Cosenza, 19 luglio 2009

N° 35/2009

STRISCE PEDONALI E LE ULTIME DAL FISCO

[da il Centauro (N°132-Anno 15, LUG-AGO 2009) organo dell’ASAPS – Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale] 

(ASAPS).  I pedoni che attraversano la strada fuori dalle strisce pedonali devono essere tassativamente multati.  A stabilirlo è la Suprema Corte di Cassazione che ha convalidato la sanzione amministrativa disposta dalla Polizia Municipale di Massa nei confronti di E.B. colpevole di aver attraversato la carreggiata senza servirsi degli appositi passaggi pedonali sistemati ad una distanza di 20 metri dal luogo dell’attraversamento. Inoltre, si legge sempre nella sentenza emessa dai giudici del Palazzaccio, “nel caso in cui il pedone abbia attraversato fuori dalle strisce e sia rimasto vittima di un incidente la colpa è sempre sua”.  La sanzione amministrativa nei confronti di E.B. era stata convalidata dal giudice di pace di Massa nel settembre 2004.  Inutilmente l’uomo ha fatto ricorso alla Cassazione sostenendo, fra l’altro, che nel verbale con cui era stato multato mancava l’indicazione della norma violata.  La seconda sezione civile (sentenza 11421) ha respinto il ricorso di E.B. e ha osservato che legittimamente era stato multato avendo “attraversato la strada al di fuori delle strisce pedonali poste a circa 20 metri dal luogo dell’attraversamento”. Ancora la Suprema Corte spiega che per violazioni del codice della strada “la mancata indicazione della norma che prevede la sanzione contestata non comporta di per sé la nullità della contestazione della violazione ove l’interessato sia stato posto in condizione di conoscere il fatto addebitato e la contestazione sia stata idonea a garantire l’esercizio del diritto di difesa”. (ASAPS)

Il testo completo della sentenza è reperibile sul sito www.asaps.it

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(da il Quotidiano, domenica 19 luglio 2009 - Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore Commercialista)

DICHIARAZIONE ICI

…  La dichiarazione Ici e le relative istruzioni sono distribuite gratuitamente presso gli uffici comunali e sul sito www.finanze.gov.it

EVASIONE

Gli enti municipali vogliono partecipare attivamente alla lotta all’evasione. Sono pronti accordi tra ANCI e Direzioni Regionali delle Entrate. Lo scambio di informazioni riguardano utenze, contratti di locazione, dichiarazioni di successione. Si possono individuare così vari tipi di situazioni a rischio.  Per esempio i comuni, altre al controllo sui propri tributi, possono verificare la sussistenza o meno di affitti non dichiarati.

FAMILIARI A CARICO

Il contribuente residente in Italia che corrisponde degli assegni alimentari per mantenere i propri familiari a carico residenti all’estero può usufruire della detrazione d’imposta prevista per “altri familiari a carico”.  Per godere della detrazione il contribuente deve essere in grado di provare l’invio delle somme attraverso la documentazione della banca o di un altro operatore finanziario.

RIMBORSI

A decorrere dal 1° gennaio 2010 ci sarà una diminuzione degli interessi sui rimborsi spettanti ai contribuenti.  In particolare, per quelli relativi alle imposte versate in più e per quelli con procedura automatizzata i tassi sono fissati al 2% annuo e all’1% semestrale, con decorrenza dal secondo semestre successivo alla presentazione della dichiarazione.  Per i rimborsi Iva l’aliquota è fissata al 2% annuo.  Infine, nella misura dell’1% per ogni semestre compiuto il tasso di interesse per i rimborsi delle imposte di successione, ipotecaria e catastale e dell’1% semestrale per i rimborsi di tasse e imposte dirette.