Ho avuto modo di seguire da
vicino la visita di Papa Francesco a Sri Lanka essendo in quel periodo ospite
nella casa di un amico cattolico che risiede in un paese a 30 chilometri da
Colombo. Nelle settimane precedenti l’arrivo del Papa alcuni canali della
televisione hanno proiettato di frequente degli spot con l’elezione del Papa ed
i suoi atteggiamenti cordiali ed affettuosi nei confronti dei bambini e dei
malati in Piazza S. Pietro che lo hanno reso popolare.
In una intervista pubblicata sul
Bollettino della Sala stampa della Santa Sede del 12,1 il cardinale Ranjith,
arcivescovo di Colombo, ha dichiarato che Papa Francesco, durante il suo
viaggio, avrebbe canonizzato Giuseppe Vaz, secondo fondatore del cattolicesimo
a Sri Lanka, e che avrebbe partecipato ad un importante incontro interreligioso
dato che in Sri Lanka i cristiani cattolici costituiscono il 6,9% della
popolazione e convivono con buddisti, induisti ed islamici; il cardinale ha
evidenziato che vi sono buoni rapporti soprattutto con i buddisti ed induisti.
Arrivato in aereo il 13.1 a Sri
Lanka Papa Francesco, riflettendo sulle recenti vicende del paese asiatico, nel
suo primo discorso ha auspicato di superare il male con il bene con una
riconciliazione nello Sri Lanka ,che è stato percorso da tensioni etniche e
religiose, dato che la diversità è una fonte di arricchimento.I seguaci delle
varie tradizioni religiose hanno un ruolo essenziale da giocare nel delicato
processo di riconciliazione e ricostruzione in corso del paese.
Il Pontefice è stato accolto
dal neopresidente cingalese Sirisena , dal cardinale Ranjith e da numerose
autorità. Caloroso il saluto dei numeroso cingalesi presenti al suo arrivo che
hanno intonato canti con bandiere e balli tradizionali La televisione ha
trasmesso dopo la cerimonia di benvenuto il viaggio del Papa dall’aeroporto a
Colombo (28 km) e l’accoglienza festosa e cordiale della gente lungo la strada
(circa 200,000 persone) che hanno sventolato bandierine. Nel pomeriggio Papa
Francesco ha incontrato il Presidente Sirisena ,eletto pochi giorni prima e che
rappresenta una speranza nel lavoro di riconciliazione tra le parti, si è poi
recato ad un importantr incontro interreligioso. La firma sul Libro d’Oro, le
benedizioni intonate dai leader musulmano, indù, buddista, le preghiere del
gruppo ecumenico del vescovo anglicano Kanakasabei,le parole di Mons Perera,
incaricato dai Vescovi locali per il Dialogo interreligioso, hanno preceduto il
discorso di Papa Francesco ai partecipanti delle 4 comunità religiose più grandi
della vita dello Sri Lanka,. Nel discorso, trasmesso in diretta dalla TV, il
Papa ha dichiarato che nel Concilio Vaticano II la Chiesa Cattolica ha
dichiarato il proprio rispetto profondo e duraturo per le altre religioni
auspicando un dialogo reciproco, perché tale dialogo sia efficace deve fondarsi
su una presentazione piena e schietta delle rispettive convinzioni. . “Spero che
la collaborazione interreligiosa ed ecumenica dimostrerà che ,per vivere in
armonia con i loro fratelli e sorelle, gli uomini non devono dimenticare la
propria identità , sia essa etnica o religiosa”. Non si deve peraltro
permettere che le credenze religiose siano abusate per la causa della violenza
o della guerra.
Il 14 gennaio Papa Francesco si
è recato in auto al parco urbano Galle Face Green di Colombo dove ha presieduto
davanti ad una folla molto numerosa (circa 500.000 persone) alla canonizzazione
del sacerdote oratoriano Giuseppe Vaz (1651-1711) primo santo dello Sri Lanka.
La cerimonia è stata trasmessa dalla televisione. Nella omelia il papa ha
ricordato la vita del sacerdote, che, dalla nativa Goa, arrivò a Sri Lanka
ispirato da zelo missionario e da amore per la popolazione. A causa della
persecuzione religiosa dell’epoca contro i cattolici, Vaz si vestiva da
mendicante ed incontrava in segreto i fedeli , spesso di notte. I suoi sforzi
hanno dato forza ai fedeli. Cattolici. Il sacerdote ebbe un particolare
desiderio di curare i malati ed i sofferenti ed il suo operato fu apprezzato dal
re di Sri Lanka. Morì a 59 anni venerato per la santità.
Il Papa ha rilevato che Giuseppe
Vaz è ancora un esempio ed un maestro per tre ragioni. E’stato infatti un
sacerdote esemplare, costante nella preghiera, capace di diventare per tutta la
popolazione un’icona vivente dell’amore misericordioso e riconciliante di Dio.
Il Santo ci ha anche mostrato l’importanza di superare le divisioni religiose
nel servizio della pace dato che l’autentica adorazione di Dio porta
all’amorevole impegno per il benessere di tutti, indipendentemente dalla fede
religiosa.. La carità evangelica di Giuseppe Vaz è stata esercitata con grande
sensibilità e rispetto nei confronti di tutte le persone e non solo dei
cattolici che era venuto a sostenere. Prima della benedizione finale il
cardinale Ranjith, Arcivescovo di Colombo,ha rivolto al Papa parole di
ringraziamento. La televisione ha dedicato numerose trasmissioni alla visita di
Papa Francesco.
Nel primo pomeriggio il
Pontefice ha lasciato la Nunziatura Apostolica e si è trasferito in elicottero
al Santuario di Nostra Signora del Rosario a Madhu, nel nord dell’isola. Al suo
arrivo ,il Papa è stato accolto da Mons Rayappu, Vescovo di Mannar, e da
numerose autorità locali. La celebrazione mariana, guidata da Papa Francesco dal
portico del Santuario e trasmessa in tv, è stata introdotta dalle parole di
saluto del Vescovo. Nel corso della cerimonia , seguita da numerosi fedeli, è
stata innalzata un preghiera a Maria per il consolidamento della pace nel paese,
raggiunta nel 2009 dopo un conflitto trentennale.
Alla cerimonia erano presenti
rappresentanti di famiglie Tamil e Cingalesi provate dalla recente guerra
civile. Il Papa ha dichiarato di esser felice di stare con i fedeli nella casa
di Maria ed ha chiesto che il santuario possa essere sempre una casa di
preghiera ed un rifugio di pace e che tutti possano trovare ispirazione e forza
per costruire un futuro di riconciliazione , giustizia e pace. Al termine il
Papa ha benedetto l’assemblea con la statua di Our Lady of Madhu ed ha offerto
una corona del rosario al Santuario.
Il giorno dopo Papa Francesco ha
proseguito il viaggio apostolico per le Filippine.
Giuseppe Bardone
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