Articolo pervenutoci dall'Associazione Pensionati Carical e Banca Carime Cosenza
http://asspenscarical.altervista.org

 

 

APRILE dolce dormire. Così recita un antico adagio peccato, però, che il detto popolare non trovi accoglienza dal Fisco. Con il mese di aprile parte infatti la lunga stagione della dichiarazione dei redditi che si concluderà in estate inoltrata. Dopo la consegna del modello Cud 2011, chi utilizza il 730 e sceglie l’assistenza del sostituto d’imposta cioè datore di lavoro o ente pensionistico dovrà affrettarsi a presentare la dichiarazione entro fine mese. Per il Caf c’è invece tempo fino al 31 maggio. Ma ecco sollevarsi, nella mente del contribuente, un preoccupante interrogativo.

E’ preferibile il modello 730 o il modello Unico? Proviamo di dissipare l’inquietante dubbio.

 

730

E’ semplice perché si indicano solo i dati essenziali in quanto non ci sono conti da elaborare e, se presentato al proprio sostituto d’imposta, non va allegata alcuna documentazione. Chi invece presenta il 730 al Caf dovrà esibire una serie di documenti (Cud, oneri deducibili e detraibili ed eventuali acconti versati) per consentire allo stesso Caf di verificare la corrispondenza dei dati. L’eventuale credito verrà corrisposto nel mese di luglio o sulla pensione di settembre. Se invece il contribuente dovrà versare le imposte, sulla stessa retribuzione o rateo di pensione subirà l’addebito della prima rata di acconto e in novembre gli verrà trattenuta, se dovuta, la seconda o unica.

 

Unico

L’Unico si presenta in versione tridimensionale: online, cartaceo e mini. Ecco, in sintesi, le caratteristiche dei tre modelli. L’Unico online deve essere obbligatoriamente utilizzato da chi possiede la partita Iva. E’indispensabile avvalersi di un commercialista per l’elaborazione dei non semplici calcoli. La dichiarazione deve essere trasmessa telematicamente al Fisco dallo stesso contribuente o dagli intermediari abilitati a cui ci si è rivolti per la compilazione. Le imposte devono essere corrisposte utilizzando la delega di versamento F24. In particolare, la delega può essere presentata in forma cartacea presso banche e poste solo dai soggetti non titolari di partita Iva che possono tuttavia anche avvalersi dell’F24 online. Esclusivamente in via telematica con home banking, attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate o da un professionista abilitato per i possessori di partita Iva. La compilazione dell’Unico cartaceo è riservata ai soli soggetti privi di un datore di lavoro o che non possiedono redditi da pensione, ai contribuenti che hanno particolari redditi inseriti solo nel modello Unico, a coloro che devono presentare la dichiarazione per conto dei contribuenti deceduti e ai contribuenti che al momento di presentare la dichiarazione non hanno più un sostituto d’imposta poiché il loro rapporto di lavoro è cessato. L’Unico mini può essere invece adoperato da chi ha redditi di terreni e fabbricati o derivanti dall’esercizio occasionale di attività di lavoro autonomo. L’utilizzo dei modelli Unico è meno conveniente del 730 perché bisogna effettuare tutti i calcoli, non si può beneficiare dell’accredito o dell’addebito dell’Irpef in busta paga o sulla pensione e, non ultimo, bisogna ricordarsi dei giorni di scadenza per il versamento delle imposte. Non solo, il contribuente che ha crediti superiori ai debiti ha tutta la convenienza a compilare il modello 730 per avere subito il rimborso ed evitare così i tempi lunghi di chi utilizza l’Unico.
                                                                                                            

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Fonte:  il Quotidiano – Domenica 3 aprile 2011

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.

 

 

 

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