14.5.2012 - Arnaldo De Porti che accenna brevemente,
con il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, alle
tematiche dei profitti sociali, oggetto dell’omelia
e dei suoi interventi recenti sui mass-media
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In questi ultimi giorni il
Santuario dedicato ai Santi Vittore e Corona è stato oggetto
di numerosi incontri che hanno tenuto vivo l’interesse non
solo dell’intera città di Feltre, ma anche di tante altre
persone venute da fuori, un intreccio di avvenimenti
strettamente legati fra loro. Dapprima, attraverso la
presentazione di un libro, scritto dal Rettore del
Santuario, Mons. Sergio Dalla Rosa, in ricordo di Mons.
Giulio Gaio nel ventesimo anno della sua scomparsa avvenuta
nel gennaio del 1992, a 105 anni e, qualche giorno dopo,
attraverso una rassegna storica di questo
convento-monastero, tenuta dal Prof. Giovanni Perenzin, a
cui ha fatto seguito un originale concerto sul tema “L’acqua
e gli elementi di natura nel repertorio sacro-antico”
accompagnato da strumenti altrettanto originali e molto
antichi come la viella medievale, l’arpa romantica, i flauti
dritti, il cialamello e l’organo positivo. Ed ancora, un
libro del fotografo Paolo Della Corte, presentato lo scorso
11 maggio, che ha seguito tutte le tappe fondamentali
dell’anno dedicato ai Santi Vittore e Corona alla basilica
santuario intitolato : “Giubileo 2011-2012” che documenta la
solenne processione della reliquia che un anno fa è giunta
da Praga per l’ostensione in occasione del Giubileo
Ed infine, proprio oggi, 14 maggio 2012, Festa dei Patroni,
SS.Vittore e Corona, ha avuto luogo la visita del Patriarca
di Venezia, Francesco Moraglia, il quale insieme con quasi
tutto il Clero bellunese con in testa il Vescovo di
Belluno-Feltre, Mons. Giuseppe Andrich, hanno richiamato al
famoso Santuario quasi tutta la città e paesi limitrofi per
assistere ad una cerimonia liturgica, fortemente
partecipata, i cui fedeli, numerosissimi, erano arrivati sin
dalle prime ore dell’alba, percorrendo molta strada a piedi.
L’alto prelato ha ricordato i Martiri che, per la loro fede
cristiana, sono stati condannati a morte e martirio negli
anni 168-170 dopo Cristo. A chiusura dell’anno giubilare
della Diocesi di Belluno-Feltre, il Patriarca Moraglia ha
fatto cenno anche a quel cammino di fede che realizza la
purificazione del’animo umano anche attraverso i
pellegrinaggi al Santuario che, nel rispetto di alcune
regole della Chiesa, fa ottenere l’indulgenza plenaria, come
atto di remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i
peccati.
“E’ nella tradizione ricordare i santi nei momenti di
difficoltà – ha affermato – siamo tutti in uno di questi
momenti e dobbiamo pregare per tutte le urgenze, in
particolare pensando alle minacce di tranquillità sociale ed
alle emergenze di lavoro” Ed ancora : “Oggi, la tentazione,
anche negli uomini della Chiesa, è di guardare di più alla
produttività, ma questo è un errore se si perde di vista
l’uomo”
Ha fatto gli onori di casa, Mons. Sergio Dalla Rosa, Rettore
del Santuario, collega-giornalista, il quale, in sede di
commiato, ringraziando il Patriarca di Venezia, il Vescovo
di Belluno-Feltre, le autorità tutte ed i numerosi presenti,
ha voluto fare un simpatico accostamento fra la Basilica di
Venezia e la Basilica di S. Vittore e Corona, a cui ha fatto
seguito un forte e piacevole battimano, per il quale anche
il Patriarca di Venezia ha fatto un cenno di approvazione,
muovendo il capo.
Personalmente, in un breve cenno di saluto, nella dicotomia
delle radici di un veneziano quale io sono, ma esportato a
Feltre, ho voluto scambiare quattro parole con il Patriarca,
dicendogli di aver apprezzato molto i suoi ultimi interventi
sui mass-media, oltre che nelle omelie domenicali,
riguardanti la necessità che i profitti abbiano anche una
funzione sociale e non determino, così come sta succedendo
da troppo tempo, un divario inaccettabile fra le condizione
del ricco e del povero, aprendo una forbice pericolosa fra
le diverse fasce sociali, circostanza che potrebbe
allontanare sempre di più la già precaria concordia sociale
fra gli uomini. Come del resto, lo stesso Patriarca, aveva
fatto cenno durante l’omelia, parlando di minacce alla “
tranquillità sociale “.
Gratificato dal gesto di assenso dimostratomi dal Patriarca,
ho carpito al Presule la possibilità di fargli una visita
occasionale in Patriarcato appena sarà possibile, comunque
sicuramente in occasione della ricorrenza del Patrono dei
Giornalisti, come da consuetudine già in essere con il suo
predecessore, Angelo Scola. In questa occasione, il
sottoscritto e Paolo Della Corte, gli consegneremo il libro
“Giubileo 2011-2012” in ricordo della sua visita al
Santuario.
Poi una forte stretta di mano e calorosi incontri con i
molti convenuti alla cerimonia, per un evento straordinario
che sarà ascritto sicuramente alla storia della città di
Feltre.
Arnaldo De Porti - 15 maggio 2012
Qui di seguito, alcune fotografie
della giornata: