AI
PENSIONATI 98/99 - ALLE OO.SS. C/O INTESA SANPAOLO - ALLE NS.
ASSOCIAZIONI DI PENSIONATI -
AI COLLEGHI INTERESSATI
"Diritti quesiti"- Sentenza Corte
d'Appello di Firenze 16.1.2014
1. Sentenza
del 16 gennaio 2014 della Corte d’Appello di Firenze,
inerente la causa promossa dall’Associazione Pensionati di
Firenze e patrocinata dall’Avv. Michele Iacoviello. La sentenza,
che conferma quella di 1° grado, accoglie l’istanza dei
Pensionati.
2. Causa promossa il 15/11/2006 dai Pensionati 98/99,
con l’assistenza dell’Anpec e il patrocinio degli Avv.ti
Manfredo Lavizzari e Vittorio Lo Fiego di Milano, nonché
dell’Avv. Antonio Pileggi di Roma (domiciliatario) per il
grado definitivo di giudizio.
- Sentenza del 6/06/2007 del Tribunale di Milano –
Giudice Di Leo: istanza accolta
- Sentenza del 18/03/2008 della Corte d’Appello di Milano
– Giudice De Angelis: istanza respinta
- Ricorso alla Corte di Cassazione – Sezione Lavoro (NRG
24121/2008), ove pende dal 25/09/2008 !
La recentissima sentenza sub 1), illustrata
incisivamente dall'Avv. Iacoviello nel proprio sito,
www.iacoviello.it ,
conferma inequivocabilmente, con richiami al diritto e alla
giurisprudenza di merito, la validità e intangibilità dei "diritti
quesiti".
Si dà il caso che tale sentenza si attagli perfettamente
all'oggetto della nostra causa sub 2).
Ma il
procedimento, come noto, giace dal 2008 in Cassazione, per cui
ci attendiamo che i nostri Legali si attivino ora nei modi più
opportuni, considerato anche lo stato avanzato della Procedura
di Liquidazione.
Con l'occasione
uniamo dei nostri "appunti", che vanno dalla riforma del Fondo
16/12/1999 alla pubblicazione dello Stato Passivo e che possono
essere di qualche utilità per gli interessati.
Cordiali saluti.
Emilio Rosso - Mario Auterio
(Pensionati 98/99)
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◊ ◊ ◊
Appunti 29/01/2014
per chiunque sia interessato
Dalla Riforma del Fondo 16/12/1999
alla Comunicazione dello Stato Passivo 11/11/2013
PROVVEDIMENTI |
CATEGORIE |
TAGLI (I
più significativi) |
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CdA 23/12/1997
(senza poteri) |
PENSIONATI DALL’1/1/1998 |
Meno 25% (Acconto 75%)
su Pensioni dirette dall’1/1/1998 |
CdA 28/06/1999
(senza
poteri) |
PENSIONATI
DALL’1/01/1998 |
Meno 25,7% su Pensioni
dirette dall’1/01/1998 (Diritti quesiti)
(convalida misura provvisoria CdA 23/12/1997) |
|
ATTIVI dall’1/01/1998 |
Meno 25,7% su Pensioni
dirette dall’1/01/1998 |
ACCORDO Fonti Istitutive
16/12/1999 |
PENSIONATI 98/99 |
Meno
25,7%
su Pensioni dirette dal 1/01/1998 (Diritti
quesiti)
(ratifica
misura CdA 28/06/1999)
|
|
ATTIVI |
Meno
25,7%
su Capitale iniziale (Zainetto) al 31/12/1997 (Diritti
quesiti) -
(ratifica misura CdA 28/06/1999) |
|
|
Meno 38,0% su Capitale
iniziale (già ridotto del 25,7%)
per
riproporzionamento negativo in base al Patrimonio
al
31/12/1998 |
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Meno 29,5% (ex meno 38%)
per riproporzionamento positivo in
base a rivalutazione Immobili al 31/12/1999 |
|
|
Meno
20,0%
in media (ex meno 29,5%, ex meno 38%) per ulteriore
riproporzionamento
positivo, a seguito Contributo
straordinario Banca di 100 miliardi di lire (attribuito
agli Attivi con più di 20 anni di anzianità)
|
|
PENSIONI di
riversibilità |
Dal 60% al 50%
per i Pensionati
al 12/97 + Pensionati 98/99 |
|
RIASSUNZIONE
TAGLI |
|
|
|
ACCORDO Fonti
Istitutive 16/12/1999 |
ATTIVI |
MENO
45,0%
in media
(meno 25,7 dall’1/01/1998 + meno 20%
in media) |
|
PENSI0NATI 98/99 |
MENO
25,7%
dall’1/01/1998 |
|
PENSIONATI ANTE 1998 |
ZERO |
|
|
|
ACCORDO Fonti Istitutive
16/12/1999 |
|
RISARCIMENTI PRESCRITTI
(Punto
3.1 e 3.2 Accordo – Art. 27 dello Statuto) |
|
ATTIVI (in via
prioritaria) |
PLUSVALENZE DA REALIZZO
IMMOBILI sino a concorrenza valore virtuale cap.
iniz.al 31/12/97 (ferma la riduzione del 25,7%). In
pratica sino al recupero
del 20% in media |
|
ATTIVI E PENSIONATI
98/99 |
ULTERIORI EVENTUALI
PLUSVALENZE sino al recupero del taglio comune del
25,7% di cui al
CdA 28/06/1999 |
RISARCIMENTI
ATTUATI !
1) Ebbene il Fondo “con grande acume” e non solo, ha
contabilizzato nel periodo 1/01/2000 –13/07/2006
• “Plusvalenze da realizzo immobili ex art. 27 Statuto”
(a beneficio Attivi) per € 2,1 mln. (Lit. 4 mld.) ma
• “Rivalutazioni immobili“ (a beneficio Pensionati ante 98,
Pensionati 98/99 e Attivi)
per € 740 mln. (Lit. 1.433 mld), di cui € 536,2 mln. il
13/07/2006 (cessione immobili).
Seguirà commento in Tribunale.
2) 4/09/2006 – Si preannuncia erogazione 1° acconto Rendimento
2005
per i Pensionati e gli Attivi (in servizio all’1/01/2005)
Si tratta di fatto dell’’erogazione/trasferimento dell’acconto
di 258,6 mln. sulla Plusvalenza immobiliare 13/07/2006 di €
536,2 milioni, che avverrà “secondo criteri di pari condizioni”,
ma fermi i tagli di fondo (per i Pensionati ante 98: zero).
3) 16/05/08 – Erogazione 1° acconto Rendimento 2005
La Plusvalenza 13/07/2006 viene ripartita “secondo criteri di
pari e proporzionali condizioni , ma per “le somme non
diversamente pretese dai ricorrenti per l’applicazione dell’art.
27” (secondo i Liquidatori: 37 mln.per i P 98/99 + 300 mln. per
gli ex Iscritti), e cioè – rispetto all’importo comunicato il
4/09/2006 - al:
• 97% per i Pensionati 98/99
• 70% per gli Attivi
• 35% per i Pensionati ante )
Si è abbassata l’asticella o, se si vuole, si è ristretta la
“torta”, ma con le differenze di partenza immutate.
4) 24/02/2009 – Viene depositato il Piano di Riparto
Ammonta a 345 mln. ma il 13/07/2009 piove dal cielo l’imposta
(“in solido con Beni Stabili”) di 115 mln. dell’Agenzia delle
Entrate di Rho e i Liquidatori con assoluta “nonchalance” la
scaricano integralmente sui Partecipanti e quindi sul Piano di
Riparto per 100 mln., che si riduce a 245 mln.
5) 17/10/2012 – 25 Sentenze della Corte di Cassazione
Confermano la nullità del Piano di Riparto , in quanto non
permette di “garantire la tutela dei crediti” e “di farli valere
giudizialmente, laddove non riconosciuti” (particolare sfuggito
ai Liquidatori, ai loro Legali e al Presidente del Tribunale di
Milano?).
6) 31/12/2012 – Ultimo Bilancio del Fondo disponibile
Chiude formalmente con un “Attivo netto destinato alle
prestazioni” di 269,9 mln., ma, stralciando (perché è nella
responsabilità degli Amministratori) l’accantonamento per
l’imposta (al 100% , pur essendo in solido con Beni Stabili !)
dell’ Ag. Entrate di Rho per l’importo aggiornato di 118,8 mln.,
il Patrimonio netto dei Partecipanti/Titolari del Fondo si porta
a 388,7 mln. Da notare che l’acquirente Beni Stabili nel coevo
Bilancio non apposta nessun accantonamento a questo titolo ! Ma
il Fondo è muto al riguardo.
7) 2/05/2013 – L’avvio della nuova procedura di liquidazione
Avviene con la pubblicazione sulla G.U.della prescrizione della
Cassazione di formare lo Stato Passivo ai sensi degli art.
207-209 della L.F. Successivamente i Liquidatori hanno
confermato che si atterranno ai criteri di cui al Piano di
Riparto (con le inique differenze fra i Partecipanti).
8) 11/11/2013 – La Comunicazione dello Stato Passivo
Dopo la “Comunicazione ai creditori e ai terzi” della loro
posizione (art. 207 co.1 L..F.), le successive istanze per la
rettifica del credito comunicato, i Liquidatori hanno depositato
in Tribunale il 7/11/2013 lo Stato Passivo e l’11/11/2013 hanno
effettuato la “Comunicazione dello Stato Passivo”.
Si è già avuto modo di segnalare le “anomalie” dello Stato
Passivo:
• il totale netto di 245 mln. è fermo al 31/12/2007 (già al
netto delle erogazioni 2008 per € 258,6 mln. e l’imposta AGE per
100 mln.) anziché tener conto delle scritture contabili (vedi
almeno Bilancio al 31/12/2012, che presenta un netto di 269,9
mln, quindi + 24,9 mln. rispetto al 12/2007), e ciò in
contrasto con l’art. 207 L.F.
• viene indicato distorsivamente il credito lordo (per il
sottoscritto 209.667,85), anziché quello al netto delle
erogazioni (per il sottoscritto 209.196,15), e cioè 471,70 come
da lettera Fondo 14/01/2011 , e ciò in contrasto con l’art. 207
L.F.
• l’inserimento, senza richiesta, dell’Agenzia delle Entrate di
Rho come “creditore chirografario” (antergato rispetto a quello
dei Partecipanti !) e per il 100 % (?) dell’imposta di 115 mln,
che è come noto in solido con Beni Stabili, (causa in Cassazione
dal 3/2012).
• il non inserimento invece, come “creditori privilegiati”, dei
Pensionati 98/99 per l’importo complessivo di 37 mln. a fronte
del rischio causa “diritti quesiti” (in Cassazione dal 9/2008)
Presentati gli atti di opposizione e di impugnazione, si attende
ora la fissazione dell’udienza di comparizione, considerando la
parallela “Domanda di accertamento validità Accordo 16/12/99 -
art. 27” (udienza 10/03/2014).
S.E.& O.
Mario Auterio
con la collaborazione di Emilio Rosso
(Pensionati 98/99)
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