BUON INIZIO DEL GOVERNO COL TAGLIO DELLE PENSIONI!!!
NON SARA’ CHE A BREVE CE LE TOGLIERANNO DEL TUTTO?

  di Arnaldo De Porti 

 

Ricorderete lo "scippo" sulle pensioni eccedenti otto volte il minimo dal Governo Prodi per finanziare l'abbattimento dello "scalone" del Governo Berlusconi: già allora ci eravamo chiesti cosa mai avesse spinto Romano Prodi a reperire le risorse nel comparto previdenziale e non fra i salari e gli stipendi dei lavoratori dipendenti, che erano infatti i soli destinatari dei benefici rivenienti dalla normativa (forse la paura di scioperi?).
A quanto riferisce l'amico Arnaldo De Porti  sembra che anche il Governo in carica  stia provando a decurtare gli assegni con il solito giochino dei trasferimenti delle imposizioni fiscali dalla Stato alle Regioni, poco trasparente e quindi non percepito da tutti i pensionati: il fatto è ancora più grave in quanto in presenza di parecchi miliardi di avanzo INPS, dirottati chissà dove. Per questo facciamo presente il nostro dissenso anche a Silvio Berlusconi al quale chiediamo se non ritiene che i nostri assegni  non siano abbastanza penalizzati dal mancato agganciamento - che continuiamo a richiedere con forza - alla dinamica salariale.
Al Premier in carica vogliamo ricordare che in Italia i pensionati sono più di venti milioni e che, se portati all'esasperazione, anzichè disperdersi tra i vari partiti presenti in Parlamento potrebbero trovare finalmente la forza di unirsi sotto un leader di prestigio per far cadere qualsiasi Governo (qualunque ne sia la matrice) e far valere i loro diritti (come in questo momento sta facendo la Lega).
Per questo gridiamo ancora con forza: giù le mani dalle nostre pensioni!
Piazza Scala - gennaio 2010

 

 

 

Non intendo certo fare terrorismo mediatico con riferimento alle pensioni, ma voglio dire semplicemente di aver constatato che, a partire da quest’anno, c’è una differenza sostanziale, in negativo, fra le entrate pensionistiche dello scorso anno e quello in corso. Infatti, in base al “combinato-disposto” Regione Veneto-Governo, fatto che non sto a spiegare per non entrare nel

tecnico, mi risulta che la pensione di dicembre 2009 sia di molto inferiore a quella dello stesso periodo dello scorso anno. Insomma, senza andare tanto per il sottile, questo governo ha tagliato sulle entrate dei pensionati, non già attraverso la diminuzione consolidata del potere di acquisto delle stesse ormai in atto da oltre un decennio, e nemmeno – udite udite – facendo finta di non vedere il pregiudizio arrecato alle stesse a seguito dell’aumento di servizi di prima necessità (ora è la volta del gas-elettricità,.autostrade ecc.), ma addirittura operando una vera e propria, quindi reale decurtazione monetaria.
E’ questo l’amore che il governo Berlusconi promette, …cantando accompagnato dalla chitarra di un certo Apicella? A meno che l’imprevedibile Berlusconi non abbia in testa di vendere i suoi DVD per fronteggiare la crisi su cui è in atto appunto anche la falcidia delle pensioni?
La cosa mi preoccupa non poco, non solo perché dando avvio a questo sistema, poi si finisce per andare oltre creando una sorta di assuefazione pensionistica sociale (la gente si abitua e non ha più la forza di protestare) , ma anche e soprattutto perché non è detto che, da questo perverso sistema, ne potrebbe derivare in un futuro non tanto remoto, anche un potenziale mancato pagamento delle pensioni che attualmente percepiamo.
Domanda. Proprio in questi giorni i mass-media hanno riferito che l’INPS gode di ottima salute, tanto da avere un avanzo di bilancio di circa 7 miliardi di Euro.
Non sarà che, proprio perché l’ente gode di buona salute,il governo cerca di farlo ammalare ?
Magari pensando di drenargli risorse per sanare (si fa per dire) il debito pubblico ormai alle stelle ?
Non sarebbe il caso che, invece di decurtare le pensioni, i nostri parlamentari autoriducessero di molto le loro entrate milionarie ? O il mio è un discorso populistico ?

ARNALDO DE PORTI - 01 gennaio 2010

 

 

 

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