Piazza Scala

 

 

Non sapevo fino a stasera l’ esistenza di questo piccolo grande uomo, Tito Traversa di 12 anni, campione italiano di arrampicata e della sua vita in verticale. Un amico che pratica questo sport, Francesco Uda, ha riportato  su Fb un breve articolo che non si fa copiare e incollare.Posso solo scrivere questa notizia e unire tutto il mio affetto di mamma e l’ ammirazione per chi fino  all’ ultimo, come i suoi genitori, ha generosamente dato tanto amore. Trovo la Gazzetta dello sport:”Traversa a soli 12 anni era già campione italiano e mondiale di arrampicata sportiva. Lunedì scorso era partito da Torino con altri allievi della scuola Beside per alcuni giorni di allenamenti in Francia. Martedì aveva cominciato il riscaldamento, allenandosi su una parete verticale a Orpierre. I suoi istruttori hanno riferito che in quell’occasione il ragazzo aveva usato attrezzatura non sua. Alcuni dei “rinvii”, i fermi attraverso cui far scorrere le corde di sicurezza, avevano ceduto e il ragazzo era caduto da un’altezza di 20 metri, battendo violentemente la testa. Da allora era in coma. In serata la comunicazione dell’ospedale, confermata dalla famiglia, che il cuore di Tito ha cessato di battere”. Era in coma da martedì 2 luglio dopo una caduta in allenamento in Francia. I genitori hanno confermato la notizia della tragedia e acconsentito a donare gli organi Le parole del padre di Tito, Giovanni: “Il nostro piccolo grande Tito è ora un angelo e ha donato i suoi organi affinchè altri ragazzi possano vivere. Resterà per sempre nei cuori del suo papà e della sua mamma”.
Mi è tornato alla mente mio figlio Federico con la sua passione dell’ arrampicata. Era piccolo e chiamava all’ improvviso, appena trovava una parete adatta e diceva Mamma Ciao! Rimanevo col cuore in gola e poi ti prego scendi attento… Un abbraccio fortissimo alla sua famiglia,  a tutte le persone che gli volevano bene e oggi, a chi come me  lo conoscerà. Ciao amore bello, volato via come un aquilone.
Doriana Goracci

Mi è tornato alla mente mio figlio Federico con la sua passione dell’ arrampicata. Era piccolo e chiamava all’ improvviso, appena trovava una parete adatta e diceva Mamma Ciao! Rimanevo col cuore in gola e poi ti prego scendi attento…Un abbraccio fortissimo alla sua famiglia,  a tutte le persone che gli volevano bene e oggi, a chi come me  lo conoscerà. Ciao amore bello, volato via come un aquilone.


Doriana Goracci - 5 luglio 2013

 


 

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Piazza Scala - luglio 2013