CENNI STORICI SULLE
FERROVIE
Verso la fine
dell' Ottocento nasce la proposta di
introdurre una ferrovia tra le intricate
valli alpine al fine non soltanto di
collegare i
centri principali di questa zona, ma
soprattutto di potenziare l'attività
turistica che diventerà poi il motore
trainante dell'economia di molte valli. La
spinta decisiva per il progetto la diede
l'apertura del tronco ferroviario
Sondrio-Tirano nel 1902: una ferrovia che da
St. Moritz arrivasse a Tirano, avrebbe avuto
la possibilità di collegarsi all'intera rete
italiana e, più in generale, europea.
Durante la Prima Guerra Mondiale si
determinò un grave crollo del numero dei
passeggeri che arrecò numerose difficoltà a
questa piccola ferrovia alpina. Questa
situazione di estremo disagio durò fino al 1
gennaio 1942 quando la Ferrovia del Bernina
entrò a far parte della Ferrovia Retica.
Un importante progetto prese vita nel 2004
in Svizzera quando si pensò ad avviare la
Candidatura della "Ferrovia Retica del
Bernina" a Patrimonio UNESCO per l'Umanità,
qualche anno dopo allargata a Candidatura
della "Ferrovia Retica nel paesaggio
culturale
Albula/Bernina". Il motivo è l'indubbia
qualità di linea ferroviaria unica al mondo:
si tratta della trasversale alpina più alta
di tutta Europa e di una delle ferrovie ad
aderenza naturale più ripide al mondo.
Dal luglio 2008 la ferrovia Retica e Tirano
entrano definitivamente nella storia
ottenendo il prestigioso riconoscimento di
Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
La ferrovia prende avvio da Tirano a 492
metri di quota, raggiunge i 2257 metri dell'
Ospizio del Bernina e scende fino ai 1777 di
Pontresina.
Una giornata a bordo del trenino rosso del
Bernina: carrozze moderne, servite da
minibar, alcune delle quali completamente
scoperte, da cui è possibile ammirare il
panorama a 360°. Questa gita offre la
possibilità di passare alcune ore a stretto
contatto con la natura, respirare il profumo
dei boschi, lasciarsi accarezzare dalla
brezza ed abbronzare dal sole alpino. |