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Cosenza, 22 novembre 2009
N°63/2009
ACCONTO IRPEF: MA E’ DAVVERO SCONTO ?
Più soldi ai contribuenti sotto l’albero di
Natale. L’esecutivo ha approvato un decreto
che prevede una riduzione dell’acconto Irpef
da versare entro il 30 di questo mese. La
riduzione è di venti punti percentuali della
misura dell’acconto che passa così dal 99%
al 79%. L’operazione non è un regalo,
poiché i cittadini dovranno pagare la
differenza l’anno prossimo. Lo “sconto”
dovrà pertanto essere restituito a
giugno-luglio in occasione del saldo 2009.
Si tratta solo di un rinvio e l’acconto
andrà quindi versato unitamente al saldo, a
meno che, nei primi mesi del 2010, il
reddito dovesse diminuire. Il beneficio
interessa i lavoratori dipendenti,
pensionati, imprenditori, soci di
società di persone e professionisti. Il
taglio Irpef del 20% è finanziato con il
gettito di quattro miliardi che l’erario si
aspetta dallo scudo fiscale. Commercianti,
artigiani, professionisti e altri lavoratori
autonomi con partita Iva dovranno inoltre
pagare, se dovuto, l’acconto Irap senza però
alcuna riduzione.
Il calcolo
Di solito si paga in due rate. La prima del
40% entro giugno o luglio e la seconda, per
il restante 60%, entro il 30 novembre. Per
stabilire se è dovuto o meno l’acconto
Irpef, è necessario riprendere la
dichiarazione dei redditi Unico 2009
comprensiva della ricevuta del pagamento
della prima rata che dovrebbe essere stata
versata, se dovuta, nei precedenti mesi
estivi. Ai fini di un corretto calcolo
dell’imposta è necessario prestare
attenzione alla voce “Differenza” rigo RN31
di Unico 2009 e su questo importo applicare
la percentuale del 79%. Quindi si detrae
quanto è stato eventualmente pagato come
primo acconto a giugno o luglio scorso e si
ottiene così l’imposta da versare entro il
30 novembre. Non si paga nulla di acconto
se l’importo del rigo RN31 è negativo oppure
non supera i 52euro. Di contro, si paga
tutto a novembre, se l’acconto complessivo
del 79% è inferiore a 257,52euro.
Supponiamo, ad esempio, che nel rigo RN31 di
Unico 2009 risultino 200euro. Il 79% di 200
è 158 euro. Questo importo deve essere
interamente pagato entro la fine di
novembre. Si paga invece in due trance, 40%
a giugno o luglio e 60% entro il 30
novembre, se l’acconto totale (79%) è pari o
superiore a 257,52euro. Chi ha differito il
pagamento estivo dal 16 giugno al 16 luglio
ha aggiunto alla prima rata la maggiorazione
dello 0,4% che nella delega di versamento
F24 andava cumulata insieme all’imposta. In
questo caso la cifra da sottrarre va
considerata al netto della maggiorazione.
Chi non ha versato la prima rata, se dovuta,
incorre in una sanzione pari al 30%
dell’acconto. Ma se regolarizza
spontaneamente il tutto attraverso il
ravvedimento operoso può ottenere il perdono
del Fisco pagando oltre all’imposta una
sanzione del 3% dell’imposta non corrisposta
oltre agli interessi legali del 3% su base
annua. A coloro che hanno già effettuato
il pagamento dell’acconto nella misura del
99% spetta un credito d’imposta pari alla
differenza pagata in eccesso, da
utilizzare in compensazione con il modello
F24. Ai contribuenti che hanno invece
presentato il Mod. 730 la riduzione
dell’acconto viene riconosciuta dal
sostituto d’imposta. Nel caso in cui
l’acconto sia stato trattenuto senza tener
conto della nuova misura del 79%, le
maggiori somme prelevate saranno restituite
dal sostituto al momento della
corresponsione degli emolumenti relativi al
mese di dicembre.
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Fonte: il Quotidiano, Domenica 22 novembre
2009
Consulenza Fiscale a cura di Pasqualino
Pontesi, Dottore commercialista |