Prof
Vito Troccoli
Neurochirurgo
Università degli Studi - Policlinico di Bari
Non bisogna essere
necessariamente negli "anta" per rimanere colpiti da
tale tipo di "stregoneria" (e non solo da questa)
come sempre più frequentemente succede; ma anche i
più giovani, addirittura sotto i trent' anni e/o gli
"esperti ultrasessantenni" possono soggiacere a tale
improvviso evento.
Mi riferisco ovviamente al conosciutissimo "colpo
della strega" di cui la maggior parte di noi ha
una certa esperienza, diretta o indiretta, e che di
solito non risparmia nessuno per età e per sesso.
Sostanzialmente e un violento dolore per lo più
lombare, acuto, lancinante, trafittivo, localizzato
net punto di sua insorgenza o alle volte con
irradiazione agli arti inferiori, causato da
"disfunzioni" della colonna vertebrale considerata
nel suo insieme di ossa, articolazioni, muscoli,
tendini e legamenti.
Tale fitta, violenta e duratura, costringe il
malcapitato a bloccarsi in una posizione coatta,
senza nemmeno potersi reggere in piedi o mettersi
seduto e gli impone il letto con notevole sofferenza
e concomitante ansia per l'incognito: "che mi sta
succedendo?" e "che si può fare per farmela passare
immediatamente?"
Ma andiamo con ordine. II cosiddetto "colpo della
strega" insorge in alcuni soggetti per cosi dire
predisposti sia per dimorfismi vertebrali anche
banali, sia per insufficienza della muscolatura di
sostegno di questa struttura.
Oh specialisti che si interessano di biomeccanica
della colonna vertebrate ci segnalano che un
appoggio non corretto del piede, un ginocchio
dolente per qualsiasi causa, un'articolazione
dell'anca che funziona male, a lungo andare
compromettono la statica e la dinamica della colonna
costringendola a sforzi prolungati e costanti.
Le discopatie, cosi diffuse e frequenti, e l'artrosi
vertebrale che può comparire già dopo i 30 anni,
sono le cause pia frequenti di questo drammatico
evento.
In queste situazioni, quindi, uno sforzo anche
banale, uno starnuto, un -colpo di tosse, un
piegamento, specie se associato a torsione o
rotazione del busto, o anche lo stesso alzarsi da
una poltrona o l'uscire da una macchina bassa e
comunque un qualsiasi movimento inconsulto sono
capaci di provocare il "colpo della strega".
Una volta partita, la crisi dolorosa si automantiene
a causa di una violenta e duratura contrazione della
muscolatura interessata che, comportandosi come un
"crampo", genera a sua volta dolore.
E' a questo punto, in genere, che perdiamo la calma
e la
"strega" ha il sopravvento portandoci a Iato!
E devi farlo, questa volta tuo malgrado, spesso con
l'ansia dentro perche non sai coca ti sta succedendo
suo gioco 6 fatto: e guai se non ci stai...a letto!
L'intervento del medico in
questo caso diviene indispensabile.
II riposo assoluto a letto per un tempo più o meno
lungo è d'obbligo, l'uso di farmaci analgesici e
miorilassanti, il calore, un buon massaggio ed alle
volte un blando tranquillante, tutti insieme
interagiscono per ridurre prima e risolvere poi la
crisi intervenuta.
Le armi necessarie poi per
far scomparire i reliquati ci sono:
◊
la cosiddetta
terapia fisica che utilizza le correnti più varie,
il laser, gli ultrasuoni o altri presidii fisici
possono essere utilizzati secondariamente con
successo, specie se i risultati non si raggiungono
completamente;
◊ la
correzione della patologia di base che ha
predisposto a tale evento è la premessa più logica
per evitare il ripetersi degli episodi.
E perciò la domanda è ovvia:
come realizzare una
prevenzione?
I suggerimenti più comuni per evitare che "la
strega" arrivi a colpirti sono individuabili
nell'uso corretto della colonna vertebrale, nel
movimento finalizzato a mantenere una posture
idonea, nella ginnastica la più varia possibile,
eseguita costantemente ed almeno all'inizio sotto la
guida di un trainer.
Da "Nuova Realtà" - settembre 2009