Alcuni giornali e qualche distratta rubrica televisiva ha cominciato ad accennare all’approssimarsi dei cento anni della prima guerra mondiale. Un avvenimento che mi ha creato sempre una certa emozione (anche se ho vissuto purtroppo anche la seconda) per l’intrecciarsi di un avvenimento storico con il ricordo dei racconti dei miei genitori .

Mio padre partecipò a quella guerra e “sento” i suoi racconti (alle volte atroci. Se no che guerra era?) e quelli di mia madre.

Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria fu chiamato sotto le armi.

I racconti di mio padre e di mia madre si completavano a vicenda.

In questo racconto accennerò ad un fenomeno di telepatia e farò un esempio di come il destino decide delle nostre vite.

Mia madre aveva visto partire per il fronte l’allora suo fidanzato che dopo aver conseguito il grado di sottotenente di artiglieria era stato subito spedito in prima linea sul Montello (sì sull’altura che domina il Piave  “il Piave mormorò non passa lo straniero ….” Cantavano i soldati.

In una notte di fine ottobre del 1918 mia madre fece un sogno che tanto ebbe a turbarla (telepatia). Sognò mio padre in gravissimo pericolo: proprio quella notte egli guadava il Piave sotto il fuoco nemico. Accompagnava gli “Arditi” con il compito di segnalarne la posizione alla sua batteria.

Sul Piave fu fermato l’esercito Austriaco , che dopo la rotta di Caporetto , era dilagato in Friuli.

Sul Piave combatteva anche il padre di mia moglie. Il destino aveva stabilito che in seguito quei due giovani ufficiali sul Montello si sarebbero imparentati per via del mio matrimonio.

Io sono nato in Sicilia , mia moglie a Udine “la capitale della guerra”.

Mi astengo dall’accennare agli orrori di quella  notte sul Piave. Mi basta aver adombrato l’aspetto sentimentale.

Giovannino Noera - Modena

  

Cenni storici. L’inno contribuì a sollevare il morale delle truppe al punto che il Gen. A .DIAZ  comandante supremo inviò un telegramma all’autore scrivendo che egli (G. Gaeta) aveva giovato alla riscossa più di quanto avesse potuto fare lui stesso.

 

 

 

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Piazza Scala - settembre 2013