GLI APPUNTI DI VIAGGIO DI FILIPPO FURIA    

 

 

Il nostro tour della Libia ci ha portati a Leptis Magna, sorta circa 3.000 anni fa come porto fenicio, indi alleata dei cartaginesi. Successivamente fu annessa all'Impero Romano pur conservando una certa autonomia. Leptis Magna fu abitata sino all'anno mille: sepolta dalla sabbia dopo l'abbandono, fu riportata alla luce all'inizio del XX secolo da una spedizione archeologica Italiana.
Le foto di Filippo illustrano lo splendore della città romana.

Piazza Scala, marzo 2010

 

Buongiorno Kalifa, mio nuovo compagno, mio driver nella corsa verso il passato, che mi appresto a vivere tutto solo, alla ricerca di antichi splendori, di nuove emozioni, moderno viandante travestito da turista. Leptis Magna, la città dalle ombre bianche, mi accoglie con una splendida giornata, sole caldo e un venticello fresco, il Beheri, clima ideale per godere la visita a questo ennesimo patrimonio dell’umanità. L’impossibilità di usare la videocamera se mi impedirà domani di ‘rivisitare’ questi luoghi mi consentirà oggi di godere appieno delle sensazioni immediate che saprà darmi. Un breve vialetto introduce in questa che viene definita la più grandiosa città romana d’Africa e già dall’alto di una scalinata è possibile spaziare con lo sguardo sui ruderi di questo tesoro, che presentano subito in primo piano un maestoso e trionfale arco dedicato a Settimio Severo, l’imperatore romano qui nato, che dedicò parte della sua vita a rendere la sua città più bella di una reggia. Non starò qui a dettagliarvi ciò che resta, cercherò solo di portarvi con me, seguitemi lungo il demanio in questo veloce itinerario, chiudete gli occhi e cercate di immaginare. Entriamo dalla zona delle Terme, ricca di piscine, palestre e…latrine con sedili in splendido marmo cipollino (che civiltà questi romani!), laggiù si erge il Ninfeo, un grande tempio dedicato alle Ninfe, da dove parte una lunga via di collegamento con la zona del porto, una via Colonnata, che al tempo doveva essere splendida, un lungo portico di marmi pregiati. Lungo questa strada attraverso un grande portale si accede al Foro dei Severi, stupenda e monumentale piazza su cui si aprivano tante botteghe che a giudicare dalla ricchezza dei decori dovevano essere un po’ le maison del tempo. Tutta la piazza è piena di queste artistiche e raffinate decorazioni con una figura dominante su tutte, la testa della Medusa, che orna tutti i capitelli delle colonne con la sua capigliatura raccapricciante, con la sua immagine terrifica, chissà perché proprio la Medusa in contrasto con tanta maestosa bellezza, ignoro il motivo. Sul lato corto della piazza ancora una grande porta che immette nella basilica severiana, un edificio maestoso, ricchissimo di meravigliosi particolari, dalle colonne di marmo rosa ai superbi altorilievi pieni di figure femminili, di tralci d’uva e di foglie, dai pavimenti in marmo fino ai due absidi contrapposti. Magnificenza assoluta e tale da non farmi resistere alla voglia di trasgressione, sono completamente solo in questo luogo dove sacralità e grandezza artistica si fondono e furtivamente rubo con la video qualche frammento di immagine per serbarne il ricordo. Superata una porta detta bizantina, mi avvio verso il vecchio Foro, il luogo pubblico per eccellenza delle vecchie città romane, dove si trattavano gli affari, si amministrava la giustizia nella curia, dove si viveva insomma; nella grande piazza due templi dedicati a chi doveva appunto vigilare sugli affari della città, uno dedicato al divo Augusto, l'altro al libero padre (se ho capito bene dovrebbe essere Bacco). L’immagine d’insieme è coinvolgente, sembra quasi di essere al centro di questa ‘folla di uomini’ vestiti delle loro tuniche bianche e intenti ai loro discorsi, ai loro affari; pochi passi soltanto e l’incanto della fantasia lascia il posto all’incanto della realtà di un mare azzurro, di onde continue che si infrangono sul bagnasciuga con toni quasi musicali. E’ un momento di grande atmosfera, un momento di grande calore interiore! Dal mare di nuovo verso l’interno con quello strano obelisco a fare da riferimento (un  monumento forse ad una divinità punica), si incontra prima un delizioso tempio, quasi intatto nel colonnato, dedicato a Serapide e poi un nuovo spazio grandioso, enorme, affascinante e di intrigante interesse: il mercato. Spazio originale e razionale, come i mille particolari testimoniano, dai banchetti con le basi decorate con il simbolo della merce venduta alle misure lineari lungo i muri, una sorta di metro a parete per la misurazione delle stoffe lungo il Calcidio. A passo lento, curiosando tra le mille pietre e gustando tanta bellezza, verso il teatro, il punto che a ragione viene considerato il top della visita di Leptis, non tanto per la struttura pure rimarchevole, quanto per la unicità dello scenario di fondo che dall’alto della scalea si gode: una scenografia naturale piena dell’azzurro del cielo, del blu del mare, del rosa delle colonne si apre sotto i miei occhi, un gruppo di francesi sta uscendo e mi lascia ‘padrone’ assoluto di questo incanto, dove ancora di rapina rubo qualche immagine, dove rimango in contemplazione accendendomi una sigaretta, dove la mia mente sembra diventare di colpo vuota, priva di ogni ricordo. Fantastico certo, ma anche un po’ triste per non aver al mio fianco nessuno con cui condividere questo momento di eccezionale bellezza. All’uscita dalla cavèa un lungo corridoio, alla fine del quale si staglia contro il cielo una colonna, sembra quasi una cartolina, o meglio un punto esclamativo quasi a chiudere questa splendida mattinata.



Filippo Furia - marzo 2010

 

 

 

Vi offriamo ventiquattro scatti fotografici che illustrano in modo significativo l'opulenza della città

Cliccare sulle miniature  per ingrandirle!

 

Arco di trionfo
di Settimio Severo
L'ingresso delle terme
Il natatorium con colonne in marmo di Aurisina
Le colonne in cipollino del frigidarium
Il Ninfeo, anche più maestoso di quanto qui appare
Cominciamo a sbirciare nel Foro dei Severi
Entrando nel foro spiccano Meduse e Gorgoni
Un bel particolare di Medusa
Forse meno bello, ma con due coccodrilli...
 La parte commerciale del Foro Dietro la Medusa si aprono le botteghe del tempo
Entriamo nella splendida Basilica severiana
 L'altare dedicato a Liber Pater
 Colonne lungo le pareti laterali L'arco sull'altare con il particolare dei grifoni Il vecchio Foro
Una colonna del vecchio tempio a Roma
 Il mercato, edificio a pianta circolare
Una panoramica sull'edificio circolare
 La parte esterna a pianta ottogonale
Una panoramica dall'alto sul mercato
Il teatro di Leptis Magna Le colonne del palcoscenico
Dall'arco all'arco, lasciamo Leptis Magna