L’articolo 1 della Costituzione secondo Brunetta e la tassa sui tubi
secondo Tremonti…. Ve la ricordate ?
di Arnaldo De Porti

 

Qualche giorno fa il Ministro Brunetta diceva che l’articolo 1 della costituzione non serve a niente e che bisognerebbe cambiarlo. Io, tanto per stare al gioco, gli risposi che, al posto di Repubblica fondata sul lavoro, bisogna cambiare l’articolo in … l’Italia è una Repubblica fondata sul non-lavoro, alias precariato, cassa integrazione, ecc.ecc.....
Un lettore di un mio quotidiano on-line ha fatto seguito alla mia provocazione a Brunetta con questa lettera :
“” E' arrivato il momento di proporre che il I° articolo della Costituzione venga così modificato:
"l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul gioco d'azzardo".
Dopo il boom delle scommesse on-line, del poker texano e del gratta e vinci, l'ultima novità in fatto di giochi e lotterie è rappresentata da "WinforLife" che prevede come premio più importante una rendita mensile sicura di 4mila euro al
mese pagati per venti anni, che sarebbe un po' come avere uno stipendio (piuttosto alto), senza però dover andare a lavorare. Il messaggio che ne deriva, soprattutto per i giovanissimi, è esplicito ed inequivocabile: meglio "azzardare" che lavorare ed investire i propri sforzi e sacrifici in un progetto professionale più concreto e duraturo. Bisogna dire che chi ha ideato questo nuovo gioco è sicuramente un genio della finanza.
Pensate un po’: il vincitore non incassa subito i 960 mila euro che gli spetterebbero, ma solo 4000 euro ogni mese diluiti in vent’anni, mentre i 960 mila euro rimangono nella disponibilità dell’organizzatore del gioco, che deve soltanto ritagliarne una fettina ogni mese per pagare la vincita.
Dopo dieci anni ha ancora la disponibilità di metà della cifra e dunque, investendo la somma che ha a disposizione, può pagare il vincitore con gli interessi che ricava dal capitale. Se consideriamo che il gioco si ripete più volte ogni giorno, l’organizzazione potrà costituire delle riserve di capitale gigantesche.
Detto questo, io farei una proposta: “Perché questo lettore, non suggerisce questa tecnica finanziaria al Ministro Tremonti, il quale, potrebbe riscattarsi su tante tecniche sbagliate come tasse sui tubi, card per i poveri e bond senza acquirenti ?
Io la butto lì, ma penso che in cuor suo, Tremonti ci faccia un pensierino…
Anche per questo articolo c’è stato chi mi ha scritto quanto segue :
… SIAMO AL DELIRIUM TREMENS… Una tassa «sul tubo» a carico di Eni, Enel e società di telecomunicazioni per le reti infrastrutturali che attraversano il territorio, è la nuova idea dell’ineffabile Tremonti.
Mi è venuto da ridere per non piangere perché siamo al… delirium tremens.
Analogamente, non sarebbe da meravigliarci se il ri-neo-eletto Ministro delle finanze dai progetti strategici ad alto contenuto creativo, proponesse di :
far pagare una tassa a tutti sulla domenica, visto che generalmente in questo giorno non si lavora, escludendo i disoccupati, naturalmente ;
far pagare una tassa sulla salute a chi sta bene, escludendo ovviamente i malati;
far pagare una tassa a chi ha un lavoro a tempo indeterminato, escludendo co.co.co e flessibili vari;
far pagare una tassa alle mamme che allattano con il latte proprio, in quanto non incrementano i consumi del latte in polvere;
introdurre una tassa sugli uccelli in gabbia e…non, escludendo ovviamente gli evirati;
ecc.ecc.
Saranno insomma esentati dal pagamento solo coloro che non possiedono…tubi. Nonché coloro che raccontano barzellette del… tubo.
Ciao a tutti,
Arnaldo De Porti


 

 

Piazza Scala - gennaio 2010