. . . "Né
uomini né animali turbano la ricca
ispirazione di Margherita. La natura
acquista cosi' una sua particolare
solennità, una vastità senza confini, e un
senso quasi sacro, antico, sovrasta
immutabile e parla con voce pura d'arte. La
dinamica dei quadri non soffre dell'assenza
della figura umana (un' assenza quasi
impegnata che non suona assolutamente
nell'uomo, che altre tele del Margherita ci
danno protagonista fiero). Le opere vivono e
si muovono per toni, prospettive e colori,
armoniosamente costruiti, dosati,
compenetrati, mai illustrativi, sempre
sentiti, spesso sofferti" . . .
(da "La Nazione") |