RICHIESTA DISPERATA DI AIUTO

Abbiamo ricevuto da "Pina" (per il momento non indichiamo il cognome) le due sottostanti  mail che segnalano l'ennesimo caso di "malabanca" caratterizzata dalla scarsa attenzione alle vicende del personale.
Abbiamo fatto presente alla collega che il nostro sito non è in grado di fornirle l’assistenza di cui necessita in quanto non dispone di strutture interne adeguate: le abbiamo offerto di pubblicare la sua richiesta di aiuto (anche in maniera anonima ).
Le abbiamo fatto presente che poteva rivolgersi alla FAPCREDITO (in persona del Presidente Antonio Masia)  che ha propri legali e può giovarsi di numerose associazioni operative di pensionati ed esodati del mondo del credito e che comunque ha già trattato casi di licenziamenti illegittimi.
Fate pervenire un vostro commento o eventuali suggerimenti per dare una mano a Pina a mezzo del modulo predisposto, indirizzato direttamente alla nostra collega. Ricordate che anche una semplice attestazione di solidarietà scaldano l'animo e aiutano il nostro prossimo a resistere.
10 agosto 2009

Cari amici di Piazza Scala, intanto cominciate a pubblicare il mio caso chiedendo aiuto e vediamo se serve a qualcosa. Altrimenti lo faremo in forma non piu' anonima.
Sapete, la cosa piu' orrenda e' che mi hanno licenziata dopo avermi tenuta per ben cinque anni in uno stato di isolamento totale, portando la mia situazione al limite. MI HANNO DATO IL CLASSICO CALCIO IN C., DOPO AVERMI RIDOTTA AL LUMICINO: NON HO POTUTO PERCIO' PROPORMI PREPARATA ED IN FORMA AL MONDO DEL LAVORO E QUESTO E' IL DANNO PIU' GROSSO PERCHE' ANCORA OGGI A 4 ANNI DAL LICENZIAMENTO, HO APPENA RIPRESO UN MINIMO CONTATTO CON CIO' CHE SIGNIFICA ESSERE UN ADDETTO DI FRONT OFFICE BANCARIO. SE MI AVESSERO STRONCATA SUBITO, OGGI SAREBBE DIVERSO. SE VOLEVANO LICENZIARMI, NON C'ERA BISOGNO DI FAR PASSARE 5 ANNI.
Non mi hanno aggiornata, a differenza dei colleghi giovani che sono entrati nell'ultimo decennio e quindi hanno fatto di me un relitto, hanno rovinato due ragazzi che si vedono derubati del loro futuro.
Insomma, cari amici, spero di ritrovare quello che ho perso e spero che il vostro sostegno non mi manchi mai:
Intanto, a nome vostro, mi rivolgo al sindacato, sperando vada bene. Bacioni e fatemi saper come va alla pubblicazione della mia storia. Grazie.
Pina - 9 agosto 2009

Vi scrivo perche' ho perso il lavoro, licenziata in tronco dopo aver lavorato in Banca, onestamente, per 30 anni. Sono stata licenziata nel corso di una mia grave malattia (sono in causa). Due avvocati a cui mi sono rivolta, la prima non mi ha attivato la procedura art.700 urgente, e la seconda, al pari della prima, dopo avermi illuso su un Suo interessamento, mi hanno tenuto le carte per  1 anno e mezzo, restituendomele e lasciandomi quasi per due anni e mezzo nel nulla.
Io mi sono aggravata, tanto da divenire invalida al 100%. Ho subito un gravissimo incidente in autostrada mentre andavo ad un corso a Milano per conto della Banca. Con me c'era mia figlia, che ha avuto una sbarra di metallo in testa, e da allora a cominciato a stare male, andando peggiorando fino a divenire invalida al 100%con l'accompagnamento, ed ora e' in una comunita' terapeutica.
Mio figlio di 16 anni non e' voluto piu' andare a scuola; ora e' in una comunita' dove si rifiuta di mangiare e passa le sue giornate chiuso in camera sul letto: questo ormai da tre mesi.
Mio marito ha dovuto lasciare il lavoro per seguire me che non ero piu' in grado di affrontare gli atti quotidiani della via. Sono sstata sull'orlo del baratro e chi doveva aiutarmi, e' stato a guardare: e' TERRIFICANTE!
La Banca mi ha costretto a saldare tutti i prestiti, mutui fidi immediatamente per cui ho dovuto liquidare il fondo pensione integrativo e la liquidazione. NON HO PIU' NULLA.......E' ORRIBILE... SONO DEI MOSTRI in un corpo di essere umani.
Ho letto che a Torino, un centro di donne, ha fatto frequentare a delle emigranti dei corsi di sportellista bancario e loro adesso lavorano in Banca: potreste fare lo stesso per me.
Voglio andare via di qua, SUBITO, mi fa' paura questa terra lugubre e buia dove ho creduto di poter vivere e sperare un futuro per i miei figli. Fatemi andar via, vi scongiuro.  NON CE LA FACCIO PIU'!
Ringraziandovi di cuore, aspetto una Vs. risposta e nel frattempo vi saluto distintamente
Pina - 7 agosto 2009