La caduta di Eros
(Caravaggio Editore)
Il tragico declino di Eros e della
sessualità d’Occidente ripercorso attraverso l’analisi
delle tappe fondamentali della storia dell’uomo. Una
rilettura inedita di quelli che furono gli eventi chiave
della nostra umanità, al di là delle interpretazioni
convenzionali e spesso manipolatorie che tutti noi
abbiamo appreso dai libri di scuola, prodotto
convenzionale della cultura “istituzionalizzata”.
Veniamo così ad apprendere che, a partire dall’avvento
della rivoluzione agricola in epoca Neolitica, cominciò
a compiersi un graduale ma inesorabile scollamento
dell’uomo dalle sue origini e dalla sua reale natura, in
nome della fatale affermazione della proprietà privata
e, conseguentemente, del principio di dominio,
antagonista brutale dell’originario principio di Eros,
l’energia universale fondante la Vita stessa. Questo
scollamento fu deleterio in prima istanza per la figura
della donna che, a seguito di tale frattura, perse la
sua condizione paritaria rispetto all’uomo e venne
progressivamente relegata al ruolo subordinato di
generatrice o, al limite, di oggetto di piacere. Ma le
conseguenze di tale drammatica scissione riguardarono
invero l’umanità tutta perché, venendosi a infrangere
quel legame intimo con i ritmi e i cicli della Natura,
di cui la donna era intermediaria privilegiata, si compì
inesorabilmente la condanna e quindi l’ottenebramento di
una nozione fondamentale per la sopravvivenza della
nostra specie, quella di piacere sessuale che altro non
è se non il puro piacere della Vita. Questo fu il vero
peccato originario della stirpe umana.
SCHEDA DELL’OPERA
“LA CADUTA DI EROS”
la mutazione della sessualità da Piacere a Potere nella
storia umana.
Autore: LUIGI GULIZIA
Lo spunto dell’opera è dato
dal dibattito aperto recentemente, e tuttora aperto più
che mai, intorno alla cosiddetta “famiglia”.
La rivendicazione dell’origine “naturale” della stessa
da parte dei suoi difensori induce al riesame sotto il
profilo storico-archeologico.
Tale riesame non può, evidentemente, prescindere dalle
implicazioni sociali della “famiglia” che, nell’attuale
sistema economico, sono
lavoro e matrimonio monogamico procreativo.
Ambedue costituiscono, infatti, pilastri di una
organizzazione della società discendenti da una
specifica organizzazione della sessualità umana ed
è,dunque, la sessualità che va indagata per comprendere
quanto di effettivamente “naturale” essa contenga nelle
sopradette istituzioni.
A tale scopo occorre, come sempre in qualsiasi indagine
sulla nostra attuale società, compiere un percorso a
ritroso nel tempo per riscoprire le vere origini delle
odierne fondamenta della nostra esistenza.
L’opera si propone, quindi, di tracciare l’iter
evolutivo (anzi involutivo) della sessualità partendo
dalla cosiddetta “preistoria” lo studio della quale,
nelle riscritture che di essa vanno ormai compiendosi da
parecchi anni, portano in direzioni ben diverse dalla
classica immagine del cavernicolo con la clava
propinataci sui banchi di scuola e penetrata
nell’immaginario collettivo.
La linea di demarcazione tra le antiche società
paleolitiche e l’epoca neolitica, nella quale si compie
la famosa “rivoluzione agricola”, costituisce, al tempo
stesso, il mutamento radicale di una concezione della
sessualità e del genere femminile destinato a
stravolgere per il futuro l’intero consesso umano.
E’ nella “rivoluzione agricola”, infatti, che
l’originaria organizzazione comunistica sociale nella
quale la donna occupava un posto paritario di rilievo e
la stessa sessualità era il principio del Piacere nella
vita quotidiana, si tramuta in una appropriazione
individuale di beni collettivi nella quale la sessualità
diventa principio del Potere.
E’ l’avvento della” proprietà privata”.
Il matrimonio monogamico procreativo diventa il bastione
sociale del nuovo regime economico e introduce
contemporaneamente il lavoro, cioè la pena e la fatica,
per gli esclusi dal processo di appropriazione divenuti
puri strumenti di accrescimento delle ricchezze delle
caste dominanti.
Poiché il nostro presente è niente altro che il
proseguimento dell’epoca neolitica, lo svolgimento
dell’opera è diretto, come avvertito, a ripercorrere
tale iter e a ripresentare il contributo di quanti, da
Marx ed Engels, a Freud, a Reich, a Marcuse, hanno
permesso di riscoprire il valore primario della
sessualità che, tramutata da Piacere in Potere, ha
prodotto conseguenze devastanti nella nostra Vita e nel
nostro Pianeta.
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