Ringraziamo Giancarlo Scappiti (ex Comit)
che da Bolzano ci ha inviato una succinta relazione
sull'attività intrapresa dopo la pensione: l'assistenza.
Giancarlo si occupa infatti dell'aiuto a bambini ROM ed
extracomunitari ai quali insegna la nostra lingua per
l'inserimento nella vita del nostro paese.
Giancarlo Scappiti (clicca sull'immagine per ingrandirla)
Dopo
essere andato in pensione – il 1° aprile 2004 -, ho attraversato un
periodo di assestamento, nel senso che la vita da pensionato mi andava
stretta. Così ho cercato qualcosa di cui occuparmi; fino ad allora:
grandi passeggiate, giro di tutti i supermercati insieme alla moglie,
acquisto della prima casa e relativo trasloco, lettura di tutto e di
più… , poi…, finalmente, mi sono calato nel mondo del volontariato.
Sono stato contattato dalla VOLONTARIUS di Bolzano ( una
associazione ONLUS - http://www.volontarius.it/ - che si occupa di vari
progetti tra i quali:
Centro Pronta
Accoglienza per “Minori Stranieri Non Accompagnati “
A CHI SI RIVOLGE: adolescenti (generalmente dai 12 ai 18 anni) stranieri che si
trovano sul nostro territorio senza genitori o altra figura di
riferimento che eserciti la patria potestà. OBIETTIVI:
compito degli educatori- operatori è favorire la nascita e
l’attuazione di progetti, instaurando nel contempo la relazione con
l’adolescente attraverso una comunicazione vera. La relazione si
pone come fine di preparare l’adolescente a diventare un “cittadino”
o meglio un individuo in grado di muoversi in autonomia e con
consapevolezza nell’ambiente comunità. Autonomia e consapevolezza
sono obiettivi che l’adolescente raggiunge intraprendendo un
percorso di crescita che lo vede portatore di domande nuove a cui
dare delle risposte, favorendo così il passaggio da un possibile
disagio all’agio adolescenziale. PUNTI OPERATIVI:
Via Roma, 100 Bolzano REFERENTE ISTITUZIONALE:
Azienda Servizi Sociali di Bolzano
Il mio compito, dal gennaio 2007, che condivido con altri tre
colleghi, consiste nell’alfabetizzazione dei ragazzi ( a proposito
la struttura ospita, per scelta ovvia, soltanto maschi, mentre gli
educatori sono di entrambi i generi).
La loro provenienza, fin’ora, è stata: Albania, Kosovo, Afganistan,
Iraq ecc.).
Alcuni di loro non sono scolarizzati o lo sono in parte e, in
qualche caso, non conoscono la grafia occidentale.
Il nostro scopo è quello di riuscire a far sì che possano
comprendere ed esprimersi nella nostra lingua.
2. Villaggio
Rom
A CHI SI RIVOLGE:
persone di etnia Rom che vivono al Villaggio nella zona Castel
Firmiano di Bolzano:
OBIETTIVI:
La gestione del villaggio sarà finalizzata ai seguenti obiettivi:
§ favorire il progressivo trasferimento dei singoli nuclei
famigliari dal villaggio al contesto urbano attraverso progettualità
mirate e condivise;
§ promuovere la responsabilizzazione dei residenti dell’area
attrezzata nella cura e preservazione di tutte le strutture e di
tutti gli impianti che costituiscono l’arredo del villaggio;
§ adottare tutte le misure e le iniziative atte a coordinare la
dinamica di vita comunitaria dei diversi nuclei familiari di etnia
Rom, operando per il miglioramento delle loro condizioni di vita.
Quindi scopo dell’intervento è lavorare al superamento della
condizione di esclusione e discriminazione in cui, sia dal punto di
vista lavorativo che da quello sociale, si trovano gli appartenenti
alle comunità rom.
PUNTI OPERATIVI:
Villaggio – Castel Firmiano Bolzano
REFERENTE ISTITUZIONALE:
Azienda Servizi Sociali di Bolzano
Il mio compito è quello di aiutare i bambini della scuola elementare
e della scuola media a svolgere i compiti e, se richiesto dai
genitori, accompagnarli ai colloqui con gli insegnanti a andare
direttamente.
L’attività si svolge di pomeriggio e, in questo periodo, è stata
piuttosto ridotta sia a causa delle ristrettezze economiche dei Comuni
sia per il fatto che - come del resto si evince dagli “obiettivi” –
si vuole che le famiglie diventino sempre più integrate. Tuttavia,
per i bambini uno dei problemi è che i genitori, spesso, parlano
piuttosto correttamente la lingua italiana, ma spesso sono
analfabeti.