Taxista….per
caso!
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Se vi dovesse
capitare di salire su un taxi a Roma il “Padova
32” o di acquistare dell’abbigliamento
sportivo in Via Germanico, vi trovereste al
cospetto di un simpaticissimo 36enne romano
tale Giorgio Calcaterra il quale, almeno per
due
ore al giorno, si dedica alla sua prima e
vera passione, quella cioè di essere un
maratoneta.
Ma non si tratta del solito “fanatico”
masochista che si massacra i muscoli a
furia di macinare chilometri su chilometri.
Giorgio è un atleta dilettante nel vero
senso della parola e la sua è una vita che
ha dell’incredibile!
Il lavoro non gli ha impedito di correre
sino ad oggi oltre cento maratone (solo nel
2004 ne ha corse 30, più o meno una ogni 12
giorni….) arrivando sino ad un non
disprezzabile primato personale di 2h13’15”.
Niente male per un dilettante puro!
Sconosciuto ai più – “media” compresi -
tranne che per gli “addetti ai lavori”,
questo simpatico giovanotto ne ha combinata
un’altra delle sue!
Sabato 8 novembre a Tarquinia, proprio a
pochi chilometri da casa sua, Giorgio
Calcaterra si è laureato Campione del Mondo
della 100 Km. di corsa su strada. Il
tassista romano ha conquistato la medaglia
d’oro nella prova iridata abbinata
all’Ultramaratona degli Etruschi alla
quale
hanno preso parte 249 atleti (161 uomini e
88 donne) in rappresentanza di 33 Nazioni.
All’arrivo ha fermato i cronometri sul tempo
di 6h37’41”, siglando la migliore
prestazione mondiale stagionale, lasciandosi
alle spalle il polacco Jaroslav Janicki
(6h40’04”) e lo spagnolo Miguel Angel
Jimenez (6h53’44”).
La passione per la 100 Km. nasce in Italia
nel 1973 in una fredda mattina di gennaio
dinanzi ad un espresso caldo e fumante in un
bar di Faenza tra Alteo Dolcini, segretario
comunale e Francesco Calderoni, assicuratore
faentino e grande organizzatore di gare che
insieme a Renato Cavina, giornalista
sportivo di “Stadio” e della “Gazzetta dello
Sport” e Carlo Raggi, giornalista de “Il
Resto del Carlino”, decidono dopo lunga
meditazione iniziata nel 1969 di dar vita
alla 100 Km. Partenza da Firenze ed arrivo a
Faenza attraverso i comuni di Fiesole, Borgo
San Lorenzo, Marradi e Brisighella, con una
collocazione storico-geografica che
ripercorre le strade ed i boschi
dell’Appennino che nel mezzo dell’800 il
leggendario brigante Stefano Pelloni detto
“il Passatore” tenne nelle sue mani,
ricordato finanche dal Pascoli nei versi
della celebre “Romagna”
Romagna
solatia, dolce paese
cui regnarono Guidi e Malatesta;
cui tenne pure il Passator cortese,
re della strada e re della foresta.
Nacque così la
100 Km. del Passatore quest’anno giunta alla
36ª edizione dopo essere stata più volte
Campionato Europeo Assoluto e Campionato
Mondiale.Giorgio Calcaterra ha vinto le
ultime tre edizioni (2006-2007-2008)
eguagliando il record delle tre vittorie
consecutive alla “Cento” in passato
conseguito solo da altri due atleti: Vito
Melito (1976-1977-1978) (1981) e il russo
Alexey Kononov (1993-1994-1995)
(1997-2000-2001) che detiene il record
assoluto di vittorie, mentre il francese
Jean Marc Bellocq ha pur vinto tre edizioni,
ma non consecutivamente (1986-1987-1990).
Se vi dovesse capitare, dunque, di prendere
a Roma il “Padova 32” vi suggerisco
di non parlare di “corsa” al vostro taxista:
rischiereste di far girare il tassametro
all’infinito…………..
Fernando
Mazzotta - novembre 2008 |