GIOVANNI LORÈ, nato nel 1941 a La Spezia, è figura di rilievo
nell'ambito di importanti manifestazioni culturali e certami letterari, nei
quali ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti di pubblico e di critica.
Presente in molte e qualificate antologie, compare anche nel volume di
saggistica letteraria Solchi di scritture di Giorgio Luti e Rodolfo Tommasi (Ed.
Helicon) dove è definito "poeta delle espressioni raschianti" e "una delle voci
più nuove ed interessanti nell'ambito della scrittura poetica italiana
contemporanea". Citato anche nel Dizionario della nuova letteratura italiana (Helicon,
2009). Ali di pietra (ibid., 2007 ) è la raccolta poetica che precede Nebbie.
Dirigente Comit (ora integrata in Intesa Sanpaolo) ha concluso la propria
carriera come Direttore del Gruppo La Spezia.
◊◊◊◊◊
Da sempre e instancabilmente, il poeta attraversa e rifonda i margini del
codice poetico; il quale non ammette confini: si plasma in spazi interiori in
cui l'essere convive con l'esistere in una reciproca, inevitabile simbiosi,
poiché questo chiede la poesia, la sua poesia, dove il verso appare sospeso al
silenzio del respiro intimo che l'ha generato, dove il quotidiano diviene
specchio dell'assoluto, così come il microcosmo diviene specchio dell'universo e
la pura percezione del sentimento profondo.
Luglio 2009 |