalmente gli arredi saran­no ridotti allo stretto indispensabile: un attaccapanni d'acciaio di linea semplice e uno specchio, sotto il quale La zona conversazione: due comodi divani disposti a L, serviti da alcuni piani di appoggio. All'illuminazione si è provveduto con una lampada posta sul ripiano d'angolosaranno appese un paio di mensole in legno che richiami il più possibile quello delle porte. L'illuminazione sarà affidata ad alcuni faretti che, dal soffitto, dirigeranno la loro luce verso i punti di maggior interesse : le mensole, eventuali quadri o macchie di verde.
C'è poi il soggiorno, che è per molti aspetti l'ambiente più importante della casa, quello dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo libero e che deve assolvere perciò molte funzioni.
Possiamo anche dire che la sua è una funzione « aperta », cioè riservata non soltanto ai membri della famiglia, ma anche agli altri. Perciò dobbiamo cercare di renderlo il più possibile pratico e funzionale.
Vediamo innanzi tutto di delineare per quanto possibile delle zone distinte: conversazione, pranzo-studio, e, se lo spazio lo consente, musica-lettura.
La zona conversazione sarà costruita partendo da due gradoni in legno disposti a « L » (le misure saranno 20x70x210), rivestiti con la stessa moquette azzurra del pavimento. Su questi poggeremo grossi cuscini in tela da materassi a strisce bianche e beige (potremo farli da noi, come anche i gradoni in legno). Tenendo conto che lo spazio sufficiente per un posto a sedere è di cm. 70 x 70, prepareremo su un gradone cuscini per tre posti, sull'altro per due, lasciando al terzo posto la funzione di piano d'appoggio, sul quale porremo una lampada di linea molto moderna. Sul divano saranno sparsi numerosi cuscini che riprende­ranno in tono più o meno marcato il gioco cromatico dell'ambiente. Completeranno l'angolo un tavolino basso a pianta quadrata verniciato con smalto lucido al poliestere ed eventualmente una lampada a stelo posta ad una delle estremità della « L ». Per la zona pranzo-studio sceglierei un tavolo rettangolare con ripiano in cristallo e struttura in acciaio o, volendo risparmiare, un tavolo di uguale forma in frassino o abete verniciato con smalto blu: sedie di linea « classica » (suggerirei, ad esempio, il modello abbastanza diffuso con struttura metallica, sedie e schienale in paglia di Vienna, materiali che si inseriscono bene nel nostro assieme). L'angolo pranzo sarà servito da contenitori componibili di media altezza accostati lungo tutta la parete, verniciati in blu. Scaffalature a giorno, verniciate in bianco, saranno sistemate su un'altra parete con funzioni di libreria.
Qualche accorgimento per meglio delimitare, pur trattandosi di un locale non molto grande, le diverse zone?
Si può ricorrere al ribassamento del soffitto della zona pranzo mediante una struttura in legno che dovrà essere verniciata nello stesso colore dei componibili. Oppure innalzare di almeno 20 cm. la zona conversazione mediante una pedana, sempre in legno, che andrà naturalmente ricoperta con la stessa moquette. Se avremo scelto la controsoffittatura della zona pranzo,Uno scorcio della camera da letto. Una pedana rivestita in «moquette » e alcuni ripiani a diversi livelli in legno laccato in blu creano una zona raccolta oltre che molto funzionale. Il letto è stato realizzato poggiando il materasso direttamente sulla pedana. vi faremo incassare, esattamente sopra il tavolo, un gruppo di faretti orientati verso il centro del tavolo stesso.
C'è qualche norma di carattere generale che ritiene utile ricordare ai nostri lettori a proposito dell'illuminazione?
È importante che le lampade, in tutta la casa, abbiano qualche elemento comune, specie per quanto concerne i materiali. Si eviterà così di dare alla casa l'aspetto di un surreale bazar.
Eccoci alla camera da letto.
Si tende a rendere questo ambiente sempre più essenziale e raccolto: pochi gli arredi, tenui le tinte.
Auguriamoci, innanzi tutto, che il nostro appartamento preveda anche un corridoio o un vano nel quale sistemare un armadio « due stagioni », così da poter evitare l'inserimento di questo elemento particolarmente invadente nella camera da letto. Se però non vi fosse alternativa, non resterà che renderlo il meno incombente possibile, mimetizzandolo con le pareti: potrà essere laccato nello stesso colore o tappezzato se, come nel nostro caso, avremo deciso di coprire pareti e soffitto con parati di un tenue azzurro pervinca.
Superato come meglio avremo potuto questo scoglio, passiamo al resto.
L'azzurro cupo dello moquette salirà a coprire la pedana (alta 40 cm.) che farà da base al letto e sulla quale poserà direttamente il materasso; elemento di contrasto, il copriletto a fiori gialli e arancione, con qualche nota di azzurro e un buon numero di cuscini sparsi, sui toni rosso giallo e bianco. Comodini e testiera saranno sostituiti da alcuni ripiani laccati in blu. Pure blu saranno i componibili, due alti e due bassi, accostati lungo la parete ai piedi del letto, che saranno completati da uno specchio e da una lampada in acciaio traslucido con paralume in tela grezza. Ultimo tocco, una poltroncina rivestita con lo stesso tessuto del copriletto.
Le tende saranno bianche, di foggia classica in camera da letto, a teli tesi, scorrevoli nel resto della casa.
Motivi di spazio ci costringono a chiudere tralasciando la sistemazione dei servìzi, che, d'altra parte, non sarebbe possibile liquidare in due parole.
Mi limiterò comunque a sottolineare che anche la cucina e il bagno devono armonizzare, in qualche modo, per colori e materiale, col resto della casa e che nel caso del nostro appartamento, tanto per intenderci, vedrei bene per entrambi i locali pavimenti di linoleum blu e pareti (tappezzeria o ceramica) sul bianco e rosso; componibili bianchi in cucina e neri in bagno.
E, per concludere, ancora un paio di raccomandazioni. Quadri e stampe devono essere scelti con cura: meglio poche cose, ma di buon livello e, se possibile, che armonizzino come tinte con l'ambiente. In un arredamento interamente moderno sarà quasi impossibile inserire dipinti di stile antico. Mentre le stampe po­tranno anche non essere moderne.
E poi non dimenticare il verde. Bello in ogni caso, in un arredamento moderno è a dir poco indispensabile. L'obiezione che le piante richiedono molte cure e quindi molto tempo non è poi sempre valida, perché ne esistono diversi tipi che creano pochi problemi come le palmette, il ficus, il filodendro, la sansevieria e le piante grasse in genere. Il verde, preventivamente sistemato nelle fioriere, dovrà essere razionalmente distribuito nella casa. Molto indovinate sono in genere le composizioni o « ammucchiate » di varie specie di piante contornate di ciottoli, in un'unica fioriera.

Edda Cucè (Dircomit)
Dal NOTIZIARIO del Circolo del Personale Comit di Milano - n.ro 63 (1975)