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Cosenza, 29 novembre 2009                                                       

N°65/2009 

BUON CUORE, BUONO SCONTO
(come alleggerire l’Irpef da pagare)

Si avvicinano le festività natalizie e come ogni anno c’è nell’aria voglia di serenità e di solidarietà.  E così anche il Fisco, sempre ingordo e avido di denaro, si spoglia della sua natura tiranna e sforzandosi di essere generoso ricorda ai contribuenti impegnati nella prossima dichiarazione dei redditi, come alleggerire l’Irpef da pagare.  Una buona conoscenza delle norme tributarie consente di ottenere sconti dall’Amministrazione finanziaria.  Ad esempio, le erogazioni liberali, cioè somme di denaro elargite a favore di Onlus ed Associazioni di promozione sociale sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo dichiarato per un importo massimo di 70mila euro.  Chi, ad esempio, possiede un reddito di 50mila euro potrà dedurre donazioni fino a 5mila euro.  Il bonus si affianca alla detrazione Irpef già prevista dalla precedente normativa per le offerte alle Onlus, pari al 19% del contributo versato, fino ad un massimo di 2.065,83 euro. Le due agevolazioni non si possono sommare, quindi chi effettua la donazione dovrà scegliere se usufruire della deduzione o della detrazione.  In genere,  è meglio avvalersi della deducibilità di questi contributi, passando quindi dal 19% della detrazione ad un beneficio Irpef variabile dal 23% al 43% a seconda del reddito.  Annoveriamo, inoltre, lo sconto Irpef del 19% per le somme versate a favore di società sportive dilettantistiche su un importo massimo di 1.500 euro.
 

Taxplanning
(programmazione fiscale)

Quando si fanno elargizioni di denaro, essere un po’ calcolatori non è sbagliato.  Al contribuente che ha intenzione di versare una cospicua somma, come atto di liberalità, risulta opportuno tener conto della data in cui effettuarla.  Se, infatti, conoscendo il reddito dell’anno in corso riesce anche a prevedere quello dell’anno successivo, è utile scegliere di elargire l’offerta quando la stessa può servire a farlo rientrare in uno scaglione di reddito con un’aliquota più bassa.  Questo modo di operare è molto diffuso nei Paesi anglosassoni tanto da essere denominato “taxplanning” cioè “programmazione fiscale”.  Nella prossima dichiarazione dei redditi i documenti necessari saranno quelli relativi all’anno che sta per chiudersi, ed il 31 dicembre 2009 rappresenta quindi l’ultimo giorno utile per valutare la possibilità di come risparmiare sulle imposte.  E’ vero che tutti i “fogliettini” necessari al mod. 730 o all’Unico si tirano fuori dai cassetti in primavera, ma non si deve altresì dimenticare il rapporto tra la fine dell’anno e il risparmio fiscale che si può realizzare entro questa scadenza.  Può apparire un controsenso, ma una spesa in più nel 2009 si traduce in risparmio già nei prossimi mesi quando saremo alle prese con la dichiarazione dei redditi.  Se, invece, si rimanda al versamento nel 2010, com’è peraltro possibile, si rinvia alla primavera del 2011 il vantaggio della diminuzione d’imposta spettante.  Gli sconti del Fisco fanno riferimento al principio di cassa, che impone l’osservanza della durata solare dell’anno e quindi solo per gli oneri sostenuti nel 2009.  Pertanto, per la prossima dichiarazione dei redditi la generosità del contribuente verrà “premiata” solo se sostenuta nell’anno corrente alla stregua delle spese mediche, degli interessi sui mutui ipotecari, delle spese di istruzione, delle spese di riqualificazione energetica, dei contributi previdenziali volontari, delle spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, eccetera.

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Fonte: il Quotidiano, Domenica 29 novembre 2009
Consulenza Fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista