Comete

 

L’anno in corso sarà caratterizzato, astronomicamente parlando, oltre che dai vari fenomeni periodici quali eclissi, supermoon e le  stelle cadenti  in agosto -  il picco si avrà il 12,  con più di 60 apparizioni/ora -  dal passaggio di due comete:

La Panstarrs in questi giorni e la Ison, che ora sta approcciando Giove, nel prossimo mese di dicembre quando sarà pare luminosa come un plenilunio se il nostro sole non la dissolverà dato che il passaggio avverrà a 1.2 mln di Km dalla nostra stella. Dopo, durante il ritorno alle profondità del cosmo sfiorerà  - si fa per dire la Terra – passando a 64 mln di Km.

L’ultimo significativo passaggio di una cometa é avvenuto ad inizio estate del  1997 quando la Hale Boop, ci ha mostrato la sua bellissima doppia chioma per circa 10 giorni.  Prima ancora- nel 1986 -  avevamo avuto la visita della cometa di Halley nel suo periodico ritorno verso il Sole.

 

 

Da dove originano le comete? Intanto dobbiamo dividere questi corpi celesti in due gruppi: quelli di lungo periodo, come la Hale Boop  e quelli di breve periodo come la Halley

La culla per antonomasia del primo gruppo è l’opaca e perciò non osservabile, nube di Oort che si trova a circa 1,5 anni luce da noi. (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km), mentre per il secondo se ne colloca l’origine nella fascia di Kuiper,  una zona ricca di asteroidi che si trova oltre l’ordita di Nettuno ad una distanza di 20 U.A. (Unità Astronomiche : 1 unità astronomica equivale a 149,6 Mln. di Km., distanza   media Terra/Sole).

Di cosa si compone una cometa? Essa è un agglomerato di roccia, polvere, ghiaccio ed altre sostanze gassose quali metano,ammoniaca, anidride carbonica per questo sono ritenute apportatrici di ‘vita’ quando impattano su un pianeta  “idoneo”. Il loro nucleo può variare da centinaia di mt. fino ad alcune decine di Km. Le code delle comete sono dovute allo ionizzarsi dei gas spinti dal vento solare. La fine più probabile di una cometa è l’ evaporazione del suo nucleo quando questa passa molto vicino ad una stella diventando un asteroide  oppure quando si schianta su un corpo celeste.

Allora: tutti con il naso all’insù per godere di questo spettacolo della natura cosmica senza nessuna paura ancestrale.

 

Vincenzo Graziano - Genova