La Pietà Rondanini arriva a Milano
Il ruolo di Raffaele Mattioli per portare a Milano l’opera di Michelangelo.

 

È stato recentemente annunciato che la famosa statua incompiuta di Michelangelo, la Pietà Rondanini, dopo il trasferimento al carcere di San Vittore previsto per la prossima primavera, e poi a Natale in Duomo, nel 2014 verrà traslocata definitivamente nella nuova sala dell'ex Ospedale Spagnolo che si affianca dall'interno alle mura occidentali del Castello Sforzesco.

Questa statua è stata l’ultima opera di Michelangelo prima della sua morte, avvenuta a Roma nel 1564. Rimase sempre a Roma e dopo varie vicende fu trasferita a metà del Settecento presso il palazzo Rondanini, dell’omonima famiglia, in via del

Corso. La famiglia Sanseverino Vimercati ne entrò in possesso nel 1904 comprando il palazzo Rondanini. Collocata successivamente in un villino di via Nerola a Roma, alla fine degli anni Quaranta la statua corse il rischio, per questioni ereditarie della famiglia Sanseverino, di essere venduta all’asta e di trovare una collocazione fuori dall’Italia. Intervennero allora Fernanda Wittgens, direttrice della Pinacoteca di Brera, e il giornalista Raffaele Calzini del “Corriere della Sera”, che si adoperarono per far comprare la statua da parte di un gruppo di acquirenti milanesi. Fu ben presto cionvolto Raffaele Mattioli, amministratore delegato della Banca Commerciale Italiana, che promosse nei primi mesi del 1952 una raccolta di fondi per acquistare e trasferire a Milano questa preziosa statua; di questa vicenda vi è traccia anche nelle Carte di lavoro di Mattioli collocate presso l’Archivio storico.

Il sindaco del Comune di Milano, Virgilio Ferrari, rilevò la sottoscrizione per chiudere la transazione nel luglio 1952 al prezzo di  135 milioni. La decisione di trasferire la statua presso la Cappella Ducale del Castello Sforzesco, in cui giunse il 1° novembre 1952, suscitò non poche polemiche con le competenti autorità romane e con quelle milanesi (con Fernanda Wittgens in prima linea), che preferivano che la statua fosse trasferita a Brera.

Lo scrittore Riccardo Bacchelli, amico di Mattioli, pronunciò un discorso di benvenuto alla statua il 2 dicembre.

 

Guido Montanari - Milano

 

 

 

 

 

 

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