Ricevo questo reportage dai
luoghi devastati dal sisma che, oltre a notizie
non mediate, contiene utili indicazioni circa le
necessità non solo materialmente ma anche
psicologicamente più urgenti
Gatto Silvestro - 14 aprile 2009
Ricevo e
trasmetto dal collega ed amico Marco Longo di
Roma originario dei luoghi della tragedia:
Primo reportage dall'Abruzzo terremotato
Come feci già a suo tempo per il Friuli e
l'Irpinia, due giorni fa sono partito per
l'Abruzzo per dare una mano agli abitanti del
mio paese e dei Paesi vicini dell'Altopiano
delle Rocche, con l'idea di mettere a
disposizione soprattutto le mani e la schiena,
ma anche la mia professionalità ed esperienza di
psichiatra e psicoanalista di gruppo. E così è
stato; ora vi racconto com'è andata.
Sono arrivato a L'Aquila la mattina presto di
giovedì e, siccome non ero andato per curiosare
la rovina dei suoi abitanti e della città (che
conosco ... o meglio ... conoscevo molto bene da
più di quarant'anni), pensavo, appena uscito
dall'autostrada, di dirigermi subito a sud-ovest
verso l'Altipiano delle Rocche. Ma da quella
parte le strade erano chiuse, per il pericolo di
frane dalle montagne, per cui tutto il traffico
(poco e composto perlopiù da mezzi di soccorso o
da volontari) veniva deviato verso il lato est.
Invece di saltare la città quindi, ho finito per
aggirarla completamente (il centro storico
ovviamente è totalmente chiuso), passando vicino
all'Ospedale che sapete ... (o a quel che ne
resta), attraversando le zone abitative
periferiche più colpite (quelle delle palazzine
moderne di cartapesta), scendendo
poi a sud verso Paganica (o quel che ne resta),
passando per Onna (cioè dove una volta c'era
Onna) e poi attraversando la pianura a sud della
città, verso S. Angelo e S. Panfilo, per poi
finalmente salire verso Rocca di Cambio e Rocca
di Mezzo.
Non faccio commenti su quanto è possibile vedere
lungo questo percorso, posso solo dire che è
tutto molto peggio di ciò che si osserva in
televisione, dove si può apprezzare solo un
piccolo angolo visuale, necessariamente dovuto
alla telecamera, mentre è ben diverso trovarsi
immersi dal vivo e a 360 gradi nella distruzione
e nella disperazione della gente.
Arrivato sull'Altipiano, che si trova a circa
1350 metri, ho trovato una situazione
decisamente migliore, perchè, per qualche
miracolo geologico, lassù il sisma ha intaccato
molto meno le case, che sono quasi tutte in
piedi, se pur segnate, ma certamente la
situazione della popolazione non è altrettanto
migliore, anche perchè tutti hanno (o avevano)
parenti e conoscenti a L'Aquila o in Valle e
comunque anche in quota sono tutti sfollati, chè
nella case proprio non si può (per il pericolo)
e non si riesce (per la paura) a stare.
Devo dire che la Protezione Civile sta facendo
miracoli, con grande organizzazione e
professionalità, aiutata sicuramente da una
popolazione forte e tenace (con un'ottima Croce
Rossa locale), che non si lascia facilmente
piegare. Le tendopoli sono già quasi tutte in
piedi e funzionanti, anche se mancano ancora
diversi servizi (igienici e docce soprattutto,
che comunque stanno arrivando), ma il vitto è
assicurato e, insieme ai generatori, si stanno
installando anche le stufette elettriche nelle
tende e nei tendoni sociali.
Lavoro fisico ne ho fatto, come tutti là,
veramente molto, tutto il necessario (al limite
di quanto mi permettono i miei 56 anni), ma
oltre a questo mi sono occupato anche della
situazione psichiatrica e psicologica, che è
veramente preoccupante, come è facilmente
immaginabile; anche perchè i centri psichiatrici
un tempo esistenti a L'Aquila sono caduti
insieme alla Basilica di Colle Maggio e
all'Ospedale, anche se sono già in corso di
organizzazione due nuovi centri in tenda, ma
questo giù in Valle.
Ho cercato allora di prestare ascolto alle
angosce e alle paure, soprattutto degli anziani
e dei ragazzi, per dare un primo aiuto e
sollievo alla popolazione dei paesi
dell'Altipiano, girando per le varie tendopoli e
coadiuvando i due medici e i due farmacisti,
veramente sovraccarichi. Ho quindi raccolto e
organizzato
un piccolo gruppo di giovanissimi psicologi
(tre, in realtà, di cui solo due già laureati),
istruendoli sulle basi del colloquio di base
possibile ed auspicabile in queste condizioni di
stress ed emergenza. Ho attivato anche dei
gruppi di ascolto e di autoaiuto e credo che ora
i ragazzi saranno in grado di portare avanti il
lavoro anche in mia assenza.
Per la Pasqua sarò infatti a Roma, ma tornerò di
nuovo sù in Abruzzo già lunedì e martedì, e poi
di nuovo venerdì prossimo e nei prossimi
weekend. Nel frattempo saranno pronti i nuovi
centri
psichiatrici in Valle, con i cui responsabili ho
preso contatto ieri, e quindi credo che già nel
corso della prossima settimana saremo pienamente
a regime con l'aiuto psicologico.
Molti di voi mi hanno scritto per chiedere cosa
si possa fare di concreto nell'immediato.
I problemi principali al momento sono di ordine
psicologico e igienico. Per i primi stanno
arrivando diverse squadre in Valle, a L'Aquila e
dintorni, e come vi ho detto nella notecard
anche in quota, nei vari paesini sparsi, stiamo
facendo il possibile per i secondi, almeno fino
a quando non arriveranno le docce e le
lavatrici, servono soprattutto calze, mutande,
magliette e tute (tutto nuovo, s'intende), che
rendono più agevole gestire il cambio degli
anziani e dei non deambulanti, così come dei
bambini del resto la cosa migliore è raccogliere
dei soldi in gruppo e trovare delle fabbriche
disposte a vendere all'ingosso interi cartoni di
questi materiali, di varie taglie.
Inoltre, per i bambini: servono giocattoli (non
pericolosi e non troppo grossi) e pelouches,
nonché materiali di cartoleria, quaderni, risme
di
fogli, cartelline, colori vari, das ecc.
Per la spedizione però fate attenzione e
utilizzate solo canali assolutamente certi e
verificabili. Chi non avesse o trovasse canali
certi, può anche spedire i cartoni al
sottoscritto, tanto andrò sù ogni settimana e ho
un grosso fuoristrada che posso ben caricare,
per poi distribuire ovunque serva di più
eventualmente utilizzate questo indirizzo:
Enrica Gnagni, Via di Bravetta 340, 00164
Roma
(è quello di mia madre, dove abbiamo un garage
per raccogliere i materiali)
Vi ringrazio.
Domani sera riparto e martedì o mercoledì al
ritorno vi dico;poi riandrò sù giovedì o venerdì
A presto e grazie
PER CONTATTI: Marco Longo
<servizi@psychomedia.it>