Come al solito ringraziamo Santino De Marco, Presidente
dell'Associazione Pensionati ex Carical - Cosenza che ci ha
inviato l'articolo. |
Associazione Pensionati ex Carical - Cosenza
Web site:
www.asspenscarical.altervista.org
Cosenza, 21 febbraio 2010
A cura di Pasqualino Pontesi, Dottore Commercialista
Fonte IL QUOTIDIANO, domenica 21 febbraio 2010
REGIONE CHE VAI IMPOSTA CHE TROVI
Si avvicina il periodo delle denunce dei
redditi e, come in passato, riprende di
nuovo a girare la ruota delle scadenze
fiscali. Irpef, Irap, Ici, addizionale
regionale e comunale danno luogo ad un
vero e proprio cocktail di tributi che
investiranno pensionati, lavoratori
dipendenti e autonomi svuotandone le
tasche. Ma quanto incidono
complessivamente sui portafoglio del
contribuente? Rispondere è indubbiamente
difficile né. tanto meno, vogliamo
replicare con un generico "troppo". In
realtà, ogni imposta grava in modo
diverso sullo stipendio, sulla pensione,
sul reddito dell'artigiano, del
commerciante, del professionista e
dell'imprenditore. Dipende, in primo
luogo, dalla natura dei redditi ma anche
dalla regione ed al comune in cui si
abita.
IRPEF ED IRAP - L'Irpef si
applica nella stessa misura sull'intero
territorio nazionale. Le aliquote
oscillano dal 23 ai 43% per tutti i
contribuenti. Per effetto della
trasformazione in de-trazioni
dall'imposta delle precedenti deduzioni
dal reddito, l'area di esenzione
dall'Irpef, la vecchia "no tax area", è
leggermente più ampia e risulta così
determinata: 8.000 euro, per i
lavoratori dipendenti (in precedenza era
di 7.500 euro), se il periodo di lavoro
coincide con l'intero anno; 7.500 euro
(era pari a 7.000 euro). per i
pensionati al di sotto dei 75 anni, se
la pensione è riscossa per l'intero
anno, e per coloro che percepiscono
assegni di mantenimento dagli
ex-coniugi: 7.750 euro, per i pensionati
di età pari o superiore a 75 anni,
sempre con periodo di pensione
coincidente con l'intero anno; 4.800
euro, indipendentemente dal numero dei
giorni lavorati nell'anno, per i
contribuenti con altri tipi di reddito
espressamente indicati (in precedenza
era di 4.500 euro, ovvero 3.000 euro).
Naturalmente l'area esente da Irpef
aumenta ulteriormente se ci sono
familiari a carico. L'Irpef può
ulteriormente diminuire se il
contribuente ha dei familiari a carico o
se ha sostenuto oneri e spese detraibili
quali gli interessi passivi sui mutui
ipotecari, spese mediche, lavori di
ristrutturazione dell'immobile eccetera.
Per l'Irap. invece, sono molti i
lavoratori autonomi tenuti a pagare
l'imposta regionale sulle attività
produttive. L'Irap nasce con l'aliquota
di base del 4.25%, ma molte regioni
hanno deliberato aliquote ridotte o
maggiorate per particolari categorie di
contribuenti.
ADDIZIONALI COMUNALE E REGIONALE -
Addizionale significa supplemento di
aliquota d'imposta che si aggiunge
all'aliquota ordinaria. L'addizionale
regionale all'Irpef è stata introdotta a
partire dal 1998 mentre l'addizionale
comunale all'Irpef è del 1999.
L'addizionale regionale oscilla da mi
minimo dello 0,90% ad un massimo dell'1,40%.
L'addizionale comunale è invece
articolata in due aliquote distinte.
Una, di compartecipazione uguale per
tutti i comuni da stabilire con decreti
ministeriali. Un'altra, variabile da
comune a comune, in quanto rimessa alla
discrezione degli enti municipali che
possono istituirla con proprio
provvedimento, con un incremento massimo
dello 0,2% annuo, entro il 31 dicembre
dell'anno precedente.
ICI - Qui l'autonomia impositiva
dei comuni viaggia a briglie sciolte.
Per rendersene conto basta pensare a
come è nata l'imposta comunale sughi
immobili. Un'aliquota unica dal 4 al 7
per mille e a come è oggi: una ragnatela
di regolamenti, aliquote che salgono
fino al 9 per mille con agevolazioni ed
esenzioni da mettere a volte in crisi i
contribuenti.