Qualche giorno fa il Ministro Brunetta diceva che l’articolo 1 della
costituzione non serve a niente e che bisognerebbe cambiarlo. Io, tanto per
stare al gioco, gli risposi che, al posto di Repubblica fondata sul lavoro,
bisogna cambiare l’articolo in … l’Italia è una Repubblica fondata sul
non-lavoro, alias precariato, cassa integrazione, ecc.ecc.....
Un lettore di un mio quotidiano on-line ha fatto seguito alla mia
provocazione a Brunetta con questa
lettera :
“” E' arrivato il momento di proporre che il I° articolo della Costituzione
venga così modificato:
"l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul gioco d'azzardo".
Dopo il
boom delle scommesse
on-line, del poker texano e del gratta e vinci, l'ultima novità in fatto di
giochi e lotterie è rappresentata
da "WinforLife" che prevede come premio più importante una rendita mensile
sicura di 4mila euro al
mese pagati per venti anni, che sarebbe un po' come avere uno stipendio
(piuttosto alto), senza però
dover andare a lavorare. Il messaggio che ne deriva, soprattutto per i
giovanissimi, è esplicito ed
inequivocabile: meglio "azzardare" che lavorare ed investire i propri sforzi
e sacrifici in un progetto
professionale più concreto e duraturo. Bisogna dire che chi ha ideato questo
nuovo gioco è
sicuramente un genio della finanza.
Pensate un po’: il vincitore non incassa subito i 960 mila euro che gli
spetterebbero, ma solo 4000
euro ogni mese diluiti in vent’anni, mentre i 960 mila euro rimangono nella
disponibilità
dell’organizzatore del gioco, che deve soltanto ritagliarne una fettina ogni
mese per pagare la vincita.
Dopo dieci anni ha ancora la disponibilità di metà della cifra e dunque,
investendo la somma che ha a
disposizione, può pagare il vincitore con gli interessi che ricava dal
capitale. Se consideriamo che il
gioco si ripete più volte ogni giorno, l’organizzazione potrà costituire
delle riserve di capitale
gigantesche.
Detto questo, io farei una proposta: “Perché questo lettore, non suggerisce
questa tecnica
finanziaria al Ministro Tremonti, il quale, potrebbe riscattarsi su tante
tecniche sbagliate come tasse
sui tubi, card per i poveri e bond senza acquirenti ?
Io la butto lì, ma penso che in cuor suo, Tremonti ci faccia un pensierino…
Anche per questo articolo c’è stato chi mi ha scritto quanto segue :
… SIAMO AL DELIRIUM TREMENS…
Una tassa «sul tubo» a carico di Eni, Enel e società di telecomunicazioni
per le reti infrastrutturali che attraversano
il territorio, è la nuova idea dell’ineffabile Tremonti.
Mi è venuto da ridere per non piangere perché siamo al… delirium tremens.
Analogamente, non sarebbe da meravigliarci se il ri-neo-eletto Ministro
delle finanze dai progetti strategici ad
alto contenuto creativo, proponesse di :
far pagare una tassa a tutti sulla domenica, visto che generalmente in
questo giorno non si lavora, escludendo i
disoccupati, naturalmente ;
far pagare una tassa sulla salute a chi sta bene, escludendo ovviamente i
malati;
far pagare una tassa a chi ha un lavoro a tempo indeterminato, escludendo
co.co.co e flessibili vari;
far pagare una tassa alle mamme che allattano con il latte proprio, in
quanto non incrementano i consumi del latte
in polvere;
introdurre una tassa sugli uccelli in gabbia e…non, escludendo ovviamente
gli evirati;
ecc.ecc.
Saranno insomma esentati dal pagamento solo coloro che non possiedono…tubi.
Nonché coloro che raccontano
barzellette del… tubo.
Ciao a tutti,
Arnaldo De Porti |