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DEGENERAZIONE MACULARE
LEGATA ALL'ETÀ'
La più
frequente causa di perdita severa
della visione
centrale tra la popolazione al di sopra di 50 anni
nei paesi industrializzati. La vista,
tra i cinque sensi, consente dì
percepire
più dell'83% delle informazioni
provenienti dal
mondo esterno. E' scontato dedurre
quanto un
suo deficit anche se minimo possa
provocare
grossi disagi nella vita di tutti i
giorni
(guidare, leggere, telefonare, ecc.) |
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La
degenerazione maculare legata all'età o senile (DMLE):
cos'è?
E' una patologia progressiva
degenerativa che colpisce la regione più nobile della
retina chiamata "macula", deputata alla visone distinta
centrale.
Si distinguono due forme di DMLE:
una forma "secca"
caratterizzata da una degenerazione prevalentemente
atrofica della macula ed
una forma "umida"
o
"neovascolare", meno frequente ma più distruttiva e
rapida nella sua progressione, caratterizzata dallo
sviluppo di vasi anomali (neovasi) che distruggono la
normale anatomia della macula.
Quanto è diffusa?
Dopo i 50 anni l'incidenza (numero di nuovi casi
nella popolazione nell'anno) cresce costantemente con un
picco a 75 anni.
In Italia sono circa 800.000 i pazienti colpiti
da DMLE di cui 500.000 con la forma secca e circa
300.000 con quella umida; in Italia si riscontrano circa
90.000 nuovi casi all'anno di cui 25.000 con
forma umida.
Non vi sono differenze significative di incidenza tra i
due sessi anche se è stato riscontrato un
trend maggiore a carico delle donne rispetto ai maschi
oltre i 75 anni.
Quali i fattori di rischio?
Ci sono ancora dubbi se una
maggiore pigmentazione iridea sia un fattore protettivo.
Studi sperimentali, anche se non supportati da
evidenza clinica data la difficoltà di quantificare
l'e-sposizione al fattore di rischio, hanno individuato
i raggi ultravioletti come possibile concausa
allo sviluppo/progressione della DMLE ed
hanno evidenziato come una minore esposizione alle
radiazioni luminose, l'utilizzo di occhiali da sole e di
cappelli con visiera abbiano un ruolo di protezione.
Fattore di rischio certo è il fumo: fumare
più di 20 sigarette al giorno aumenta di 3-4 volte il
rischio di DMLE rispetto ai non fumatori; un aumento del
rischio permane anche se ridotto negli ex-fuma¬tori; si
stima che il 30% dei casi di DMLE avanzata sia dovuto al
fumo.
Fattori di rischio sono stati individuati anche in
una cattiva alimentazione ricca in grassi totali,
soprattutto saturi, ed alcool. Ruolo protettivo è stato
invece individuato nell'assunzione di omega-3 (pesce) ed
antiossidanti (di cui sono ricchi frutta, verdura fresca
ecc.).
Le patologie cardiovascolari, quali diabete ed
ipertensione, sono anch'esse un fattore di
rischio.
Quali i sintomi?
I tipici sintomi della DMLE
sono la visione deformata e distorta delle immagini
(meta-morfopsia) e la presenza di aree di non visione
tipo buchi neri (scotomi)
nella parte centrale del campo visivo.
Quali gli accertamenti
Esami di primo livello per
l'accertamento della DMLE sono una completa visita
oculistica e l'eventuale esecuzione di una
angiografia retinica (fluorangiografia), che
permette di studiare la vascolarizzazione della retina
e la tomografia ottica a luce coerente (OCT)
che studia il profilo retinico in modo per nulla
invasivo e quindi ripetibile senza alcun danno alle
strutture oculari.
Per poter valutare soggettiva-mente l'evoluzione
della patologia si può ricorrere al Test di Amsler,
utilizzabile in maniera semplice anche dal paziente
stesso a domicilio, (nelle immagini l'evoluzione della
patologia, visualizzata dal test).
Quale la terapia?
In caso di forma umida (la più grave) negli
ultimi anni si sono fatti notevoli passi avanti e in
futuro numerose saranno le novità. Attualmente i farmaci
più utilizzati sono gli "antiangiogenici", cioè
farmaci che vengono iniettati periodicamente
all'interno del bulbo oculare e che bloccano la
crescita dei vasi anomali che distruggono la macula.
Nella forma secca, invece, unica terapia esistente è la
somministrazione continuativa di antiossidanti e
l'applicazione di tutte quelle norme che, migliorando
quotidianamente lo stile di vita, proteggono dai
fattori di rischio.
Da "Nuova
Realtà" - marzo 2009
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