Leonardo Martinelli ha risposto puntualmente all'invito
che gli avevo rivolto tramite questo notiziario a mezzo della lettera aperta
pubblicata sul numero di giugno 2009. Con la cortesia che lo distingue mi ha
inviato il suo ultimo libro: "Viaggio in Puglia col Barone di Munchhausen",
pubblicato dal prestigioso editore "Adda" di Bari.
Il volume rappresenta il risultato di ben tre anni di ricerche, lavoro e
studi e, come dichiara l'Autore, costituisce "un manuale per
viaggiare in tempo di crisi, quando la limitatezza dei mezzi finanziari
disponibili viene elusa attraverso il richiamo a illustri precedenti di
persone che, pur disponendo di adeguato patrimonio, accettavano di viaggiare
in modo spartano, perchè in certi luoghi e in certi tempi non si poteva
viaggiare diversamente".
Si tratta di un libro complesso che è permeato dall'ironia e dall'arguzia
di colui che lo ha scritto e che, attraverso l'apparente leggerezza,
propone stimolanti interrogativi,a cominciare dallo stesso titolo.
Infatti, come scrive Leonardo, il barone di Munchhausen
non venne mai in Puglia, perciò ritengo che l'identificazione tra l'autore
ed il Barone sia obbligatoria.
Infatti, a parte le dotte e puntuali citazioni di altri viaggiatori del
settecento: inglesi o tedeschi che vollero visitare la nostra Terra e
vivere quell'avventura (tale era un viaggio in quell'epoca, vedasi il più
volte citato sir Henry Swinburne), le disquisizioni sui protagonisti del
nostro tempo, il riferimento a nostri noti conterranei (per tutti il prof.
Nicola Melone e la prof.ssa Mimma Pasculli) ed i giudizi che l'Autore mette
in bocca al Barone sono decisamente di Leonardo.
"...siamo stati noi a scegliere di viaggiare con il Barone di Munchhausen",
scrive l'Autore che trova nel transfert, il mezzo per esprimere quei
concetti che la sua buona educazione gli vieta.
In questa atmosfera di cultura e di ironia, il testo si dipana per circa 250
pagine tra considerazioni personali e ricostruzioni ambientali dell'epoca,
di grande rilievo, che rivelano l'amore di Martinelli per la sua Puglia.
Il contenuto può dividersi in due parti: la prima, che comprende i primi due
capitoli, propone interessanti spunti per chi voglia viaggiare per la Puglia
tra presente e passato, poiché "trascende la semplice organizzazione del
percorso e ci mostra il modo di procedere anche nel viaggio della vita";
la seconda parte (capitoli terzo, quarto, quinto e sesto), attraverso il
percorso della Daunia, della Peucetia, della Messapia fino al Salento,
descrive i luoghi non solo visivamente, ma anche mediante un'ampia memoria
storica.
Un libro, quindi, tutto da leggere che avrà certamente successo tra il
pubblico colto cui, secondo me, è prevalentemente rivolto per la
ricostruzione filologica e storica che costituisce, come nei precedenti
libri dell'autore, il suo vero fondamento.
Ma interesserà ed appassionerà anche tanti lettori che apprezzeranno
l'humour con cui l'Autore avvicina passato e presente cogliendone anche
tanti aspetti umani che, argutamente descritti, fanno insieme sorridere e
riflettere.
Come inizio di una nuova esperienza di vita va benissimo!
Auguri! |