RIFLESSIONI

Tutti i giornali di oggi mettono in evidenza, enfatizzandolo,il dato comunicato da Bankitalia relativo al costo della vita nel meridione. Meno 16,5%! Alla luce di questa scoperta, come mai il meridione reclama attenzioni investimenti,sostegni.... se la vita costa tanto meno e le necessità dei residenti sono tanto contenute?
Dando meno enfasi alla notizia, si evidenzia che il reddito pro-capite delle regioni del Nord si cifra intorno a 32.600 Euro della Valle d'Aosta mentre nel Sud il dato oscilla tra i 16.200 Euro della Calabria e i 16.500 della Sicilia. Ossia meno 50% ca. Tra l'altro la Valle d'Aosta da privilegi per i suoi residenti sui carburanti ed altro.. Alla Sicilia, attraversata dal metanodotto dall'Algeria e sede delle industrie tra le più inquinanti (raffinerie) nessuna attenzione e gli introiti delle tasse sulla trasformazione degli olii combustibili vengono introitati dallo Stato.
Potrei dilungarmi in altre realistiche considerazioni ma ritengo che nelle sedi opportune i dati dovrebbero essere letti nel suo insieme e non singolarmente estrapolati. Ciò per non consentire alle singole parti interpretazioni e divulgazioni pro domo mea.

Salvatore Di Benedetto - 5 agosto 2009


Riportiamo il testo di una mail che Salvatore Di Benedetto (ex Comit ora in pensione) ha inviato al Corriere della Sera sulla nuova
 "questione meridionale". Dai dati puntuali riportati appare evidente come le "gabbie salariali" sollecitate dall'attuale Governo in persona del suo Ministro Calderoli non abbiano veramente senso, anzi se del caso dovrebbero essere introdotte in senso opposto (al sud salari più alti a scapito di quelli corrisposti dalle aziende del nord). Ciò non toglie che il meridione senta la necessità di poter usufruire di infrastrutture più adeguate ai tempi e questo potrà essere fatto solo se si riuscirà ad eliminare il male maggiore dal quale è afflitto).
Fateci conoscere le vostre opinioni al riguardo utilizzando il modulo predisposto: le pubblicheremo in questa pagina.
Piazza Scala - 6 agosto 2009


Dalla costituzione della Repubblica, il SUD e stato il luogo da cui i vari governi hanno tratto risorse umane a basso costo e sfruttamento del territorio per l'insediamento di grossi gruppi industriali ad alto inquinamento (chimica,petrolchimico, cemento,etc.) con enormi guasti per la salute dei siciliani.
Io ho lavorato a Catania,Siracusa, Augusta, Ragusa,Brindisi, dove ho toccato con mano le tragedie che hanno coinvolto le famiglie per il decesso di tanti innocenti lavoratori.
Ora questo Governo deve passarsi una mano sulla coscienza (se ce l'ha: cosa della quale ho forti dubbi!!!!!!) e trattare la questione meridionale con "grandi aperture" sia in campo industriale che economico.
ps.:quando ero sedicenne (intorno agli anni '50) leggevo la Gazzetta del Sud di Messina, giornale che mio padre comprava giornalmente e, sin da allora, ero informato sulle iniziative che i vari governi portavano avanti per la costruzione del PONTE SULLO STRETTO con grande sperpero di denaro pubblico nelle varie società costituite ad hoc (ci mangiavano pseudo Presidenti, personale ed esperti: tutti legati alla politica).
MEDITATE GENTE.........MEDITATE!!!!!!!!!!
Grazie per l'opportunità creatami ed un caro saluto all'amico Salvatore (detto Dedy) Di Benedetto .
Edoardo Gandolfo (pensionato ex Comit) - 07 agosto 2009
 


Un grandissimo saluto agli amici Dedy e Edoardo.
Condivido tutto, avendo trascorso quattro begli anni al Sud (due a Salerno e due a Siracusa).
Occorre comunque distinguere fra i redditi medi ed il costo della vita; i primi applicano la statistica dei 3 polli, gli altri il costo quotidiano delle derrate alimentari, delle visite mediche, ecc.ecc.
E' indubbio che i costi ( abbigliamento escluso) sono inferiori al Sud, per cui chi guadagna come al nord qualche vantaggio ce l'ha; ma se estendiamo il discorso all'assistenza sanitaria, ai tempi biblici dei viaggi, al funzionamento della PA ecc. non vi sono paragoni.
Da amministratore comunale ho accertato che un Comune gemellato col mio - REGALBUTO - ha circa 220 Dipendenti su 9.000 abitanti; Bollate ha 245 Dipendenti su 37/mila abitanti.
Si può cominciare da lì per un lungo percorso di avvicinamento.
Un abbraccio a tutti.
Sergio Marini (pensionato ex Comit) - 08 agosto 2009