IL PALIO DI FELTRE: UN EVENTO
STRAORDINARIO PER LA CITTA’
A CUI PARTECIPANO GLI STESSI FANTINI DI SIENA
Nel 1978, in occasione del
sesto centenario della nascita del grande educatore
umanista Vittorino da Feltre, si decise di ricordare
l’evento della donazione di Feltre a Venezia. Così, il
15 giugno dell’anno successivo, in Piazza Maggiore ebbe
luogo la prima rievocazione. Si trattò di una cosa
piuttosto modesta: un piccolo numero di figuranti
feltrini sfilò per la città accompagnato dagli
sbandieratori di Asti che poi si esibirono in Piazza.
In quell’occasione si tenne una gara di archi tra le
città di Feltre e di Mantova, “patria elettiva” del
celebrato Vittorino. Furono gli arcieri del Piave che
vinsero la gara per Feltre, superando in bravura gli
avversari mantovani.
L’anno seguente fu
ripristinato il Palio dei Quindici Ducati e con esso gli
antichi quartieri cittadini che ne sarebbero stati da
allora in poi i concorrenti. Con un alacre lavoro di
ricerca e di fantasia si ricreò un’araldica, si
confezionarono gli stendardi ed i costumi, si
acquistarono i tamburi. Fu anche stabilita la serie
delle gare che prevedeva il tiro con l’arco, il tiro
alla fune, una staffetta ed il tiro degli anelli.
Quest’ultimo gioco fu abbandonato dopo qualche anno in
quanto ritenuto poco “spettacolare”. In città e nelle
campagne si assistette dunque agli allenamenti degli
atleti e dei tamburini.
La gara dei cavalli fu
ripresa, come volevano la storia feltrina e gli statuti,
non appena si ebbe a disposizione il circuito di Prà del
Moro, e fu da subito la competizione più seguita ed
amata dal pubblico. Il tutto come si evince dalle foto
che seguono, scattate domenica 8 agosto 2010 dallo
scrivente.
Sarebbe lungo raccontare
tutto il resto della manifestazione che, in pratica ha
tenuto impegnata la Città dal ventiquattro luglio
all’otto agosto di quest’anno, evento che ha messo a
confronto i quattro quartieri della città, denominati
Port’Oria, Santo Stefano, Duomo e Castello, dal cui
confronto quest’anno è uscito vincitore il Quartiere Duomo.
Arnaldo De Porti - agosto
2010 |