1) In data 27 ottobre si è tenuta l'udienza della causa (Aimi + altri), ovvero degli opponenti di Parma che hanno conferito il mandato al Collegio Difensivo revocando l'incarico all'Avv. Pileggi.
Il Giudice Dott.ssa Mammone ha rinviato l'udienza al 16 febbraio 2016 per consentire alla Cancelleria ed alle parti di completare la documentazione del fascicolo, dopo lo stralcio dalla causa originaria patrocinata dall' Avv. Pileggi (questioni prettamente burocratiche).

2)
L’udienza del gruppo di ricorrenti dove eravate inizialmente anche voi (Achilli + altri) patrocinati da Avv.Pileggi, fissata anch'essa per il 27 ottobre,  è stata rinviata a novembre 2016, data dopo la quale verrà presa a decisione dal Tribunale.
 Per chiarezza : solo dopo la decisione, e quindi fra oltre un anno,  potranno questi colleghi  ( patrocinati Anpec/Pileggi), eventualmente avviare, se lo vorranno
, il giudizio di Cassazione.

Con l'occasione abbiamo appreso in Tribunale che l' Anpec  ha perso il 19 ottobre la causa di opposizione al progetto di ripartizione degli acconti.
Con l' Anpec hanno perso la causa anche il Sinfub e i ricorrenti Manna e Pisani (che agivano in proprio).

Di conseguenza riprenderanno  i pagamenti degli acconti ai pensionati (ante '98) o loro eredi.
Il Tribunale ha tra l'altro affermato che Anpec e Sinfub non potevano neppure agire in giudizio a nome degli opponenti ("carenza di legittimazione attiva").

Il Tribunale è quindi  dell'opinione che anche la causa promossa da alcuni Sindacati “minori” per l' art. 27 davanti al Giudice del Lavoro dovrebbe finire nello stesso modo, cioè con la dichiarazione di inammissibilità, poichè i Sindacati non possono agire in giudizio per rappresentare i singoli lavoratori. Tale causa è stata fissata da tempo a
dicembre 2016 !!!

Oggi i Liquidatori hanno pubblicato sul loro sito il testo del Decreto, scaricabile anche dal sito del Collegio Difensivo
Se desiderate leggerlo cliccate qui


Infine il nostro avv. Iacoviello insieme ai suoi colleghi ha elaborato le prossime mosse per portare avanti rapidamente la transazione, alla luce dei recenti sviluppi.


Come tutti potranno ben vedere, da quello che sta avvenendo in tribunale, l'unica speranza che rimane è LA TRANSAZIONE (che il nostro avvocato ha realisticamente intrapreso).
Questa strada  di fatto risulta sempre più (piaccia o non piaccia) l'unica percorribile.

 

Se qualcuno non capisce o non vuol capire affari suoi, ma anche purtroppo nostri, perché se tutti gli opponenti mettessero in conto LA TRANSAZIONE sarebbe tutto più facile e breve.  Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire

 

Parma 28 ottobre 2015 - Mario Bertoli    

 

Per completezza segnaliamo ai colleghi che riceveranno gli importi le istruzioni passate dalla Banca ai propri uffici incaricati:

.........per gli Iscritti in quiescenza tali pagamenti verranno disposti mediante BONIFICI IN CIRCOLARITA’ da pagarsi mediante emissione di ASSEGNO CIRCOLARE – NON TRASFERIBILE da intestare al beneficiario del bonifico.

Considerato che la liquidazione in argomento è stata autorizzata dall’Autorità Giudiziaria, per consentire alle filiali l’esatta identificazione del beneficiario, è necessario che lo stesso si presenti munito di:

-       DOCUMENTO D’IDENTITA’ in corso di validità

-       TESSERINO CODICE FISCALE (o tessera sanitaria)

-       LETTERA INVIATA DAL FONDO PENSIONE COMIT

Della documentazione sopra indicata, dovrà essere trattenuta dalla filiale una fotocopia, lasciando l’originale al cliente,da custodire unitamente alla contabile dell’operazione.

La mancanza di uno o più dei documenti sopraindicati, comporterà il divieto per la Filiale a dar corso al pagamento.........
 

◊  ◊  ◊  ◊  ◊  ◊

Riportiamo infine integralmente il comunicato del 28 ottobre comparso in pari data sulle news del Fondocomit:
"Facciamo seguito al nostro comunicato del 7 ottobre 2015 per informarVi che il Tribunale di Milano, con decreto (presente nel sito tra le “COMUNICAZIONI”), pubblicato il 19 ottobre scorso ha respinto il ricorso presentato da ANPECOMIT, Sinfub (oltre che da due soggetti già ricorrenti avverso lo stato passivo), contro il provvedimento del Giudice che aveva autorizzato il progetto di erogazione di cui dovrebbero beneficiare i pensionati.
Conseguentemente viene inviata a n. 3.736 aventi diritto (per la quasi totalità pensionati ante 1998), la lettera con la quale i pensionati dovranno poi recarsi in qualsiasi filiale abilitata del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, dove le somme loro destinate potranno essere incassate previa opportuna identificazione.
La lettera sarà inviata via email all’indirizzo PEC comunicato al Fondo ovvero, negli altri casi, per posta ordinaria.
Nel prossimo mese di novembre saranno inviate lettere a n. 425 pensionati per i quali sono in corso di sistemazione anomalie di carattere amministrativo e alle prime posizioni di pensionati i cui eredi hanno completato l’invio della documentazione richiesta."

 

 

 

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Piazza Scala - ottobre 2015