Madonna della Salute


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Santuario della Madonna della Salute e San Camillo
Piazza San Camillo 1 Milano

Nel Santuario si celebrano in modo particolare le solennità si S. Camillo, in luglio, e della Madonna della Salute, in novembre. Nella missione dei Padri Camilliani si ricordano 17 confratelli morti vicino al Lazzaretto nell’assistenza degli ammalati nella pestilenza del 1630 descritta dal Manzoni nei “Promessi Sposi”. In via San Gregorio esiste ancora un muro originale in ricordo Arrivando dal piazzale della stazione centale per la via Napo Torriani ci si trova nella piccola e ombreggiata Piazza S. Camillo De Lellis. Sulla sinistra il nostro sguardo si posa con ammirazione sul grazioso e snello Santuario costruito sull’angolo delle vie Boscovich-Lepetit. Questo Santuario porta il titolo di San Camillo, costruito su disegno dell’architetto Spirito Maria Chiappetta.La prima pietra fu benedetta dal Card. Andrea Ferrari il 1 gennaio 1900; l’inaugurazione il 15 luglio 1912; la consacrazione solenne il 30 ottobre 1937 dal Card. Schuster, ora proclamato Beato.I Camilliani vennero a Milano nel 1594, accompagnati dallo stesso fondatore San Camillo De Lellis, per prestare servizio ai malati della Ca’ Granda. Lasciarono la città nel 1800 a causa delle soppressioni napoleoniche e vi ritornarono nel 1896, chiamati dal Card. Ferrari. Con la Casa Religiosa pensarono di costruire in via Boscovich una chiesa dedicata alla MADONNA DELLA SALUTE. Essa fa parte del complesso della Clinica San Camillo gestita dai Religiosi Camilliani che seguono le indicazioni del loro fondatore il quale ha steso regole eccezionali sull’assistenza del malato formulando il primo codice deontologico infermieristico.
Edificato in stile neo-gotico, il Santuario ci appare intonacato nella parte sueriore e in mattoni scoperti in quella inferiore. Al centro della facciata si staglia verso il cielo la guglia–campanile in mattoni con contrafforti e nicchie in marmo bianco. Nello stesso materiale, il portale e il pronao, e i grandi finestroni a trifora con colonnine e rosoni in marmo botticino. Le quattro guglie e gli specchi ad archetti ricorrenti in cemento bianco incorniciano la costruzione centrale donando al tutto una elegante armonia. Sulle mensole esterne sono poste 6 statue in marmo di Carrara, eseguite dall’artigiano Mario Pelletti.
Nell’insieme, il piccolo Santuario , pur senza la pretesa di essere un capolavoro d’arte, piace e favorisce il raccoglimento. L’interno è animato da un luminoso gioco cromatico grazie alla luce che scende a fascio dalla cupola e alle vetrate che riportano figure di Santi, simboli e decorazioni.Lo spazio interno è diviso in tre navate: quella centrale ampia e slanciata verso l’alto; le due laterali strette, sopra le quali corrono eleganti tribune con i parapetti a traforo, sormontati da trifore con ricami a ventaglio.Le dodici colonne in marmo rosa del Garda poggiano su basamenti ottagonali e terminano con differenti capitelli in gesso, da cui partono slanciate e sottili nervature, che diramandosi e moltiplicandosi s’intrecciano nella volta.Queste vanno concentrandosi simmetricamente nel tiburio a incorniciare la grande vetrata policroma della Madonna della Salute.A destra il piccolo altare della Madonna del Carmelo e, di fronte, quello di San Giuda Taddeo. Portandosi al centro, a destra l’altare di S. Camillo, e alla sinistra quello del Sacro Cuore di Gesù.Dietro il moderno altare maggiore, attraverso un’ampia apertura nell’abside centrale, si scorge l’altare della Madonna della Salute.Non si trascuri di osservare l’interessante Via Crucis lungo le pareti della chiesa.

Luigino Capizzano (Associazione Pensionati ex Carical Cosenza)
Aprile 2009

N.B.: cliccare sulle miniature sottostanti per ingrandirle


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